Nino Manfredi, oggi si compiono dieci anni dalla sua scomparsa |
Oggi si compiono dieci anni esatti dalla
morte di Nino Manfredi, scomparso il 4 giugno del 2004. L’Italia che considera il cinema
e lo spettacolo in generale, una parte
integrante della propria sensibilità nazionale e del proprio tesoro culturale e
di memoria, non lascerà passare inosservata questa malinconica quanto
orgogliosa ricorrenza. Il grande attore nato a Castro dei Volsci (Frosinone)
nel 1921, sarà ricordato fino a settembre, con l'attore Edoardo Leo a fare da testimonial. Infatti la vedova, Erminia
Manfredi riconosce nell’attore,
sceneggiatore e regista romano (ben sei film tra 2013 e quest’anno, uno come
regista: Buongiorno papà, gli altri come interprete, La mossa del pinguino, Pane e Burlesque, Smetto
quando voglio,
Ti
ricordi di me?
e Tutta
colpa di Freud) come erede ideale del marito: si parte il 7
giugno da Roma con un grande concerto di Roberto Gatto all’Auditorium
Conciliazione, intitolato E nasce all’improvviso
una canzone (il ricavato sarà devoluto in beneficenza). Il 14 a Castro dei
Volsci sarà proiettato Per Grazia Ricevuta (pellicola del 1970, diretta dallo
stesso Manfredi e opera tra
le sue preferite insieme a Pane e cioccolata di Franco
Brusati) e in questo mese inaugurata a Bologna una mostra retrospettiva (visitabile fino a tutto luglio) nella Torre dell’Orologio. Mentre a settembre la 71^ Mostra del
Cinema di Venezia ospiterà la proiezione del restauro digitale dell’episodio L’avventura
di un soldato.
Una serie di iniziative sono programmate per rendere omaggio al grande attore |
Nino (Saturnino) Manfredi si laurea a
Roma in giurisprudenza, per iscriversi poi all’Accademia d’arte drammatica. Il
debutto come attore avviene nel 1947, in teatro. Pochi anni dopo inizia a
lavorare come doppiatore: un mestiere durato un decennio. Nel frattempo, Manfredi torna sul
palco con la compagnia di Wanda Osiris, per passare alla commedia
musicale accanto a Delia Scala e Paolo Panelli, con i
quali conduce la storica edizione '59-'60 di Canzonissima. È L'impiegato di
Gianni Puccini (1960) il
primo film di spicco nella sua carriera, seguito da numerose interpretazioni
nei film di costume anni '60 e '70: da Anni ruggenti (1962) di Luigi Zampa a Il padre di
famiglia di Nanni Loy (1966), da Vedo nudo di Dino Risi
(1969) a Lo
chiameremo Andrea di Vittorio De Sica (1972), da Il giocattolo di Giuliano Montaldo (1979)
all'ambizioso Nudo di donna (1981), avviato in co-regia con Alberto Lattuada e terminato
in proprio.
Nei panni di Geppetto per il celebre sceneggiato televisivo |
Da regista, gira L'avventura
di un soldato
nel 1962, episodio di L’amore difficile, su testo di Italo Calvino. Il racconto
di un incontro tra un militare e una ragazza (Franca Marzi) nello
scompartimento di un treno. Ha ormai abbandonato il teatro, suo ‘primo amore’ -
attività con la quale aveva portato sulle scene Rugantino (1963) di Garinei e Giovannini - e la
televisione, in cui aveva dato il volto a Geppetto
nel Pinocchio di Luigi
Comencini
del ‘72. (Fonte Ansa online).
redazione
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