Prima serata tv speciale lunedì 19 maggio sul ‘digitale’: Italia 2 alle 21,10 e Rai Storia alle 22,20
Grande serata di cinema in televisione
Serata
speciale quella di oggi. Può essere considerata solo tale dal momento che,
quasi in contemporanea, saranno trasmessi due tra i più bei film della storia del
cinema mondiale: Shining su Italia 2 alle ore 21,10 e Roma città aperta su
Rai Storia alle ore 21,20. Impossibile consigliare quale scegliere, tale è il
livello e, anche, la diversità delle due pellicole. Io propendo per il film
di Roberto Rossellini (1945) giacché ho avuto meno opportunità di
rivederlo. Shining (di Stanley
Kubrick con Jack
Nicholson,
1980) è una pellicola della mia epoca, di cui possiedo il dvd e che rivedo con una certa frequenza. Per quanto riguarda Roma
città aperta, comunque, rimando all’articolo scritto lo scorso 29 marzo, quando
fu annunciato l’arrivo nelle sale della versione restaurata di
una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico
italiano.
Festival di Cannes 1946: Gran premio
collettivo; Nastro d'argento 1946: miglior film a
Roberto Rossellini, miglior attrice non protagonista a Anna Magnani.
La
scheda
Un film di Roberto Rossellini. Con Anna
Magnani, Aldo Fabrizi, Maria Michi, Marcello Pagliero, Nando Bruno, Vito
Annichiarico, Harry Feist, Francesco Grandjacquet, Eduardo Passarelli, Carlo
Sindici, Akos Tolnay, Joop Van Hulsen, Giovanna Galletti, Carla Rovere, Amalia
Pellegrini, Alberto Tavazzi, Turi Pandolfini, Paolo Stoppa. Drammatico, Ita
1945. Durata 98'.
Trama e
critica
“Nella Roma del 1943-44, occupata dai
nazifascisti - è scritto su il Morandini la cui recensione è ripresa da
Trovacinema di Repubblica.it - la lotta, le sofferenze, i sacrifici
della gente, sono raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un
sacerdote e di un ingegnere comunista: la prima è abbattuta da una raffica di
mitra; il terzo muore sotto le torture; il secondo viene fucilato all'alba alla
periferia di Roma, salutato dai ragazzini della sua parrocchia. Girato tra
difficoltà economiche e organizzative di ogni genere, il film impose in tutto il
mondo una visione e rappresentazione delle cose vera e nuova, cui la critica
avrebbe dato poco più tardi il nome di ‘neorealismo’. Specchio di una realtà
come còlta nel suo farsi, appare oggi come un’opera ibrida in cui il nuovo
convive col vecchio, i grandi lampi di verità con momenti di maniera
romanzesca, in bilico tra lirismo epico e retorica populista. La stessa lotta
antifascista - rileva ancora il Morandini - è raccontata ponendo l'accento sul
piano morale più che su quello politico, il che non gli impedì di essere il
film giusto al momento giusto e di indicare attraverso le figure del comunista
e del prete di borgata il tema politico centrale dell’Italia nel dopoguerra.
Nastri d'argento per il miglior film e per Anna Magnani. Grande
successo internazionale, molti premi all'estero e una nomination all'Oscar della
sceneggiatura firmata da Roberto Rossellini, Sergio Amidei e Federico
Fellini. Titolo
inglese: Open City”.
***
La locandina
Shining
Valutazione: ♥♥♥♥♥ = 10
RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
Saturn
Award 1981: miglior attore non protagonista a
Scatman Crothers, miglior colonna sonora a Krzysztof Penderecki.
La
scheda
Un film di Stanley Kubrick. Con Jack Nicholson, Shelley Duvall, Danny Lloyd, Scatman Crothers, Barry
Nelson, Philip Stone, Joe Turkel, Anne Jackson, Tony Burton, Lia Beldam, Billie
Gibson, Barry Dennen, Lisa Burns, Louise Burns, David Baxt, Manning Redwood,
Lia Beldman, Alison Coleridge. Titolo originale: The Shining. Horror, Usa 1980. Durata 146'
circa.
Trama e critica
“Dal
romanzo (1977) di Stephen King: sotto l’influenza malefica dell'Overlook Hotel
sulle Montagne Rocciose dove s’è installato come guardiano d'inverno con moglie
e figlio, Jack Torrence sprofonda in una progressiva schizofrenica follia che
lo spinge a minacciare di morte i suoi cari (...) Più
che un film dell'orrore e del terrore - rileva la recensione de il Morandini
ripresa da My Movies - è un thriller fantastico di parapsicologia che
precisa, dopo 2001:
odissea nello spazio e Arancia meccanica, la
filosofia di Stanley
Kubrick. L’aneddotica di Stephen King
diventa fiaba e rilettura di un mito, di molti miti, da quello di Saturno a
quello di Teseo e del Minotauro, per non parlare del tema dell’Edipo. Il
prodigioso brio tecnico-espressivo è al servizio di un discorso sul mondo,
sulla società e sulla storia. Totalmente pessimista, Kubrick nega e fugge la storia, ma affronta l’utopia
riaffermando che le radici del male sono nell’uomo, animale sociale, ma non
negando, anzi - rileva ancora il Morandini - esaltando, la possibilità di una riconciliazione futura,
attraverso il bambino e il suo shining
(luccicanza) e quella di una nuova e diversa concordia. Abbreviato di quattro
minuti dallo stesso Kubrick. La durata di 120 minuti è di un'edizione italiana
non approvata dal regista-produttore. Ottimo doppiaggio di Giancarlo Giannini per Jack
Nicholson”.
s.m.
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Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.
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