venerdì 30 maggio 2014

“Sin City: una donna per uccidere”: ma allora il grande Marv non è morto

La locandina
Mia aspettativa: ♥♥♥ = 7

La scheda
Un film di Frank Miller [II] e Robert Rodriguez. Con Mickey Rourke, Jessica Alba, Rosario Dawson, Michael Madsen, Jaime King, Jamie Chung, Dennis Haysbert, Joseph Gordon-Levitt, Ray Liotta, Juno Temple, Jeremy Piven, Bruce Willis, Eva Green, Ava Lord, Julia Garner, Lady GaGa. Titolo originale: Sin City: A Dame To Die For. Azione, Usa 2014. Produzione: Dimension Films, AR Films, Quick Draw Productions. Distribuzione: Lucky Red.

Cosa sappiamo
Sembrava che lo avrebbero rimandato in eterno e i fan cominciavano davvero a perdere ogni speranza di vederlo arrivare sul grande schermo. Ma ecco finalmente in produzione Sin City: A Dame To Kill For, sequel del fortunato film del 2005. L’hanno annunciato congiuntamente le tre società che producono il film, la Dimension Films, la AR Films e la Quick Draw Produtions, quest'ultima creata di recente proprio dal regista da Rodriguez.

Mia recensione dal trailer
L’impressione è che questa volta Robert Rodriguez - affiancato da Frank Miller [II] - abbia voluto un po’ strafare rispetto al bellissimo prequel, Sin City (2005, che in regia annoverava addirittura Quentin Tarantino). Le caratteristiche di Sin City: una donna per uccidere (è il prequel di Un'abbuffata di morte e di Quel bastardo giallo, rispettivamente terzo e quarto volume che insieme al primo, Un duro addio, componevano Sin City), ci ricorda My Movies, restano in sostanza le stesse: un live action con tanto gusto di fumetto - d’altra parte è sempre la celebre serie a disegni di Frank Miller che lo ispira - il bianco e nero in cui risaltano particolari a colori con predilezione per il rosso, quello delle labbra, ad esempio. Il pulp continua a farla da padrone e in questo, bene o male, funziona sempre. Ma in ogni sequenza, come detto, l’impressione è di una narrazione filmica forzata, caricaturale del numero uno.

Mickey Rourke ancora nei panni del mitico Marv
E poi si delineano situazioni improbabili - normale, si dirà, visto che parliamo di pura fantasia fumettistica - come quella che ributta sul palco Mickey Rourke/Marv il quale alla fine di Sin City sembrava trapassato con una bella frittura di cervello. Rodriguez e Miller [II] decidono di farlo ricomparire, come se senza di lui il successo di questo secondo episodio fosse in pericolo. E, in effetti, il personaggio dell’ex sex symbol di 9 settimane e ½ (1986, di Adrian Lyne, in cui abbiamo ammirato anche la più bella e brava Kim Basinger di sempre, così la vedo io) continua a funzionare alla grande, motore di gran parte della vicenda. I dialoghi sono serrati, con il consueto linguaggio secco, ruvido, sanguigno. Volti sfregiati da una ‘mal vissuto’ che è l’anima marcia del film del cineasta texano e del suo collega del Meryland, Usa. Musica perlopiù assordante - a volte troppo ma ce lo facciamo andare bene, altrimenti andiamo a guardarci una love story - che aiuta a far sprizzare l’adrenalina dell’action senza sosta. Fiato sospeso, attenzione dello spettatore alle stelle.

Un'ancóra incandescente Jessica Alba
L’inserimento di nuovi blasonati interpreti, come ad esempio Ray Liotta, Joseph Gordon-Levitt, Dennis Haysbert e Juno Temple, sembra non aggiungere quell’additivo che garantisca prestazioni all’altezza della prima manche. Possibilità di immedesimazione coi personaggi, riservata solo a mezzi squilibrati o a interpretazioni psicanalitiche. Il nocciolo duro è quello di una città - ma in senso lato di una società - corrosa dal malaffare e dalla spietatezza dell’essere umano. Anche i buoni, in fondo, sono solo dei cattivi che tentano di redimersi dai peccati trascorsi. Un sancta sanctorum di antieroi e di canaglie. Nonostante le pecche suddette, resta un fumetto semovente che non può sfuggire agli appassionati del genere e anche a quelli meno appassionati ma che si sono divertiti con il predecessore. È in preparazione anche Sin City 3 - ci informa ancora My Movies - che al momento vede nel cast Johnny Depp nel ruolo di Wallace (ma l'attore non ha ancora confermato) e Michael Clarke Duncan in quello di Manute. Il film sarà un prequel del primo episodio.

Stefano Marzetti

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