La locandina |
Valutazione media: ♥♥♥♥ = 8,5
La
scheda
Un film di Naomi Kawase. Con Makiko Watanabe,
Hideo Sakaki, Jun Murakami, Miyuki Matsuda, Tetta Sugimoto, Fujio Tokita,
Nijirô Murakami. Titolo originale: Futatsume No Mado. Sentimentale, Gia 2014.
Durata 110' circa.
La trama
Ad Amami,
isola del Giappone subtropicale, le tradizioni collegate alla natura sono
rimaste inalterate e, come ogni anno, nel mese di agosto si celebrano le danze
della luna piena quando il quattordicenne Ten scopre un cadavere che galleggia
in mare. La fidanzata Kyoko tenterà di aiutarlo a svelare cosa vi sia dietro al
misterioso e macabro ritrovamento e i due impareranno insieme a crescere,
sperimentando i cicli intrecciati di vita, morte e amore.
Critica
– Rassegna stampa
“Non siamo sempre stati convinti in pieno dai
suoi lavori - scrive Mauro Donzelli di Coming Soon - ci sembrava sempre
mancare qualcosa, almeno a quelli arrivati in Europa, in difficoltà nel
coniugare la sua visione della natura a una struttura narrativa appagante”. Con
la pellicola in concorso “Still the Water (Futatsume no Mado in
originale)” Naomi Kawase “realizza il suo film più compiuto, riuscendo per di più a
regalarci dei personaggi convincenti (...) Il mare è un elemento decisivo per i
giapponesi - rileva ancora il critico di Coming Soon - in bilico fra il senso
di accerchiamento e la necessità di ritrovarsi insieme ai propri vicini per
affrontare con maggiore forza le singole insularità. Un Giappone che però ha
dimenticato le regole di convivenza con la natura, il rispetto umile che
richiede (...) Still the Water è un film sui cicli di vita e morte, di
crescita e amore, con due ragazzini che conquistano, spauriti e
coraggiosi,
timidi e alla ricerca della guida amorosa dei propri genitori. Un film che
insegna a cavalcare le onde che la vita ci riserva - conclude Donzelli - a
sfruttarne la grande energia per superare le nostre paure affermando la nostra
unicità”.
Una scena di Still the Water (foto Screen Week) |
“(...) Un’opera dalle tinte contrastanti - si
legge nella recensione di Screen Week - che a un’estrema delicatezza
alterna momenti di turbolenza e un’estetica anche molto cruda. L’intenzione,
però, è sempre coerente ed è quella di celebrare tutta la forza della natura,
compresi i suoi lati burrascosi o la brutalità di alcuni riti tradizionali per
altri versi pieni di antica bellezza e incanto (...) Niente trame complicate e
niente melodrammi su ciò che l’esistenza e la natura offrono alla vista ogni
giorno - rileva ancora Screen Week - ma neppure simbologie criptiche o
eccessivi manierismi fotografici. Still the Water è un film
che sa farsi grande delle piccole cose, che invita con estrema cortesia, tutta
orientale, a ritrovare la magia e l’incanto della quotidianità. Una piccola
perla nascosta in un guscio un po’ ostico per chi, come il pubblico occidentale, è
avvezzo alla rappresentazione di grandi drammi e grandi passioni, ma che scommettiamo
saprà essere colta da chi avrà la pazienza di tuffarsi a pescarla”.
redazione
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