lunedì 12 maggio 2014

Il più bello di lunedì 12 maggio, prima serata, sul ‘digitale’: Iris alle 21,10

La locandina
Pride and Glory - Il prezzo dell'onore

Mia valutazione: ♥♥♥ = 7,5

La scheda
Un film di Gavin O’Connor. Con Edward Norton, Colin Farrell, Jon Voight, Noah Emmerich, Jennifer Ehle, John Ortiz, Frank Grillo, Shea Whigham, Lake Bell, Carmen Ejogo, Manny Perez, Wayne Duvall, Ramon Rodriguez, Rick Gonzalez, Maximiliano Hernández. Titolo originale: Pride and Glory. Drammatico, Usa 2008. Durata 125' circa. Eagle Pictures.

La trama
Ray Tierney, detective della squadra omicidi di New York, si trova a investigare su un caso di corruzione all'interno del dipartimento cui egli stesso appartiene. Mentre le indagini proseguono, Ray scopre che suo fratello Francis e il suo amico potrebbero essere coinvolti nello scandalo. Ray dovrà scegliere tra la lealtà alla famiglia e quella al distintivo che indossa.

La mia recensione
Il regista Gavin O’Connor (quest’anno dovrebbe mandare in sala il drammatico Jane Got a Gun, che vanta nel cast la grandissima Natalie Portman affiancata da uno bravo come Ewan McGregor) realizza davvero un buon film, senza fronzoli, privo di buoni al cento percento e di cattivi al cento percento. La sceneggiatura di Pride and Glory non assolve nessuno, neppure il protagonista che si trova a combattere contro un male appuntito e nascosto. Ebbene, anche lui ha qualcosa da farsi perdonare. Il tema principale del racconto è la retorica del poliziotto eroico e pronto a sacrificare la propria vita per il bene della comunità e a scapito dei propri affetti, mescolata al lato oscuro di una professione che, in molti casi, alla fine, fa somigliare i paladini della legge ai delinquenti che dovrebbero essere perseguiti. In questo la pellicola del cineasta newyorkese (nel 2011 autore dell'apprezzatissimo Warrior) si rifà a una materia letterario/cinematografica molto sfruttata e messa in scena in decine di film di altissimo valore. Tra i più recenti mi viene in mente Brooklyn's Finest, 2009, con Richard Gere, Don Cheadle e Ethan Hawke; The Departed - Il bene e il male, 2006, di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Matt Damon e Jack Nicholson. Andando più a ritroso Training Day, 2001, con Denzel Washington e Ethan Hawke; Affari sporchi, 1990, con Richard Gere e Andy Garcia; senza dimenticare lo straordinario Serpico, 1973, di Sidney Lumet con Al Pacino. Carrellata un po’ lunga ma probabilmente utile.

In questa scena Colin Farrell e Edward Norton
Da rilevare l’interpretazione sempre autorevole del protagonista Edward Norton, chiamato a personificare un personaggio reso indeciso dal proprio trascorso ma con una voglia di riscatto che alla fine prevale. Ma l’interprete più calato nella parte (attenzione perché qui svelo un particolare importante della vicenda) è, a mio avviso, Colin Farrell, un villain – la canaglia da smascherare - di quelli sorprendenti e imprevedibili che hanno il potere di cogliere di sorpresa lo spettatore. Racconto filmico mai lento, degno dei migliori action movie (grazie anche a un montaggio vivo e scorrevole), senza la necessità di ricorrere a effetti speciali rilevanti. Qualche infiltrazione di banalità nei dialoghi (comunque ampiamente nei limiti del credibile) ma non è certo su questi che deve puntare il genere di pellicola.

Nel cast anche Jon Voight
Poliziesco di alto livello e con un cast che già di per sé è una garanzia, Pride and Glory inocula in chi vede un’abbondante dose di pathos e non si dimentica mai di tenere vispa l'attenzione. Piuttosto violento, un po’ anche a livello psicologico, ma senza essere molesto è quasi adatto a tutti, anche ai ragazzini, magari con un adulto accanto che dia appropriate spiegazioni.

Stefano Marzetti

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