venerdì 23 maggio 2014

“Jersey Boys”, Clint Eastwood punta a un altro Oscar con la storia dei Four Seasons

La locandina
Mia previsione: ♥♥♥♥ = 8,5

La scheda
Un film di Clint Eastwood. Con Christopher Walken, Francesca Eastwood, Freya Tingley, Ashley Leilani, Vincent Piazza, Kathrine Narducci, James Madio, Sean Whalen, Steve Schirripa, Mike Doyle, Barry Livingston, Jeremy Luke, Silvia Kal, Steve Monroe, Phil Abrams, Ian Scott Rudolph, Alexis Krause, Johnny Cannizzaro, John Lloyd Young, Aria Pullman, Kara Pacitto, Jacqueline Mazarella, Michael Patrick McGill, Erica Piccininni, Jackie Seiden, Katelyn Pacitto, Joseph Russo, Meagan Holder, Danielle Souza, John Griffin, Joe Howard, Matt Nolan, Nancy La Scala, Alexandria Skaltsounis, James P. Bennett, Evan Strand, Kim Gatewood, Juliet Tondowski, Emilie Germain, Annika Noelle, Jush Allen, Keith Loneker, Kelly-Ann Tursi, Erich Bergen, Elizabeth Hunter, Jesse Merlin, Rebecca Rowley, Chris Spinelli, Travis Nicholson, Derek Easley, Alexandra Ruddy, Robin Krieger, John Nielsen, Clint Ward, Jenna Osterlund, P.J. Ochlan, Grant Roberts, Marco Tazioli, Scott Vance, Joe Abraham, Kelly Frazier, Kevin Hawley, Mark Lotito, Michael Lomenda, Jorie Stern, Joshua Larsen, Ben Rauch, Michael Lanahan, Jon Paul Burkhart, Natalie Willes, Renée Marino, Louis Scherschel, Christopher Clausi, Kevin Fox, Lou George, Lacey Hannan, Katherine M. O'Connor, Kyli Rae, David Newton, Rowdy Brown, Alex Diehl, Eric Lee Huffman, Donnie Kehr, Lou Volpe, Vincent Selhorst-Jones, Sharonda 'Shayy' Irving, David Crane, Johnny Dinu, Daniel Roman, Troy Grant, Miles Aubrey, Rob Marnell, Michael Butler Murray, Allison Wilhelm, Angel Murphy, Vince Falzone, Richard Markman. Biografico-drammatico-musical, Usa 2014. Warner Bros. Uscita prevista il 18 giugno 2014.

La trama
La storia è quella di Frankie Valli e dello storico gruppo dei Four Seasons: la loro ascesa negli anni Sessanta, i piccoli compromessi con la mafia, i primi entusiasmanti successi e le prime sconfitte, fino alla composizione della famosissima Can't Take my Eyes Off You.

Impressioni dal trailer
La classica storia di talento - quello che possedeva il gruppo musicale The Four Seasons - e della conseguente scalata al successo che, a volte, coglie quasi di sorpresa. Storia su cui piovono tanti soldi. In cui si fanno spazio tante donne belle e disponibili a concedersi per accedere ai benefit del business. Jersey Boys parla di realizzazione del sogno. Quello in cui, come con una bacchetta magica, si può far comparire tutto ciò che si desidera. La narrazione in immagini è saggiamente movimentata. Come quando Clint Eastwood (alla 34^ regia) introduce scene d’azione in cui è protagonista la malavita. Quella mafia che agisce più o meno di nascosto, alle spalle dell'affermazione. Un tema, fra l’altro, di stringente attualità e che quasi sempre si finge di non conoscere.

Clint Eastwood, a 84 anni ancora artefice di grandi film
Il pistolero scoperto da Sergio Leone, realizza un film dalla fotografia impeccabile, a effetto pastellato nei gialli, nei rossi e nei blu in particolare. Il frutto dell'annoso sodalizio con Tom Stern col quale la collaborazione è giunta a ben dieci opere, dal 2002 (Debito di sangue) al 2010 (Hereafter). Il cineasta riproduce il risultato della ‘vecchia’ pellicola monopack multistrato su negativo monostriscia da 35 mm. Esito cromatico che si riscontra soprattutto in lavori quali - per fare solo un paio d’esempi - The Hours del 2002 (nella sua parte ambientata nel 1951 con protagonista Julianne Moore). O come in Revolutionary Road del 2008.

Jersey Boys (basato sull'omonimo musical del 2006 di Marshall Brickman e Rick Elice e su una sceneggiatura di John Logan) ha un cast elefantiaco, esagerato, che crea qualche disorientamento. Un difetto cui pone rimedio l’adeguata recitazione dei personaggi principali, personificati da John Lloyd Young, Erich Bergen, Vincent Piazza e Michael Lomenda, rispettivamente nei panni di Frankie Valli, Bob Gaudio, Tommy DeVito e Nick Massi. Con un particolare rilievo per la caratterizzazione d’alta scuola di Christopher Walken nei panni dell’inquietante Angelo ‘Gyp’ De Carlo.

John Lloyd Young, Erich Bergen, Vincent Piazza e Michael Lomenda
sono i mitici Four Seasons di Jersey Boys
Di grande valore tutta la parte musicale dell’opera ‘eastwoodiana’. È noto quanto il regista di San Francisco tenga alle colonne sonore (per le quali spesso offre un determinante contributo). Quindi, in particolare in un racconto filmico in cui la parte concertistica gioca un ruolo di primo piano, Clint si dimostra meticoloso all’ennesima potenza. Il risultato è, in special modo, l'attendibilità delle performance della band. Per un musical zeppo di canzoni da juke-box anni Sessanta e di pezzi mitici per un paio di generazioni. Efficace la ricostruzione delle fasi di registrazione dei pezzi da parte dei cantanti, così come dei concerti che allora si svolgevano nei teatri. Accurata la sceneggiatura nella stesura dei dialoghi. Gli scambi sono sempre decisi, essenziali e mai banali, con il giusto quid d’ironia che a tratti spezza la drammaticità della vicenda. Così com’è evidente il lavoro competente sulla sartoria (Tina Dowd e Suzanne Pakier), con una riproduzione fedelissima dell’abbigliamento del tempo. E sulle ambientazioni, con l’utilizzo, ad esempio, di fiammanti auto d’epoca.

Christopher Walken
Probabilmente un altro grande film di Clint Eastwood (un ennesimo Oscar non mi meraviglierebbe). Uomo di cinema che col passare degli anni non perde quello che definirei il classico tocco magico. Un’avventura visiva che palleggia dal musical, al gangster movie alla commedia. E che in tutte queste sezioni funziona a meraviglia. Un’opera alla quale è obbligatorio dare fiducia e che attenderemo con molta curiosità.

Stefano Marzetti

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