giovedì 26 giugno 2014

Il più bello di giovedì 26 giugno, prima serata, sul digitale: ‘Insomnia’ (Iris, canale 22, alle 21)

La locandina
Insomnia

Valutazione media: ♥♥♥ = 7,5

La scheda
Un film di Christopher Nolan. Con Al Pacino, Robin Williams, Hilary Swank, Nicky Katt, Maura Tierney, Martin Donovan. Thriller, Usa 2002. Durata 118' circa.

La trama
Poliziesco insonne illuminato dal sole che non tramonta mai in Alaska. Will, un detective sulle tracce di un assassino, uccide per sbaglio il collega con cui aveva discusso la sera prima. Will, terrorizzato dalle possibili conseguenze, dà la colpa all’assassino, che però ha visto come sono andate le cose e lo ricatta. Ad aiutare Will, divorato dall’insonnia e dai sensi di colpa, ci pensa la bella detective Ellie.

Recensione (rassegna stampa)
“(...) Con questa pellicola continua la parabola degenerativa dei personaggi di Al Pacino - rileva Valerio Salvi di Film Up - che dall’integerrimo e integralista Serpico scivola, attraverso il Vincent Hannah di Heat nel personaggio di Will, poliziotto dominato dai compromessi e dai lati oscuri. Christopher Nolan ci porta, attraverso l’introspezione dei personaggi, a una profonda analisi del complesso di colpa e di come lentamente si insinua nell’animo portando ad azioni catartiche autolesioniste. L’apparente ricerca di una scappatoia non è altro che un dilazionare nel tempo l’inevitabile confronto con i propri fantasmi. La stessa verità dei fatti viene alterata dall’inconscio e modellata in modo che sia più accettabile a noi stessi e ci permetta di convivere con quello che abbiamo fatto. Dopo l’inevitabile presa di coscienza - scrive ancora Salvi - ci si trova di fronte al bivio se sopportare il fardello o se liberarsi dall’insostenibile peso (...)”.

Al Pacino e Robin Williams in una scena del film di Christopher Nolan
“(...) Da rilevare Robin Williams che ormai si diverte nei ruoli di cattivo, come in One Hour Photo (è lui lo psicopatico scrittore di gialli che ha ucciso la ragazza) e poi la solita performance di Pacino grande e tollerabilmente sopra le righe”. Lo scrive Pino Farinotti su My Movies. “L’insonnia è dovuta alla sua angoscia e al fatto che da quelle parti, in quella stagione, è sempre giorno. Il film parte meglio di come poi arrivi. Un po’ anche per il tributo al talento un po’ invadente del protagonista. È magnifico che l’indagine si svolga con gente che ragiona, parla e cammina, e non solo al computer. Sopra la media”, conclude la recensione di My Movies.
redazione

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