lunedì 19 maggio 2014

Prima serata tv speciale lunedì 19 maggio sul ‘digitale’: Italia 2 alle 21,10 e Rai Storia alle 22,20

Grande serata di cinema in televisione
Serata speciale quella di oggi. Può essere considerata solo tale dal momento che, quasi in contemporanea, saranno trasmessi due tra i più bei film della storia del cinema mondiale: Shining su Italia 2 alle ore 21,10 e Roma città aperta su Rai Storia alle ore 21,20. Impossibile consigliare quale scegliere, tale è il livello e, anche, la diversità delle due pellicole. Io propendo per il film di Roberto Rossellini (1945) giacché ho avuto meno opportunità di rivederlo. Shining (di Stanley Kubrick con Jack Nicholson, 1980) è una pellicola della mia epoca, di cui possiedo il dvd e che rivedo con una certa frequenza. Per quanto riguarda Roma città aperta, comunque, rimando all’articolo scritto lo scorso 29 marzo, quando fu annunciato l’arrivo nelle sale della versione restaurata di una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano.

La locandina
Roma città aperta (vai all’articolo)

Valutazione: ♥♥♥♥♥ = 10

RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
Festival di Cannes 1946: Gran premio collettivo; Nastro d'argento 1946: miglior film a Roberto Rossellini, miglior attrice non protagonista a Anna Magnani. 


La scheda
Un film di Roberto Rossellini. Con Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Maria Michi, Marcello Pagliero, Nando Bruno, Vito Annichiarico, Harry Feist, Francesco Grandjacquet, Eduardo Passarelli, Carlo Sindici, Akos Tolnay, Joop Van Hulsen, Giovanna Galletti, Carla Rovere, Amalia Pellegrini, Alberto Tavazzi, Turi Pandolfini, Paolo Stoppa. Drammatico, Ita 1945. Durata 98'.

Trama e critica
“Nella Roma del 1943-44, occupata dai nazifascisti - è scritto su il Morandini la cui recensione è ripresa da Trovacinema di Repubblica.it - la lotta, le sofferenze, i sacrifici della gente, sono raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un sacerdote e di un ingegnere comunista: la prima è abbattuta da una raffica di mitra; il terzo muore sotto le torture; il secondo viene fucilato all'alba alla periferia di Roma, salutato dai ragazzini della sua parrocchia. Girato tra difficoltà economiche e organizzative di ogni genere, il film impose in tutto il mondo una visione e rappresentazione delle cose vera e nuova, cui la critica avrebbe dato poco più tardi il nome di ‘neorealismo’. Specchio di una realtà come còlta nel suo farsi, appare oggi come un’opera ibrida in cui il nuovo convive col vecchio, i grandi lampi di verità con momenti di maniera romanzesca, in bilico tra lirismo epico e retorica populista. La stessa lotta antifascista - rileva ancora il Morandini - è raccontata ponendo l'accento sul piano morale più che su quello politico, il che non gli impedì di essere il film giusto al momento giusto e di indicare attraverso le figure del comunista e del prete di borgata il tema politico centrale dell’Italia nel dopoguerra. Nastri d'argento per il miglior film e per Anna Magnani. Grande successo internazionale, molti premi all'estero e una nomination all'Oscar della sceneggiatura firmata da Roberto Rossellini, Sergio Amidei e Federico Fellini. Titolo inglese: Open City”.

***

La locandina
Shining

Valutazione: ♥♥♥♥♥ = 10

RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
Saturn Award 1981: miglior attore non protagonista a Scatman Crothers, miglior colonna sonora a Krzysztof Penderecki.

La scheda
Un film di Stanley Kubrick. Con Jack Nicholson, Shelley Duvall, Danny Lloyd, Scatman Crothers, Barry Nelson, Philip Stone, Joe Turkel, Anne Jackson, Tony Burton, Lia Beldam, Billie Gibson, Barry Dennen, Lisa Burns, Louise Burns, David Baxt, Manning Redwood, Lia Beldman, Alison Coleridge. Titolo originale: The Shining. Horror, Usa 1980. Durata 146' circa.

Trama e critica
“Dal romanzo (1977) di Stephen King: sotto l’influenza malefica dell'Overlook Hotel sulle Montagne Rocciose dove s’è installato come guardiano d'inverno con moglie e figlio, Jack Torrence sprofonda in una progressiva schizofrenica follia che lo spinge a minacciare di morte i suoi cari (...) Più che un film dell'orrore e del terrore - rileva la recensione de il Morandini ripresa da My Movies - è un thriller fantastico di parapsicologia che precisa, dopo 2001: odissea nello spazio e Arancia meccanica, la filosofia di Stanley Kubrick. L’aneddotica di Stephen King diventa fiaba e rilettura di un mito, di molti miti, da quello di Saturno a quello di Teseo e del Minotauro, per non parlare del tema dell’Edipo. Il prodigioso brio tecnico-espressivo è al servizio di un discorso sul mondo, sulla società e sulla storia. Totalmente pessimista, Kubrick nega e fugge la storia, ma affronta l’utopia riaffermando che le radici del male sono nell’uomo, animale sociale, ma non negando, anzi - rileva ancora il Morandini - esaltando, la possibilità di una riconciliazione futura, attraverso il bambino e il suo shining (luccicanza) e quella di una nuova e diversa concordia. Abbreviato di quattro minuti dallo stesso Kubrick. La durata di 120 minuti è di un'edizione italiana non approvata dal regista-produttore. Ottimo doppiaggio di Giancarlo Giannini per Jack Nicholson”.
s.m.

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