martedì 13 maggio 2014

“Cam Girl”, nude e viziose davanti al computer in periodo di crisi

La locandina
Mia aspettativa: ♥♥ = 4,5

La scheda
Un film di Mirca Viola. Con Antonia Liskova, Alessia Piovan, Sveva Alviti, Ilaria Capponi, Marco Cocci, Maria Grazia Cucinotta, Enrico Silvestrin, Mauro Conte, Francesco Apolloni, Giovanni Corrado, Nicholas Gallo. Commedia, Ita 2014. Durata 90' circa. New Moon Distribution. Uscita: giovedì 22 maggio 2014.

La trama
Alice, Rossella e Martina sono ragazze come tante, con i loro sogni e le loro aspirazioni. Le tre, oltre a una solida amicizia, hanno una cosa in comune: fanno le cam-girl. In un periodo di crisi, per tre belle ragazze come Alice, Rossella e Martina il modo più semplice e rapido per sbarcare il lunario è mostrarsi nude in web-cam. Ma l'agenzia per la quale lavorano le tratta come semplici corpi da sfruttare e il più delle volte accampa scuse per non pagare il dovuto. Quando Alice, con grande sorpresa e delusione, apprende che lo stage appena fatto presso un'agenzia pubblicitaria non si trasformerà in un'assunzione, decide che è giunta l'ora di prendere in mano il proprio destino e quello delle sue amiche. L'idea di Alice è semplice quanto rischiosa: mettersi in proprio per allestire una loro agenzia di cam-girl.

La mia recensione
Questo lavoro filmico della regista romagnola (Forlì) Mirca Viola (finora quattro pellicole all’attivo, una più brutta dell’altra) è stato classificato come commedia, ma la scelta è a dir poco imprecisa. In Cam Girl, sono tanti i momenti di assoluta drammaticità nell’ambito di un tema relativo alla mancanza di lavoro e alla disperazione che ne deriva. Nella narrazione in immagini sceneggiata dalla stessa cineasta con Angelica Gallo e Andrea Tagliacozzo, a giudicare dalle clip viste, di frivolo c’è davvero poco. La fabula sarebbe stata davvero singolare (ragazze che si spogliano a pagamento di fronte a una web-cam) ma, purtroppo, le prove attoriali sono la causa principale di quello che rischia di essere l’ennesimo flop della Viola.

Alessia Piovan in un'emblematica scena di Cam Girl

Lo script risulta essere infarcito di dialoghi piuttosto banali e resi dalle attrici in modo frenato e innaturale, degno delle peggiori fiction televisive. La protagonista Antonia Liskova, che fallisce la prova del grande schermo (finora solo delle comparsate per lei), è evidentemente abituata ai medio-bassi standard interpretativi in stile Tutti pazzi per amore. Peccato per la 30enne Alessia Piovan,
La protagonista Antonia Liskova
che in questa prova sperava di trovare una strada che la faccesse uscire dal ‘buio’ di quel ruolo quasi inesistente che ebbe nel validissimo
La ragazza del lago (2006, di Andrea Molaioli con il grande Toni Servillo), in cui è morta dall’inizio del film, appare in tutta la sua bellezza solo in pochissimi flash-back e recita soltanto una battuta, uno «stavo sognando, lasciami dormire» che forse le è rimasto addosso come una specie di incubo. Per il resto sono banali e prevedibili le situazioni in cui il racconto dovrebbe essere sollevato da una dose di tensione che si rivela, invece, del tutto inefficace. Non funzionano neppure le scene in cui le donne si esibiscono nude e viziose davanti al computer.

Non un film così leggero come potrebbe suggerire il titolo o la locandina. Perché ciò che propone allo spettatore è qualcosa di assai veritiero e, soprattutto, di stringente attualità. L’immedesimazione è quindi assicurata – al di là della qualità intrinseca della pellicola – visto che al giorno d’oggi nessuno può dire di non essere ‘vicino’ a circostanze occupazionali drammatiche. Che siano personali, di un parente o di un amico. I difetti, come detto, ci sono e piuttosto gravi, ma Cam Girl potrebbe farcela a conquistare una fetta di pubblico.

st.mar.

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