La scheda
Un film di Mirca Viola. Con Antonia Liskova,
Alessia Piovan, Sveva Alviti, Ilaria Capponi, Marco Cocci, Maria Grazia
Cucinotta, Enrico Silvestrin, Mauro Conte, Francesco Apolloni, Giovanni
Corrado, Nicholas Gallo. Commedia, Ita 2014. Durata 90' circa. New Moon
Distribution. Uscita: giovedì 22 maggio 2014.
La trama
Alice,
Rossella e Martina sono ragazze come tante, con i loro sogni e le loro
aspirazioni. Le tre, oltre a una solida amicizia, hanno una cosa in comune:
fanno le cam-girl. In un periodo di crisi, per tre belle ragazze come Alice,
Rossella e Martina il modo più semplice e rapido per sbarcare il lunario è
mostrarsi nude in web-cam. Ma l'agenzia per la quale lavorano le tratta come
semplici corpi da sfruttare e il più delle volte accampa scuse per non pagare
il dovuto. Quando Alice, con grande sorpresa e delusione, apprende che lo stage
appena fatto presso un'agenzia pubblicitaria non si trasformerà in
un'assunzione, decide che è giunta l'ora di prendere in mano il proprio destino
e quello delle sue amiche. L'idea di Alice è semplice quanto rischiosa:
mettersi in proprio per allestire una loro agenzia di cam-girl.
La mia recensione
Questo lavoro filmico della regista romagnola
(Forlì) Mirca
Viola (finora
quattro pellicole all’attivo, una più brutta dell’altra) è stato classificato
come commedia, ma la scelta è a dir poco imprecisa. In Cam Girl, sono tanti i momenti
di assoluta drammaticità nell’ambito di un tema relativo alla mancanza di
lavoro e alla disperazione che ne deriva. Nella narrazione in immagini
sceneggiata dalla stessa cineasta con Angelica Gallo e Andrea
Tagliacozzo, a giudicare dalle clip viste, di
frivolo c’è davvero poco. La fabula
sarebbe stata davvero singolare (ragazze che si spogliano a pagamento di fronte
a una web-cam) ma, purtroppo, le
prove attoriali sono la causa principale di quello che rischia di essere l’ennesimo
flop della Viola.
Lo script
risulta essere infarcito di dialoghi piuttosto banali e resi dalle attrici in
modo frenato e innaturale, degno delle peggiori fiction televisive. La protagonista Antonia
Liskova, che fallisce
la prova del grande schermo (finora solo delle comparsate per lei), è evidentemente
abituata ai medio-bassi standard interpretativi in stile Tutti pazzi
per amore.
Peccato per la 30enne Alessia Piovan,
che in questa prova sperava di trovare una
strada che la faccesse uscire dal ‘buio’ di quel ruolo quasi inesistente che
ebbe nel validissimo La ragazza del lago (2006, di Andrea
Molaioli con il
grande Toni
Servillo), in cui è
morta dall’inizio del film, appare in tutta la sua bellezza solo in pochissimi flash-back e recita soltanto una battuta,
uno «stavo sognando, lasciami dormire» che forse le è rimasto addosso come una
specie di incubo. Per il resto sono banali e prevedibili le situazioni in cui il
racconto dovrebbe essere sollevato da una dose di tensione che si rivela,
invece, del tutto inefficace. Non funzionano neppure le scene in cui le donne
si esibiscono nude e viziose davanti al computer.
La protagonista Antonia Liskova |
Non un film così leggero come potrebbe
suggerire il titolo o la locandina. Perché ciò che propone allo spettatore è
qualcosa di assai veritiero e, soprattutto, di stringente attualità. L’immedesimazione
è quindi assicurata – al di là della qualità intrinseca della pellicola – visto
che al giorno d’oggi nessuno può dire di non essere ‘vicino’ a circostanze
occupazionali drammatiche. Che siano personali, di un parente o di un amico. I
difetti, come detto, ci sono e piuttosto gravi, ma Cam Girl potrebbe farcela
a conquistare una fetta di pubblico.
st.mar.
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