giovedì 15 maggio 2014

Festival di Cannes, non entusiasma “Mr. Turner” di Mike Leigh

Cominciata ieri la 67^ edizione del Festival di Cannes
Valutazione media: ♥♥♥ = 6,5

La scheda
Un film di Mike Leigh. Con Tom Wlaschiha, Roger Ashton-Griffiths, Timothy Spall, Lee Ingleby, Lesley Manville, Richard Bremmer, James Fleet, Jamie Thomas King, James Norton, Leo Bill, Peter Wight, Fenella Woolgar, Mark Wingett, Ruby Bentall, Sinead Matthews, Ruth Sheen, Karl Johnson, Joshua McGuire. Biografico, Gb 2014. Durata 149' circa.

La trama
J. M. W. Turner, pittore paesaggista, ormai adulto nei primi dell'800 vede morire il padre cui era molto affezionato e rimane a vivere con la donna di servizio che lo aiuta nel lavoro. Amante delle donne mature ma poco incline a stabilire rapporti affettivi stabili o a impegnarsi in relazioni durature, viaggia molto per esporre e per ammirare quello che poi dipingerà.


***

Brevi applausi hanno accolto la prima proiezione stampa del film Mr. Turner , in concorso, (biopic sul pittore britannico JMW Turner (1775-1851), vissuto tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX) del regista suo connazionale Mike Leigh (discreto successo nel 2010 con Another Year), in concorso in questa 67^ edizione del Festival di Cannes, cominciata ieri con il mezzo fisco di Grace di Monaco  (articolo), di 
Il regista
Mike Leigh
Olivier Dahan con Nicole Kidman e Tim Roth. La pellicola, firmata da un cineasta che ha vinto due volte la Palma d'Oro, secondo i primi pareri della critica ricostruisce in modo perfetto l’epoca e la vita del grande artista britannico, maestro assoluto e rivoluzionario della pittura romantica. Nessuna concessione allo spettacolo – sempre a detta di chi il film l’ha già visto - ma pura fotografia di un uomo difficile, dal carattere burbero e con dei forti principi estetici che ha difeso per tutta la vita. A interpretare Turner l'attore feticcio di Leigh, . I due insieme avevano già girato Tutto o niente, 2002; Topsy-Turvy, 1999; Segreti e bugie, 1996. (Fonte Ansa).


L'attore Timothy Spall in una scena di Mr. Turner
«Perché fare un film su William Turner? Perché è stato un grande pittore, un rivoluzionario. Ma quello che mi ha sempre colpito è la tensione tra la spinta alla morte e la spiritualità, che imprigionava nelle sue tele». Così il regista dopo la proiezione. Leigh del grande pittore tiene a rilevare che i «suoi dipinti erano frutto di quello che vedeva, ma non semplicemente attraverso un processo ‘fotografico’, di fatto ricreava da una visione, un frammento emotivo molto marcato». «Attraverso i suoi quadri – ha rilevato invece l’attore protagonista Timothy Spall - ho cercato di carpire l'essenza del personaggio, tentando di sottolineare la forte contraddizione tra la brutalità dei suoi modi di fare a dir poco eccentrici e la purezza dell'arte che sapeva creare».

Spall, in più di un'occasione, durante il corso del film ha posto l'accento su alcuni passaggi con inequivocabili grugniti: «Semplicemente ho immaginato potesse essere il modo in cui Turner tentava di soffocare il fuoco che lo turbava dall'interno, cercando così di controllarlo». Come fare invece – è stato chiesto al direttore della fotografia Dick Pope - per ricreare i toni, le atmosfere di quanto circondasse, all'epoca, quello che oggi viene ricordato come ‘il pittore della luce’? «La scelta è stata quella di tentare di riproporre i toni dei suoi dipinti – ha risposto Pope  - le sfumature di luce inconfondibili nei quadri di Turner».

redazione

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