La locandina |
Mia previsione: ♥♥♥ = 7
La
scheda
Un film di Antoine Fuqua. Con Chloe Grace Moretz, Denzel Washington, Marton Csokas, Dan Bilzerian,
Bill Pullman, Melissa Leo, Haley Bennett, Vladimir Kulich, Johnny Messner,
Robert Wahlberg, David Harbour, Meredith Prunty, Chanty Sok, David Meunier,
Tait Fletcher. Titolo originale: The Equalizer. Azione, Usa 2014. Produzione:
CBS Films, Escape Artists, Lionsgate, Lonetree Entertainment, Mace Neufeld
Productions. Distribuzione: Warner Bros Italia. Ucita: giovedì 23 ottobre 2014.
La trama
The Equalizer è la versione cinematografica dell'omonima serie televisiva poliziesca
degli anni ottanta prodotta dalla Cbs. Nella serie originale, Robert McCall è
un ex agente sotto copertura che, in cerca di redenzione per le sue azioni,
lascia la Cia e mette un annuncio riservato sul giornale che dice
semplicemente: “Hai un problema? Le probabilità sono contro di voi? Chiama”. In
questa trasposizione per il grande schermo, Denzel Washington interpreta un detective privato, ex agente
segreto che, dopo aver finto la propria morte, trascorre una vita tranquilla e
monastica in campagna. Ma la calma è destinata a finire quando una giovane
prostituta è minacciata dai suoi sfruttatori. L'agente torna in azione
provocando le ire della feroce mafia russa che tenta di eliminarlo attraverso
disonesti agenti della Cia.
Impressioni
dal trailer
Una cosa è certa: l’interpretazione di Denzel
Washington
è di quelle che poi si ricordano. Rapato a zero ci riporta al Rubin Carter di Hurricane (gran bel film del 1999 di Norman
Jewison). Però lì c’è
un uomo sì determinato e rabbioso, ma con tanto senso di giustizia e voglia di
vivere. Qui invece siamo di fronte a una sorta di reduce senza più velleità. Antoine
Fuqua approfitta
delle capacità dell’attore di Mount Vernon (New York, Usa) per soffermarsi con
la cinepresa sui suoi occhi, sui movimenti delle sue labbra che da sempre sono
una componente importante della sua recitazione. Qui lo sguardo del personaggio
principale, Robert McCall, è quello freddo e stanco di chi le ha già viste
tutte. E ormai di ciò che accadrà in futuro, non gli importa un fico secco. Nonostante
ciò, ha in sé il germe del riparatore. La rabbia di chi deve mettere le cose in
pari. Fare giustizia. Vendicare. Un ‘man on fire’ (Il fuoco
della vendetta,
2004, di Tony Scott) che non è soddisfatto fin quando non porta a termine il lavoro.
Denzel Washington in una scena di The Equalizer |
Il film tira in ballo, come nel cinema accade di continuo, la criminalità organizzata. La mafia in tutte le sue molteplici forme. Disprezzo per la vita umana. Illimitata bramosia di denaro e potere. Ci si aggira, per restare alla filmografia di Fuqua, nei pressi del bellissimo Brooklyn's Finest (2009, con uno splendido Richard Gere e tanti altri straordinari attori), pellicola in cui il regista afroamericano di Pittsburgh (Pennsylvania, Usa) traspone corruzione, perversione e delinquenza sul corpo di polizia. In The Equalizer alcune scene - girate con maestria e concatenate da un montaggio di primo livello - somigliano alle sequenze di un western vecchia maniera. Washington è il pistolero che guarda in faccia gli sfidanti. La sua occhiata è ferma ma lui vede a 360 gradi. Aspetta la prima mossa di chi gli sta intorno per dare il via al fuoco delle armi. C’è molto di già visto, i topoi sono proposti con una certa ripetitività eppure Fuqua dimostra di avere la mano giusta per lasciare comunque un'impronta del tutto personale.
Il regista Antoine Fuqua durante le riprese del suo prossimo film |
Detto del protagonista, buone le prove attoriali
di altri elementi del cast, fra cui risalta il neozelandese Marton
Csokas, curriculum
non proprio esaltante con parti perlopiù di secondo piano ma che il cattivo lo
sa fare davvero bene (come dimostrò in pochi minuti di The Bourne
Supremacy,
2004). La narrazione in immagini scorre liscia e tiene alto il pathos dell’azione. Buone le luci e gli
effetti ambientali, con notevole realismo delle sparatorie. The
Equalizer
è un film violento, per gli amanti del thriller d’azione puro. Crudo e senza
fronzoli. La base è la cattiveria. La totale assenza di pietà umana. Per quel che
ne ho visto, mi piacerà.
Stefano
Marzetti
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