venerdì 30 maggio 2014

Negli Usa fa scandalo Eva Green quasi nuda sul poster di “Sin City: una donna per uccidere”

Eva Green e la locandina dello 'scandalo'
Gli statunitensi non fanno molto per scrollarsi di dosso la nomea di ‘puritani’ e ‘bigotti’ che si sono guadagnata per frequenti prese di posizioni almeno discutibili in fatto di morale. Questa è una generalizzazione che va, quindi, presa come tale. Ma tant’è, oggi è l’attrice Eva Green (per lei uno dei ruoli principali nel recente kolossal 300 - L'alba di un impero di Noam Murro, ben oltre i 165 milioni di euro incassati solo fra Usa e Italia) a essere definita ‘scandalosa’, secondo Page Six. A gridare all’‘oscenità’ sarebbe stata la Motion Pictures Association of America, indignata di fronte alla locandina statunitense di Sin City: A Dame To Die For (articolo), traduzione Sin City: una donna per uccidere - il manifesto italiano l’ho visto/pubblicato e non può dare adito ad alcuna reprimenda - a causa della ‘nudità’ dell’interprete parigina. «La curva sotto il seno e l’areola del capezzolo sono troppo visibili attraverso l'abito», è stata la rigorosa sentenza dell’organizzazione americana dei produttori cinematografici.

Un'altra immagine di Eva Green, non solo sensuale ma anche valida attrice
Al momento non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale ma comunicato che la produzione (Dimension Films, AR Films, Quick Draw Productions) del nuovo film di Frank Miller e Robert Rodriguez sta lavorando a un compromesso con l'associazione e probabilmente il poster subirà delle modifiche per evitare che la ‘troppo’ sensuale attrice (lanciata nel 2003 da Bernardo Bertolucci nel film The Dreamers - I sognatori) in vestaglia bianca che le lascia i seni a sufficienza contemplabili, continui a lanciare un messaggio peccaminoso. Nell’attesa reciteremo dieci padre nostro e quindici ave maria.

st.mar.

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