“Walesa - L'uomo della speranza”, nella psicologia di chi ha cambiato la storia
La locandina
Mia previsione: ♥♥♥ = 7
La
scheda
Un film di Andrzej Wajda. Con Robert
Wieckiewicz, Agnieszka Grochowska, Zbigniew Zamachowski, Cezary Kosinski, Maria
Rosaria Omaggio, Miroslav Baka, Maciej Stuhr. Titolo originale: Walesa.
Czlowiek z nadziei. Drammatico, Pol 2013. Durata 127'. Nomad Film. Uscita
venerdì 6 giugno 2014.
La trama
Il regista
Andrzej Wajda
La Nuova
Europa ha le sue origini a Danzica! Walesa – L’uomo della speranza è la storia di un eroe contemporaneo, Lech
Walesa. Il film inizia con la visita di Oriana
Fallaci all’appartamento di Walesa con lo scopo di intervistare il futuro
premio Nobel. L’italiana rivolge delle domande che nessun altro ha mai voluto
oppure osato fare al leader
leggendario del movimento di Solidarność.
Così emerge l’indole di un uomo dotato di un grande carisma e di un eccezionale
fiuto politico. La storia biografica inizia nel 1970: poco dopo che le autorità
avevano soffocato nel sangue le proteste degli operai, Walesa è costretto a firmare un accordo di
collaborazione con i Servizi di Sicurezza. Le scene che mostrano il percorso di
un eroe verso la maturità politica sono intrecciate con quelle della vita
familiare di Walesa. La relazione tra
Lech e Danuta, la loro casa piena di bambini e i problemi quotidiani sono importanti
tanto quanto la dimensione politica. Al pensiero di una vita normale tutta da
impostare e realizzare insieme si oppongono, o si impongono, eventi politici
decisivi che richiedono una presa di posizione. Alle spalle di un uomo
forte, come viene fuori, c’è una donna ancora più forte di lui, sua moglie.
Critica –
Rassegna stampa
Presentato fuori concorso alla 70^ edizione
della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con autorevoli
elogi da parte della giuria presieduta da Bernardo
Bertolucci,
arriva nelle sale italiane Walesa - L'uomo della speranza un film “vero
percorso psicologico, oltre che politico - rileva Elena Mandolini di Superga Cinema - che mostra pregi e difetti di un uomo fautore di cambiamenti
nel modo di pensare dell’umanità e della relativa storia. Giocando sul singolo
che si deve rapportare col macro del mondo, Wajda ci mostra
un uomo quasi inconsapevole delle proprie potenzialità, freddo e cupo a volte,
ma che comunque sa cosa vuole portare al suo prossimo. Un elogio molto sentito
che a tratti potrebbe sembrare quasi eccessivo (...) Molto bravi Robert
Wieckiewick (Walesa)
e Agnieszka
Grochowska
(Danuta). Per il resto - conclude Mandolini - ci si sarebbe aspettati qualcosa
in più da un ritratto di tale portata”.
Una scena simbolica del film di Andrzej Wajda
Il regista Andrzej Wajda “rievoca la
metamorfosi del protagonista da semplice operaio - mette in evidenza Marianna Cappi di My Movies - a leader di un sindacato di milioni di
connazionali, e parla all’oggi e al mondo, in un momento storico in cui altre
rivoluzioni storiche sono in atto, in Egitto come in Birmania. Eroe del suo
tempo, controverso e carismatico, reso leggenda dallo scorrere del tempo e
della Storia, Walesa è un personaggio cinematografico a tutti gli effetti e Wajda è il
regista obbligato della sua parabola, non solo per la sua rappresentatività
rispetto alla cinematografia polacca, ma perché il tassello Walesa era
naturalmente la parte mancante di un puzzle
di più di cinquanta opere in sessant’anni spese a interrogarsi sulla storia del
suo Paese, sui riflessi europei di questa storia e sulla dialettica tra il
destino individuale e le richieste di una nazione (...) L'ammirazione del
regista è trasparente, ma a portare il film su un altro piano qualitativo
rispetto ad un buon ritratto televisivo è la prova dei due attori protagonisti
(Wieckiewicz e la Grochowska) e più che
mai la sobrietà del narrato, specchio di una capacità di coniugare fatti ed
emozioni - termina Cappi - senza dover ricorrere alla consuetudine facile e
spesso ricattatoria della dramedy”.
redazione
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