domenica 1 giugno 2014

Candidature ai Globi d’Oro, “Il capitale umano” conquista anche la stampa estera

Già favorito per i Nastri d'Argento,
Il capitale umano di Virzì è in vantaggio anche per i Globi d'Oro
Il capitale umano di Paolo Virzì, Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, La mafia uccide solo d'estate di Pif, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia e In Grazia di Dio di Edoardo Winspeare sono i cinque film candidati alla 54^ edizione dei Globi d'Oro, i premi conferiti al cinema italiano dalla stampa estera. La cerimonia di premiazione si terrà giovedì 12 giugno a Palazzo Farnese (Roma), durante la quale sarà assegnato il Premio alla Carriera a Claudia Cardinale e il Gran Premio della Stampa Estera. Una marcata differenza, tornando alle pellicole candidate ai Globi, rispetto alle nomination ai Nastri d'Argento rese note ieri (articolo), la cui cinquina - Virzì e Winspeare a parte - comprendeva Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, Anni felici di Daniele Luchetti e, soprattutto, Le meraviglie (articolo) di Alice Rohrwacher. Nessun caso però sull'esclusione di quest'ultima: la giuria dei Globi d'Oro ha considerato i film usciti da luglio 2013 alla metà del mese di maggio 2014, togliendo dalla partita dunque il titolo premiato a Cannes con il Grand Prix della giuria (così come Incompresa [articolo] di Asia Argento, presentato sempre sulla Croisette). Zoran e La mafia uccide solo d'estate sono in corsa anche per la categoria ‘miglior commedia’ (come Smetto quando voglio, del resto) e ‘miglior opera prima’.

Tutte le candidature per ogni categoria

Miglior musica: Giorgio Ciampà per Il sud è niente; Pivio e Aldo De Scalzi per Song’ e Napule; Fratelli Mancuso per Via Castellana Bandiera; Franco Piersanti per Anni felici; Paolo Seget per Piccola Patria.

Miglior sceneggiatura: Emma Dante, Lucia Eminenti e Giorgio Vasta per Via Castellana Bandiera; Mirko Lucatelli e Giuditta Tarantelli per I corpi estranei; Pif, Michele Astori e Marco Martani per La mafia uccide solo d'estate; Matteo Oleotto, Daniela Gambaro, Marco Pettenello e Pier Paolo Piciarelli per Zoran il mio nipote scemo; Paolo Virzì, Francesco Bruni e Francesco Piccolo per Il capitale umano.

Miglior fotografia: Luca Bigazzi per L’intrepido; Daniele Ciprì per Salvo; Michele D’Attanasio per In grazia di Dio; Stefano Falivene per Still Life; Luciano Tovoli per Che strano chiamarsi Federico.

Miglior commedia: Song’ e Napule regia di Marco e Antonio Manetti; La sedia della felicità regia di Carlo Mazzacurati; Zoran il mio nipote scemo regia di Matteo Oleotto; La mafia uccide solo d’estate regia di Pif; Smetto quando voglio regia di Sydney Sibilia.

Miglior opera prima: Border regia di Alessio Cremonini; Il sud è niente regia di Fabio Mollo; Zoran il mio nipote scemo regia di Matteo Oleotto; La mafia uccide solo d’estate  regia di Pif; The Special Need regia di Carlo Zoratti.

Miglior attore: Antonio Albanese per L’intrepido; Giuseppe Battiston per Zoran il mio nipote scemo; Fabrizio Bentivoglio per Il capitale umano; Alessandro Roja per Song'e Napule; Filippo Timi per I corpi estranei.

Miglior attrice: Celeste Cascairo per In Grazia di Dio; Elena Cotta per Via Castellana Bandiera; Miriam Karlkvist per Il sud è niente; Micaela Ramazzotti per Anni Felici; Sara Serraiocco per Salvo.

Miglior film: Zoran il mio nipote scemo regia di Matteo Oleotto; La mafia uccide solo d’estate regia di Pif; Smetto quando voglio regia di Sydney Sibilia; Il capitale umano regia di Paolo Virzì; In Grazia di Dio regia di Edoardo Winspeare.

redazione

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