lunedì 23 giugno 2014

Taormina chiude con John Turturro e con qualche preoccupazione per il futuro


La chiusura del Taormina FilmFest 2014 (60^ edizione) non è certo di quelle che lasciano solo soddisfazioni e speranze. No. Il futuro è tutt’altro che roseo e l’ultima giornata abbandona l’organizzazione a non poche preoccupazioni, nonostante la presenza di un ‘mastodontico’ attore come John Turturro - sul palco insieme al Chief Executive Officer di Fox Film Entertainment, Jim Gianopulos - che ha rivelato il suo sogno: «Vorrei fare un film tutto su Jesus, il personaggio del film Il grande Lebowski. Spero che i Coen (i fratelli registi della pellicola del 1998 con protagonista Jeff Bridges, ndr) mi diano il permesso». In un finale della rassegna cinematografica siciliana, non certo scoppiettante si sono svolti solo due masterclass - entrambi ‘appesantiti’ da un condimento politico - e la premiazione finale. Tornando alle apprensioni per ciò che sarà negli anni a venire va annoverata, ad esempio, quella dei dipendenti di ‘TaoArte’ che non percepiscono stipendio da sei mesi e che con sacrifici hanno accettato, anche loro,
John Turturro premiato al Taormina FilmFest
di andare in scena. Mario Sesti, direttore artistico del festival, rilancia la possibilità della Fondazione, che permetterebbe di ricevere dei fondi che in questo momento convergono in tutto il calderone di ‘Taormina Arte’, che quest’anno ha ricevuto dalla Regione Sicilia 207mila euro in una prima tranche poi appena due giorni fa, altri 692mila euro, suddivisi tra musica, cinema, teatro, danza.

Ninni Panzera, segretario generale di ‘Taormina Arte’, ha detto: «Per il Festival del cinema quest’anno sono stati stanziati 400mila euro, il venticinque per cento in meno dello scorso anno». L’agenzia Agnus Dei, di Tiziana Rocca, general manager del festival - che nel comunicato stampa conclusivo non ha resistito alla tentazione di ringraziare se stessa - mette sul piatto 700mila euro, questo il valore del contributo della sua produzione. Il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, ha rilanciato: «Occorre trovare una soluzione quanto prima e le casse del comune sono vuote. Tranne che per finanziare il Taormina Media Award Goethe, ovvero un premio per giornalisti». Quanto impegna il Comune per questo premio?, è la domanda che incombe. - «Beh, sono 60mila euro», ha risposto il primo cittadino della bellissima cittadina in provincia di Messina.

E ci spostiamo ancora su Turturro - che ha da poco terminato le riprese di Mia madre, diretto da Nanni Moretti (foto a sinistra- e che parlando ancora del suddetto progetto, ha detto alla platea del festival: «Non sarà uno spin off, sarà Jesus e basta. Sul set eravamo tutti grandi amici - ha aggiunto - e ci divertivamo un sacco, ci venivano in mente idee ogni minuto e ci comportavamo come ragazzini entusiasti». Il 57enne attore newyorkese, ha dedicato alcune parole anche a Philip Seymour Hoffman, morto di recente in modo inaspettato (e che era già stato ricordato qualche giorno prima al teatro greco con la proiezione dell’ultimo film in cui è stato protagonista, Synecdoche, New York). Turturro ha rilevato più il suo tormento che l’uomo e ha ricordato a tutti che i problemi, nella vita, vanno risolti da soli e che se non siamo noi i primi a volerli risolvere, difficilmente chi ci sta intorno può aiutarci».

s.m.

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