martedì 13 maggio 2014

Il più bello di martedì 13 maggio, prima serata, sul ‘digitale’: Rai 5 alle 21,15

La locandina
La felicità porta fortuna - Happy Go Lucky


RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
Berlino, Orso d’Argento 2008: miglior attrice a Sally Hawkins; Golden Globe 2009: miglior attrice in un film commedia a Sally Hawkins.

Valutazione: ♥♥♥ = 7

La scheda
Un film di Mike Leigh. Con Sally Hawkins, Alexis Zegerman, Eddie Marsan, Andrea Riseborough, Samuel Roukin, Sinead Matthews, Kate O'Flynn, Sarah Niles, Joseph Kloska, Sylvestra Le Touzel, Elliot Cowan, Nonso Anozie, Trevor Cooper, Philip Arditti, Karina Fernandez, Jack MacGeachin, Oliver Maltman, Caroline Martin, Rebekah Staton, Stanley Townsend. Titolo originale: Happy-Go-lucky. Commedia, Gb 2008. Durata 118’ circa. Mikado.

La trama
Poppy è una giovane insegnante in una scuola elementare. Uno spirito libero, aperta e generosa, simpatica e anarchica, ma anche in grado di essere concentrata e responsabile. Ha tempo per tutti e chiunque la incontri s'innamora di lei. Anche se si trova a suo agio nel suo status di single, incontra al lavoro un uomo e tra loro scatta qualcosa.

Critica

Precisazione: ho visto questa pellicola una sola volta e nel 2008, quando uscì. La seguente critica cinematografica, quindi, va intesa come rassegna stampa effettuata raccogliendo le osservazioni di colleghi di altre testate giornalistiche.

***

“Il film, che poggia il suo baricentro sugli incontri tra la protagonista e individui appartenenti a varie categorie sociali - rileva Diego Capuano di Onda Cinema - è un inno all'interazione, cosparso da mirabili annotazioni di sceneggiatura che impreziosiscono ogni singola sequenza; tanto che le continue trovate, sempre semplici e sempre azzeccate, creano un meccanismo perfetto che non gioca mai d'accumulo, ma ha necessità di dare più voci ad un affresco degno di una grande commedia umana”.

La bravissima Sally Hawkins in una scena del film
Il regista
Mike Leigh
Sally Hawkins poteva essere una delle tante brave attrici di scuola inglese capaci di dividersi tra cinema, teatro e televisione senza però stamparsi mai nella memoria”, così scriveva a suo tempo Paolo Mereghetti su ‘Il Corriere della Sera’ (cfr. Trova Cinema online de ‘la Repubblica’). “Poi vedi La felicità porta fortuna - continuava il critico - e ti chiedi come hai potuto non accorgerti mai di un’attrice così mercuriale, di una recitazione così intensa, di un volto così indimenticabile. Fai paragoni azzardati, incroci Rita Tushingham in Non tutti ce l’hanno e Carole Lombard in Vogliamo vivere, ma continui a restare molto lontano da quel sorriso tutto-denti così affascinante e contagioso, da quell’ironia disarmante, da quella vitalità strabordante. E allora capisci che un po’ di merito è anche di Mike Leigh, che ha saputo inventare una storia capace di esaltare le qualità della sua protagonista senza tradire la sua tradizione di regista ‘sociale’”.

Un'altra scena de La felicità porta fortuna - Happy Go Lucky
Un Leigh “all’insegna di una leggerezza quasi evanescente - scrive invece Federico Raponi di Film Up - che sui ritmi e la ripetitività dei giorni piazza un simbolico, enigmatico, onirico incontro con un barbone mentre l’unico evento di rilievo, oltre ad un teso sfogo sentimentale, è la nascita di una relazione”.

s.m.

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