venerdì 30 maggio 2014

Il più bello di giovedì 30 maggio, prima serata, sul ‘digitale’: La7 D alle 21,10

La locandina
Un tocco di zenzero

Valutazione media: ♥♥♥ = 6,5


La scheda
Un film di Tassos Boulmetis. Con Georges Corraface, Tassos Bandis, Basak Köklükaya, Ieroklis Michaelidis, Renia Louizidou, Stelios Mainas, Tamer Karadagli, Markos Osse, Odysseas Papaspiliopoulos, Thodoros Exarhos, Athinodoros Prousalis, Kakia Panagiotou, Dina Mihailidou, Themis Panou. Titolo originale: Politiki kouzina. Drammatico, Gre/Tur 2003. Durata 108' circa.

La trama
Nella città di Istanbul, piena di profumi d’Oriente, durante la fine degli anni ‘50, la mente, il cuore e il gusto di Fanis vengono educati da suo nonno Vassilis, proprietario di un piccolo negozio di spezie. La filosofia di vita del nonno è legata all’amore e alla conoscenza delle spezie, dell’arte culinaria e dell’Astronomia, passioni che trasmette con trasporto al giovane Fanis. All’inizio degli anni ‘60, Fanis e la sua famiglia, composta prevalentemente da greci, sono costretti a lasciare Istanbul e a trasferirsi ad Atene, lasciando il nonno. Il ragazzo trova difficoltà nell’ambientarsi ad Atene. Spera di poter cucinare per il nonno e per la sua amica Saime, quando verranno a trovarlo.

Critica – Rassegna stampa
“(...) un film (vedi la clip a fianco, ndr) che assume come valori fondanti quelli della cucina come metafora della vita (fatto di per sé strano, ma non denigrabile per questo a priori in fase enunciativa) - osserva Pietro Salvatori di Film Up - si trasforma banalmente in Un tocco di zenzero, titolo che può essere utile in fase di metabolizzazione di un visto, ma sicuramente sterile e inutile come introduzione/approccio al film (...) Il cibo e la cucina sono il veicolo tramite il quale raccontare l’amore di una gente per la propria terra, per i propri valori (...) La struttura narrativa - scrive ancora Salvatori - si divide in modo abbastanza scolastico tra presente filmico e flashback, saltando dall’uno all’altro in modo un po’ confuso e discontinuo, cosa che non va ad incidere molto tuttavia sul girato. La regia è, d’altra parte, senza corpo e senz’anima. Non c’è un’idea di regia a supporto di una intelaiatura di film che dopo la prima mezz’ora si rivela inscatolata in topos ben precisi e intrisa di marchette e personaggi abbastanza inverosimili (...)”.

Un giovanissimo Georges Corraface nei panni del protagonista Fanis
Tassos Bandis è il nonno Vassilis
“(...) Un lungo movimento di macchina che ci restituisce una singolare veduta aerea dei tetti di Istanbul ci conduce indietro nel tempo”, scrive Emanuele Pierozzi di Cine a 4 Stelle (...) Un tocco di zenzero miscela, sinceramente in maniera un po’ leziosa, poesia, nostalgia e amore. L’arte della cucina viene vista come la metafora della vita dove il cibo diviene mezzo per interpretare le sfaccettature che compongono la nostro anima. Seppur efficiente e brioso nella sua costruzione - rileva ancora Pierozzi - colorito e pittoresco nella descrizione dei personaggi che caratterizzano la famiglia di Fanis, rimane convenzionale nella ‘scrittura’ soprattutto quando si immette nel fantastico (...)”. “(...) Purtroppo, l'estro registico di Boulmetis non è bissato in sede di scrittura - scrive Davide Morena di My Movies - e infatti gli sviluppi della storia sono poco convincenti e alcune scene risultano poco funzionali e fuori contesto, sebbene il film resti gradevole e aggraziato fino alla fine. Giudizio sicuramente positivo, purché si faccia finta di non vedere la enorme similitudine con Nuovo Cinema Paradiso, sicuramente non casuale (...)”.

redazione

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