La locandina |
Valutazione media: ♥♥ = 5,5
La
scheda
Un film di Ryan Gosling. Con Christina Hendricks, Iain De Caestecker, Ben Mendelsohn, Matt,
Smith, Eva Mendes, Rob Zabrecky, Saoirse Ronan. Noir/thriller/fantastico, Usa
2014. Moviemax. Uscita: 27 novembre 2014.
La trama
In una città
surreale ed evanescente Billy, madre single di due ragazzi, trova lavoro presso
un oscuro e fantastico fetish club per provvedere alla famiglia. Nello stesso
tempo, suo figlio adolescente Bones scopre una strada segreta che conduce a una
città sottomarina. Insieme dovranno affrontare il mistero per la sopravvivenza
della loro famiglia.
Critica
– Rassegna stampa
Accoglienza tiepida a Cannes per Lost River passato a ‘Un
Certain Regard’. È il debutto da regista di Ryan Gosling che ha
raccontato una provincia americana cupa con case fatiscenti e strane persone
che cercano di sopravvivere in un mondo che si è fatto ostile. L'attore
canadese, figlio di mormoni osservanti, sta lavorando già a una commedia e
confessa di essere influenzato soprattutto «dal cinema degli ‘80 e dei primi 90».
Rian Gosling (ultimo a destra) sulla Croisette con il cast |
(...) film d'ambientazione vagamente post-apocalittica
- rileva Federico Gironi di Coming Soon - (...) in un contesto che
mescola senza soluzione di continuità ruralismi indie, southern gothic,
feticismo allucinato, suggestioni ‘lynchiane’, bambini e ragazzi orfani di Nel paese
delle creature selvagge e cattivi che sembrano usciti da brutte versioni di Mad Max o Velluto blu. Strano,
infatti, che Gosling non abbia citato anche Lynch nei credits, visto che con Refn” (dal quale è
stato diretto più d’una volta), appare essere il suo riferimento principale, in
un contesto che raccoglie anche suggestioni di Dario Argento e Harmony
Korine (...) Ma
nonostante tutto questo, la ‘derivatività’ è il minore dei mali di Lost River - scrive
ancora Gironi - un film che non va da nessuna parte, con un occhio fisso sui modelli
e l'altro piantato nell'ombelico delle sue ambizione e di un certo narcisismo
(...) Ingenuo e rabberciato se lo si considera semplicemente un omaggio a
registi amati o stimati da Gosling (…) si rivela allora del tutto insufficiente
come film autonomo: anche perché il suo regista non è riuscito a nascondere il velleitarismo
presuntuoso che il suo lavoro si porta sul groppone - conclude il collega di
Coming Soon - e che gli rende ancora più difficile non affondare
definitivamente”.
L'attore canadese Gosling alla sua prima prova da regista |
“Gli allievi rendono sempre omaggio ai loro
maestri - scrive Giovanna Branca di Close Up - così il debutto alla
regia di Rian Gosling ė un omaggio in primo luogo al suo mentore, colui che ne ha fatto
per il momento il suo attore feticcio: Nicolas Winding Refn. Le luci al
neon, le musiche, lo stesso ritmo, ricordano troppo Drive e lo
sfortunato Only God Forgives per non essere scelte intenzionali. Ma Lost River va ben
oltre l’omaggio a Refn ed ė nella sua interezza un pastiche citazionistico da cui emana il
desiderio di Gosling di fare bella mostra della sua cinefilia e di stupire con
virtuosismi registici, per cui la storia in sé non è che un puro pretesto per
questo sfoggio (...) velleitario e francamente un po’ pretenzioso: forse
avrebbe aiutato la riuscita del debutto (…) una vicenda più solida e una minore
ansia di affollare le immagini di virtuosismi. È comunque convincente - termina
Branca - il sincero tributo a Detroit e l’attaccamento di questa famiglia alla
città è un messaggio di possibile cambiamento e speranza nel futuro”.
redazione
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