martedì 20 maggio 2014

Il più bello di martedì 20 maggio, prima serata, sul ‘digitale’: Rai 5 alle 21,15

La locandina
Cirkus Columbia

Valutazione media: ♥♥♥ = 6,5


La scheda
Un film di Danis Tanovic. Con Miki Manojlovic, Mira Furlan, Boris Ler, Jelena Stupljanin, Milan Strljic, Mario Knezovic, Svetislav Goncic, Almir Mehic, Ermin Bravo, Mirza Tanovic, Miralem Zupcevic, Mirsad Tuka, Slaven Knezovic, Jasna Beri, Adnan Besirovic. Drammatico, Bos/Fra/Gb/Ger/Slo/Bel/Ser 2010. Durata 113' circa. Archibald Enterprise Film.

La trama
Bosnia ed Erzegovina, 1991. Il comunismo è caduto e Divko Buntic torna al villaggio dove è cresciuto per riappropriarsi della casa di famiglia. Dopo un esilio di vent'anni in Germania, Divko arriva con la sua Mercedes rosso fiammante accompagnato dalla giovane e sexy fidanzata Azra, il gatto nero fortunato Bonny e le tasche piene di marchi tedeschi. Cash e il cugino Ivanda, il recentemente e 'democraticamente' eletto sindaco, aiutano Divko a sfrattare la moglie abbandonata Lucija e il loro figlio ventenne Martin. Dopo essere scampati all'arresto da parte della polizia in seguito alla rissa durante lo sfratto, Martin e Lucija sono sistemati in un piccolo appartamento in uno stabile comunale. A sua volta preso possesso della sua vecchia casa, Divko tenta un avvicinamento con Martin, il figlio che non aveva mai conosciuto.

Critica – Rassegna stampa
Danis Tanovic è un cineasta che ancora non pare aver trovato un suo stile compiuto - sostiene Adriano Ercolani di Coming Soon - un’idea di messa in scena solida e personale da poter poggiare sulle storie che vuole raccontare. Questo suo ultimo Cirkus Columbia (presentato alle giornate degli autori della 67^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e proiettato come film d'apertura al Trieste Film Festival 2011), seppure notevolmente migliore del precedente Triage, risente di questa incertezza prima di tutto estetica (...) il tono leggero delle situazioni e la carica comica dei personaggi avrebbe potuto essere trattata con maggiore spirito dal regista. Tanovic invece continua con questo stile di regia trattenuto, semplicissimo al limite della povertà (...) Il sentore che alla fine lascia questo lungometraggio - conclude Ercolani - non è certamente quello di un lavoro totalmente scentrato ma comunque di un qualcosa che è stato realizzato senza l’impeto necessario a farne un’opera capace di incidere veramente sulla memoria e sull’emotività del pubblico”.


Il protagonista, Miki Manojlovic, in una scena del film di Danis Tanovic
Giudizio in sostanza opposto quello di Gabriele Capolino di Cine Blog, secondo cui non sarebbe giusto pensare “ad un ennesimo film pesante, drammatico e retorico, anzi. Tanovic innanzitutto gioca una carta non da poco, ovvero quella di raccontare il ‘prima’ del conflitto. Ambientando la storia dei suoi protagonisti prima della presa dei soldati della città, il regista, che parte dal un libro di Ivica Djikic, ritrova lo smalto di un tempo grazie ad una libertà narrativa che gli concede di esplorare i territori della commedia (...) Nel film è palpabile tutta la vitalità di un regista che ricorda un periodo bellissimo della sua vita, prima che arrivasse quello della morte e della disperazione e prima che tutto cambiasse per sempre. Questo è Cirkus Columbia: il nostalgico ricordo di un tempo che non torna più - rileva ancora Capolino - e che sarebbe meraviglioso rivedere, un tempo” in cui si poteva sorridere e dove i conflitti interni sembravano a qualcuno pura fantasia”.

redazione

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