mercoledì 25 giugno 2014

Addio a Eli Wallach, l’irresistibile Tuco de ‘Il buono, il brutto, il cattivo’ e attore capace di fare tutto

Eli Wallach è morto a 98 anni. È stato uno degli attori più eclettici
del cinema mondiale (foto la Repubblica online)
Era molto anziano - 98 anni - ma è pur sempre una coincidenza di quelle che non è difficile notare che Eli Wallach, uno dei pistoleri più ‘cattivi’ del western anni Settanta (in particolare), sia morto proprio in questo momento dell’anno. In cui persino all’ultimo Festival di Cannes, poco più di un mese fa, è stato reso omaggio a Sergio Leone (articolo) ‘padre’ dello spaghetti western e regista del bellissimo Il buono, il brutto, il cattivo, uno dei tre film che compongono la celebre trilogia del dollaro, considerata un esempio antologico di questo genere cinematografico. Nella succitata pellicola Wallach fu il brutto, l’irresistibile Tuco Benedicto Pacifico Juan María Ramírez, detto semplicemente Tuco. Quell’interpretazione non fece altro che confermare la straordinaria carica recitativa dell’attore nato e deceduto a New York. La sua deformante mimica facciale, l’irresistibile variazione della sua occhiata.

Nei panni del Tuco in Il buono, il brutto, il cattivo
Ma Eli Wallach non fu solo un bandido assetato di verdoni. Attraversò la storia del cinema americano e non solo con centinaia di ruoli che hanno lasciato il segno. Laureatosi all'università del Texas, fu tra i primi allievi dell’Actors’ Studio di Lee Strasberg. Nel 1945 debuttò a Broadway imponendosi presto come un interprete teatrale, in particolare da protagonista in The Rose Tattoo, di Tennessee Williams. Nel cinema, Wallach fece la sua prima comparsa nel 1956 con il ruolo del cattivo che seduce una giovanissima Carrol Baker in Baby Doll - La bambola viva di Elia Kazan. Altri ruoli da cattivo sono stati quello del crudele capo banda messicano de I magnifici sette (1960) e del rapinatore di treni in La conquista del West (1962). Ma non solo parti da villain per lui. Il suo eclettismo gli permise di essere il tenero amante di Marilyn Monroe ne Gli spostati (1961) e un raffinato falsario in Come rubare un milione di dollari e vivere felice (1966). Dopo l’esperienza leoniana, Wallach tornò spesso a lavorare in Italia, un Paese che amò molto e di cui riuscì a imparare la lingua. Nel 1948 sposò l’attrice Anne Jackson, sua partner in molti spettacoli, che gli è rimasta sempre al fianco e gli ha dato tre figli. La notizia del decesso è stata confermata ai media Usa dalla figlia Katherine, dopo che le voci circolate su una pagina Facebook nello scorso fine settimana erano state smentite. Pur non avendo mai ottenuto neppure una nomination, nel 2010 gli fu consegnato un Oscar alla carriera. In quell’occasione disse: «Da attore ho interpretato un intero campionario di banditi, ladri, signori della guerra e molestatori».

st.mar.
Per alcune informazioni si ringrazia Agi online

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