La locandina |
Professione assassino
La scheda
Un film di Simon West. Con Jason Statham, Ben
Foster, Donald Sutherland, Jeff Chase, Christa Campbell, Liam Ferguson, Eddie
J. Fernandez, J.D. Evermore, Stuart Greer, Elizabeth Tranchant, Kurt Deville,
Felder Charbonnet, Julia Adams, Russell M. Haeuser, Joel Davis, Michael Arnona,
Nick Jones, Beau Brasso, James Logan, Amber Gaiennie, Shima Ghamari, Ada
Michelle Loridans, David Dahlgren, Tony Goldwyn, Mini Anden, Katarzyna
Wolejnio, Lance E. Nichols, John Teague, Jeffrey Whitney. Titolo originale: The
Mechanic. Azione, Usa 2011. Durata 92'.
La trama
Arthur
Bishop è un ‘meccanico’: un assassino scelto, con un codice molto severo e un
talento unico nell'eliminare in modo impeccabile ogni sua vittima. Il suo è un
lavoro che richiede la massima perfezione oltre che un distacco totale e Bishop
è il migliore nel suo campo. Ma quando il suo grande amico e mentore Harry è
assassinato, Bishop non può fare a meno di lasciarsi coinvolgere a livello
personale. E così stavolta sarà lui a scegliere il suo successivo incarico:
trovare i responsabili della morte del suo amico. La missione si fa più
complicata quando Steve, il figlio di Harry, gli rivela l'intenzione di
vendicare da solo la morte del padre. Bishop ha sempre agito da solo ma questa
volta non può certo voltare le spalle al figlio di Harry.
Critica
Precisazione: ho visto questo film una sola volta e nel 2011,
quattro anni fa. Una visione molto distratta, visto che da subito mi è stato
chiaro il basso livello della pellicola. Per offrire, quindi, un’opinione attendibile
propongo una rassegna stampa, raccogliendo le osservazioni di colleghi di altre
testate giornalistiche.
***
“Ci
sono in mezzo quasi quarant’anni tra questo Professione assassino e l’omonimo originale uscito nel 1972”, ricorda Federico Gironi di Coming Soon. “Quarant’anni e tutta la pellicola che è passata sotto i ponti. Se allora alla
regia c’era uno specialista del cinema di genere come il ruvido e caustico Michael
Winner (quello che avrebbe iniziato la saga del Giustiziere
della notte), oggi al suo posto c’è un jolly dei b-movie d’azione come Simon
West,
ben più conciliato e conciliante responsabile di titoli come Tomb
Raider e Con-Air. La bandiera che sventola è la stessa, quella britannica, ma la mano e
gli stili sono inevitabilmente differenti (...) Depennata quasi integralmente
la componente omoerotica che caratterizzava il rapporto dei due personaggi
nell’originale, in questo remake è una dinamica amletica a dettare ritmi e modi
dell’interazione. Ma allora come oggi, la psicologia è comunque in secondo
piano”.
“West diversifica le scene di azione - rileva
invece Giancarlo Zappoli di My Movies - tenendo conto delle lezioni che
gli provengono dai maestri del genere e giungendo quasi a sfidare (ma con minori
mezzi) l'impresa in stile ‘mission impossible’”. “La pecca più grande di un
film come Professione
assassino - rileva la recensione di Cine Blog - è
la totale assenza di ironia, elemento che spesso è in grado di stemperare i
problemi legati a sceneggiature troppo ardite, basti considerare come confronto
quel gioiellino di Crank in cui lo stesso Statham metteva a ferro e fuoco una
città in preda a una droga che lo obbligava a continue dosi di adrenalina”.
s.m.
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