mercoledì 4 giugno 2014

Fino al 6 giugno a Roma il ‘MashRome Film Fest’, fusione di nuovi linguaggi artistici

Il manifesto dell'appuntamento con il cinema sperimentale di 'fusione'
C’è ancora tempo fino a venerdì prossimo, 6 giugno 2014, per assistere ai ‘filmati costruiti o modificati in audio o in video con parti di altri filmati’ che stanno alla base del festival internazionale MashRome Film Fest (dedicato al mash up - unione di due o più brani musicali - e al cinema sperimentale) in cui creatività, invenzione, innovazione e nuovi linguaggi artistici sono amalgamati fra loro. Con un ricco carnet di ospiti illustri, fra i quali l'eclettico regista inglese Peter Greenway. La manifestazione è diretta dalle due fondatrici, Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo, e si svolge fra il Teatro dell'Orologio e il Museo dell'Ara Pacis di Roma. E proprio per il giorno di chiusura sarà possibile assistere alla lectio magistralis del succitato Greenway (alle 11 di venerdì con ingresso gratuito fino a esaurimento posti) uno dei cineasti più significativi del panorama contemporaneo, intellettuale e visionario - si legge sulla versione online de la Repubblica - che racconterà il suo modo di fare cinema d'autore, dai primi film,
Il regista inglese Peter Greenway
terrà una lectio magistralis
diventati un cult, fra i quali
I misteri del giardino di Compton House, Lo zoo di Venere e Il ventre dell'architetto, fino alle installazioni, ai cortometraggi e lungometraggi, come il ritratto del cineasta russo Eisenstein.

Sempre venerdì si esibiranno anche i Pollock Project (alle 20,30), ensemble artjazz fondata da Marco Testoni, che ha fatto del mash up la propria cifra stilistica. Fra gli altri ospiti Istvan Horkay, collaboratore di Greenway e MattWillis Jones, autore di una premiatissima web series. I film in concorso sono ottantadue, tra i quali Le Grant di Luca Lucchesi, prodotto dalla Wenders Music di Wim Wenders e Isaac di Federico Tocchetta, con la fotografia di Daniele Ciprì. Spiccano In Chicken Veritas di Linda Fratini, brillante commedia al femminile con protagonisti surreali, The last night of Baby Gun di Jan Eilhardt, Melody of Cradel della regista iraniana Hastu F. Saadi e Doc Nick di Manuel Drexl, dove in un mondo decaduto, dominato da uno scienziato pazzo, un dittatore controlla cittadini e mass media.

Teatro dell'Orologio, via dè Filippini 17/A; Museo dell'Ara Pacis, via di Ripetta 190. Dal 3 al 6 giugno. Biglietti da 3 a 8 euro. Info.06.6875550. (Fonte la Repubblica online).

Nessun commento:

Posta un commento

Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.