La locandina |
Valutazione media: ♥♥♥♥ = 8
La
scheda
Un film di Ari Folman. Con Robin Wright,
Harvey Keitel, Jon Hamm, Paul Giamatti, Kodi Smit-McPhee, Danny Huston, Kodi
Smit-McPhee, Sami Gayle, Michael Landes, Sarah Shahi, Ed Corbin, Michael
Stahl-David. Titolo originale: The Congress. Fantascienza,
Isr/Ger/Pol/Lus/Fra/Bel 2013. Durata 85' circa. Wider Films: uscita giovedì 12
giugno 2014.
La trama
Robin
Wright, che interpreta se stessa, riceve da un grande Studio l'offerta di
vendere la sua identità cinematografica: verrà scansionata e di lei verrà
creato un campione così che lo Studio possa utilizzare la sua immagine a
piacimento in qualsiasi tipo di film di Hollywood, anche i più commerciali da
lei in precedenza spesso rifiutati. In cambio, Robin riceverà una cospicua
somma di denaro, ma soprattutto, lo Studio promette di mantenere il suo alias
digitale per sempre giovane - per l'eternità - in ogni film. Il contratto ha
una validità di vent'anni. È a questo punto che Robin viene catapultata in un
mondo animato; tutti i divi che come lei si sono fatti scansionare, si riuniscono
al Congresso di Futurologia dove viene presentata la formula chimica che dà la
possibilità di assumere molteplici identità. Tratto dal romanzo fantasy scritto
nel '71 da Stanislaw Lem (The futurogical congress).
Critica
– Rassegna stampa
“(...) È un film parecchio discontinuo, The
Congress - scrive
Gabriele Capolino di Cine Blog - molto meno compatto dell’opera
precedente. Diviso in tre parti (live
action, animazione e ancora live action, più il
finale), il film trova il suo momento più faticoso proprio nella sezione del
congresso, dove ne succedono di tutti i colori: ma è la sceneggiatura a mettere
a dura prova. Non infastidiscono affatto le linee e le geometrie perfette dei
disegni, i colori pantone, le figure
assurde e gli animali di ogni tipo ispirati ai fratelli Fleischer, anzi (...)
Però a The
Congress vanno
riconosciuti dei grandi meriti: innanzitutto perché è cinema liberissimo, e che
quindi si prende dei rischi non da poco (…) tira fuori anche all’interno del
suo discorso meta-cinematografico - rileva ancora Capolino - il concetto di
libera scelta, toccando il cuore nel finale (fondamentale a livello emotivo è
il supporto della musica, scritta come sempre dal bravissimo Max
Richter)”.
Un'immagine del film The Congress con Robin Wright |
Il regista Ari Folman |
redazione
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