Eli Wallach è morto a 98 anni. È stato uno degli attori più eclettici del cinema mondiale (foto la Repubblica online) |
Era molto anziano - 98 anni - ma è pur sempre
una coincidenza di quelle che non è difficile notare che Eli
Wallach, uno dei
pistoleri più ‘cattivi’ del western anni Settanta (in particolare), sia morto
proprio in questo momento dell’anno. In cui persino all’ultimo Festival di Cannes,
poco più di un mese fa, è stato reso omaggio a Sergio Leone (articolo) ‘padre’
dello spaghetti western e regista del
bellissimo Il buono, il brutto, il cattivo, uno dei tre film che compongono
la celebre trilogia del dollaro,
considerata un esempio antologico di questo genere cinematografico. Nella
succitata pellicola Wallach fu il brutto, l’irresistibile Tuco Benedicto
Pacifico Juan María Ramírez, detto semplicemente Tuco. Quell’interpretazione
non fece altro che confermare la straordinaria carica recitativa dell’attore
nato e deceduto a New York. La sua deformante mimica facciale, l’irresistibile
variazione della sua occhiata.
Nei panni del Tuco in Il buono, il brutto, il cattivo |
Ma Eli Wallach non fu solo
un bandido assetato di verdoni. Attraversò
la storia del cinema americano e non solo con centinaia di ruoli che hanno
lasciato il segno. Laureatosi all'università del Texas, fu tra i primi allievi
dell’Actors’ Studio di Lee Strasberg. Nel 1945 debuttò a Broadway imponendosi
presto come un interprete teatrale, in particolare da protagonista in The Rose
Tattoo, di Tennessee
Williams. Nel
cinema, Wallach fece la sua
prima comparsa nel 1956 con il ruolo del cattivo che seduce una giovanissima Carrol
Baker in Baby Doll -
La bambola viva di Elia Kazan. Altri ruoli da cattivo sono stati quello
del crudele capo banda messicano de I magnifici sette (1960) e
del rapinatore di treni in La conquista del West (1962). Ma
non solo parti da villain per lui. Il
suo eclettismo gli permise di essere il tenero amante di Marilyn
Monroe ne Gli
spostati (1961) e un
raffinato falsario in Come rubare un milione di dollari e vivere felice (1966). Dopo
l’esperienza leoniana, Wallach tornò
spesso a lavorare in Italia, un Paese che amò molto e di cui riuscì a imparare la
lingua. Nel 1948 sposò l’attrice Anne Jackson, sua partner in molti spettacoli, che gli è
rimasta sempre al fianco e gli ha dato tre figli. La notizia del decesso è
stata confermata ai media Usa dalla figlia Katherine, dopo che le voci
circolate su una pagina Facebook nello scorso fine settimana erano state
smentite. Pur non avendo mai ottenuto neppure una nomination, nel 2010 gli fu consegnato un Oscar alla carriera. In
quell’occasione disse: «Da attore ho interpretato un intero campionario di
banditi, ladri, signori della guerra e molestatori».
st.mar.
Per
alcune informazioni si ringrazia Agi online
Nessun commento:
Posta un commento
Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.