RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
David di Donatello 1992: miglior attore
non protagonista a Angelo Orlando; Nastro d'argento 1992: migliore
attrice protagonista a Francesca Neri, miglior colonna sonora a Pino Daniele; Globo d'oro 1992: miglior musica
a Pino Daniele.
La
scheda
Un film di Massimo Troisi. Con Massimo
Troisi, Francesca Neri, Marco Messeri, Angelo Orlando, Natalia Bizzi, Gabriella
Barbuti, Nuccia Fumo, Giovanni Febraro, Terence Nadesan, Alessia Salustri, Anna
Teresa Rossini, Fiorenzo Serra, Antonio Sigillo, Corrado Taranto, Pia Velsi,
Vittorio Viviani. Commedia, Ita 1991. Durata 106' circa. Penta Film -
Pentavideo e Cecchi Gori Home Video. Produzione: Esterno Mediterraneo Film,
Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica.
La trama
Gestore lui
di un ristorante, lei di una libreria nei pressi, Tommaso e Cecilia convivono
e, a quanto si direbbe, si amano. Ma alla vigilia delle nozze, delle quali si è
occupato Amedeo, un sedicente intellettuale amico di Tommaso, la donna rifiuta la
cerimonia, accusando Tommaso di pigrizia e tradimenti. Quel matrimonio non si
ha da fare. Sgomento e gelosia del giovanotto, in una città come Napoli dove
tutto e tutti - a cominciare dai parcheggiatori ciechi - secondo un vecchio
luogo comune, sembrano ritenere l'amore come lo scopo della vita. Il mancato
sposo si macera nella sofferenza; sproloquia con Amedeo (in attesa di sposare
Flora); ignora del tutto la passione di una ragazzetta (Chiara, sorella
dell'amico), la quale tenta, sempre per amore, di avvelenarlo e quando apprende che la
sua ex-compagna ha un nuovo fidanzato, Enea, consulta una fattucchiera. Enea è un
tipo solare e bizzarro, quanto Tommaso è pigro e introverso e ciò ha come
ipnotizzato la bella Cecilia. A un certo momento Enea si rivela anche generoso:
ha capito che in fondo la donna ama ancora il suo 'ex' e a questi la lascia,
purché - a quanto dice - sappia renderla felice. E scompare partendo per
l'Africa. Mentre si preparano per la seconda volta le nozze, Tommaso si accorge
con rinnovati timori che, ad essere sinceri, l'amore è latitante. Non va al
rito nuziale, come se ne fosse terrorizzato: lei lo cerca dopo la sua vana
attesa di sposa davanti all'altare e lo ritrova in un bar. Tommaso afferma «che
un uomo e una donna sono in realtà i meno adatti a contrarre il matrimonio».
L’unione tra l’uomo e la donna esce da Pensavo
fosse amore invece era un calesse come un’esperienza non concretizzabile,
effimera come una risata di gusto, fragile come una bomboniera di ceramica, intensa
ma momentanea come il piacere di un rapporto sessuale. Massimo Triosi scrive,
trasforma in immagini e recita questa passione umana con la solita delicatezza,
amarezza e tristezza, ma riuscendo sempre e comunque ad alleggerire il dramma
con una sottile ma onnipresente e solleticante derisione dell’uomo che si
dibatte nelle sue pene senza fine.
Francesca Neri e Massimo Troisi in una scena del film |
Marco Messeri, nel film è Enea |
Stefano
Marzetti
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