giovedì 5 giugno 2014

Storie di popoli a nuoto, Gianfranco Rosi va Lampedusa per girare un docu-film

Gianfranco Rosi girerà un documentario
sull'isola di Lampedusa
Raccontare le storie di Lampedusa, dei lampedusani, al di là dell’emergenza immigrazione, che comunque è sempre presente, come un’eco. Questo l’obiettivo del prossimo docu-film di Gianfranco Rosi, Leone d'Oro (2013) a Venezia per Sacro GRA, parlando del nuovo progetto prodotto da Rai Cinema, Luce Cinecittà, Avventurosa, co-produzione con la Francia. «Come faccio sempre per i miei film documentari - ha dichiarato all’Ansa - per i quali mi è necessario vivere nella realtà che voglio raccontare, così per il mio film su Lampedusa a settembre mi trasferirò sull'isola».

Raccontare di Lampedusa significa ricordare
la sofferenza dell'immigrazione
«A gennaio ho fatto il mio primo viaggio a Lampedusa - ha detto stavolta a Italpress online -  e mi è stata regalata una chiavetta usb con del materiale di cui adesso preferisco non parlare ma che, probabilmente, metterò nel film. Guardando questo materiale ho capito che non potevo non fare un film» su quest’isola tristemente celebre in tutto il mondo, «non ho potuto sottrarmi a questa responsabilità». Al momento il titolo di questo film che verrà («Non so quando inizierò a girarlo né quando lo finirò») è Mare Nostrum ma a Rosi non piace: «È un titolo molto provvisorio e sbagliato. E poi, il titolo ai miei film lo decido una settimana prima di finirli. Racconterò delle storie. Senza storie Lampedusa diventa un contenitore e i lampedusani delle comparse. Il cinema è raccontare storie e io voglio raccontare quelle dei lampedusani nella loro quotidianità, non solo quando sono alle prese con l’eccezionalità».

In questo modo, forse, «attraverso gli occhi di Rosi, verranno fuori gli occhi dei lampedusani, verrà fuori il senso di Lampedusa», dice il sindaco dell’isola Giusi Nicolini. «Non lo dico per piaggeria - aggiunge - ma le prime cose concrete per la nostra isola sono venute proprio dalla Rai. Del resto non può continuare così questa storia di popoli a nuoto né possiamo sentirci a posto con la coscienza perché c’è un’isoletta che si batte per salvare queste persone». (Fonte Italpress online).

redazione

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