Lo studio di un istituto di ricerca tedesco avanza l'ipotesi che chi guarda molti film pornografici sia più stupido della media |
Altro che ‘luci
rosse’. È davvero un periodo buio per il cinema porno,
che dopo aver dovuto accettare il proprio graduale declino (articolo) dovuto alla inarrestabile diffusione dell’home video - prima videoregistratori poi tecnologie molto più
avanzate come la diretta visione su computer - adesso si vede anche accusato
di avere degli spettatori più stupidi della media, in particolare quelli che amano guardare film hard con una certa frequenza. Questo focoso pubblico, infatti, secondo
quanto suggerisce uno studio del , pubblicato su Jama (e ripreso da Adnkronos), potrebbe essere composto da persone con
un volume più piccolo della materia grigia del cervello. I ricercatori hanno
individuato delle differenze nelle dimensioni di questa zona cerebrale negli uomini
che con frequenza guardano prodotti audiovisivi dal contenuto senza dubbio pornografico.
L'attrice Sara Tommasi in una performance a 'luci rosse' |
Lo studio - riporta il quotidiano inglese The
Guardian - ha reclutato 64 maschi di età compresa tra 21 e 45 anni, con una
media di 4 ore a settimana passate davanti a contenuti hot. Inoltre il gruppo è stato sottoposto a risonanza
magnetica durante la visione di film esplicitamente erotici disponibili online
e altri dal contenuto più morigerato. Ebbene, nel primo caso l'esame ha
evidenziato una diminuzione della materia grigia nel corpo striato del
cervello. Sul rapporto causa-effetto tra visione di film a luci rosse e materia
grigia più ‘magra’, tuttavia, bisogna ancora far luce: una delle ipotesi,
spiegano infatti gli scienziati, potrebbe essere che «gli individui con un
volume inferiore del corpo striato possono avere bisogno di più stimoli esterni
per provare piacere e quindi potrebbero avere la necessità di un consumo più
frequente d’immagini pornografiche».
redazione
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