mercoledì 4 giugno 2014

Oliver Stone pronto a girare un film sulla ‘talpa’ informatica Edward Snowden

Il regista newyorkese Oliver Stone girerà un film sulla storia di Edward Snowden
L'informatico della National Security Agency
Edward Snowden
La storia di Edward Snowden sarà presto un film, intitolato The Snowden Files (dei produttori di James Bond), la cui uscita, al momento, è prevista per il 2016. Almeno questa è l’intenzione di Oliver Stone, il regista celebre per essere spesso anti americano. Il premio Oscar per Platoon (1986) e per Nato il 4 di luglio (1989) - rivela Agi online - ha annunciato che girerà un lungometraggio sulla vita della talpa dell’Nsa-gate (l’affaire che ha coinvolto la National Security Agency), basato su un libro scritto dal giornalista del Guardian, Luke Harding, intitolato The Snowden Files: The Inside Story of the World's Most Wanted Man (non ancora edito in Italia), di cui ha acquistato i diritti. «Questa è una delle più grandi storie del nostro tempo. Una vera sfida», ha dichiarato Stone. Nello stesso tempo, in base all’ultimo sondaggio Nbc/Wall e Street Journal, Snowden non è affatto amato, anzi si può dire che l’informatico che sostiene di aver voluto «informare il pubblico su ciò che viene fatto in suo nome e quello che è fatto contro di lui», sia detestato dalla maggioranza dei suoi connazionali: il 38% sostiene che Snowden abbia danneggiato gli Usa mentre il 23% appoggia il suo operato. Solo tra i più giovani, tra i 18 e i 34 anni, la maggioranza, il 32%, sostiene la talpa dell'Nsa, contro il 20% che la osteggia.

Stone sul set di Platoon, film che gli ha dato un Oscar
Che il cineasta newyorkese - combattente per oltre un anno in Vietnam (da cui il film Platoon, semi autobiografico) - abbia in serbo un tale progetto, non meraviglia affatto, vista la sua passione nel portare sul grande schermo (ma anche su alcuni libri) storie controverse che rivelano le verità che ci vengono tenute nascoste. Stone - amato e odiato dal pubblico cinematografico - si trova quindi di fronte a un suo intento ideale. Il regista - che ha parlato di «vergogna» (come ricorda Coming Soon) in merito alla decisione del Presidente Usa Barack Obama di dare priorità alla caccia a Snowden invece di iniziare una necessaria riforma di quelle che ha definito «tecniche di spionaggio (eavesdropping significa proprio origliare) in stile George Bush» - ha già iniziato a lavorare sullo script di questa pellicola in qualche modo destinata a lasciare un segno, giacché è difficile che dalla mano di Oliver Stone siano ‘plasmate’ opere di scarso livello artistico.

Tom Cruise in una scena di Nato il 4 luglio,
altra pellicola da Oscar di Oliver Stone
Il film-maker nazionalista e anti americano allo stesso tempo, spera di poter iniziare a girare The Snowden Files prima della fine dell'anno, anche per anticipare un altro film previsto sull'argomento e prodotto da Barbara Broccoli e Michael G. Wilson per la Sony. Quest’ultima pellicola è tratta da un altro libro, No Place to Hide: Edward Snowden, the NSA, and the U.S. Surveillance State (anch’esso non pubblicato in Italia), di Glenn Greenwald, il giornalista che ha lavorato con Snowden per divulgare i segreti della Nsa.

s.m.

Nessun commento:

Posta un commento

Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.