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Un'immagine di Foxcatcher |
Valutazione media: ♥♥♥♥ = 8
La
scheda
Un film di Bennett Miller. Con Channing Tatum, Mark Ruffalo, Steve Carell, Anthony Michael Hall,
Sienna Miller, Vanessa Redgrave, Stephanie Garvin, Tara Subkoff, Brett Rice,
Roger Callard, Guy Boyd, Cindy Jackson, Lee Perkins, Richard E. Chapla Jr.,
Samara Lee, Dan Anders, Daniel Hilt, Laurie Mann. Drammatico, Usa 2014.
La trama
Il film (in concorso al Festival di Cannes) è
basato sulla vita di John du Pont, erede dei magnati dell'industria chimica du
Pont. Malato di schizofrenia paranoide, John du Pont passò tristemente alla
cronaca per aver ucciso il lottatore olimpico David Schultz, frequentatore
della struttura sportiva da lui costruita nella sua tenuta in Pennsylvania.
Medaglie d'oro olimpiche nel 1984, Mark e Dave Schultz si preparano a difendere
il titolo ai futuri Giochi di Seoul. Tuttavia, Mark è escluso dal gruppo degli
atleti selezionati, proprio come suo fratello maggiore e si sforza di allenarsi
da solo. Mark ritrova la speranza quando il filantropo e miliardario John du
Pont, intenzionato a mettere insieme la migliore squadra di wrestling in tutto il mondo, gli chiede di aderire al
marchio wrestling di un nuovo club.
Ma le illusioni paranoiche di Du Pont e la sua irrazionale volontà di garantire
la vittoria degli Stati Uniti all'estero avranno la precedenza sulla sua
generosità e gentilezza.
Critica –
Rassegna stampa
Dopo
l'ottimo The
Homesman di Tommy
Lee Jones,
presentato ieri sulla Croisette, oggi
è stato il turno del notevole Foxcatcher di Bennett
Miller. E gli Stati Uniti esultano. “Più che un semplice film sportivo, l'ultima
pellicola di Bennett Miller è un’intensa indagine psicologica sulle relazioni umane, siano
esse parentali o tra persone di diversa ascendenza sociale”. È quanto scrive
Andrea Chimento de Il Sole 24 Ore online. “Forte della rigorosa
sceneggiatura di E. Max Frye e Dan Futterman, Foxcatcher non ha cali
per tutta la sua durata (circa 130 minuti) e cresce alla distanza grazie anche
ad alcune straordinarie interpretazioni: da un efficace Channing
Tatum (Mark
Schultz) a un irriconoscibile ed eccellente Steve Carell, nei panni
di John du Pont. Il regista (…) al suo terzo lungometraggio dopo Truman
Capote e L'arte di
vincere, non è mai
stato così bravo”.
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Steve Carell (sinistra) e Channing Tatum in una scena del film |
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Il regista Bennett Miller |
redazione
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