martedì 29 aprile 2014

Il più bello di martedì, prima serata, sul ‘digitale’: La 7 alle 21,10 (con trailer)

La locandina
Qualcosa è cambiato

Mia valutazione: ♥♥♥♥ = 8

RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
Oscar 1998: miglior attore protagonista a Jack Nicholson, miglior attrice protagonista a Helen Hunt; Golden Globe 1998: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Nicholson, miglior attrice in un film commedia o musicale a Helen Hunt; Screen Actors Guild Award 1997: miglior attore protagonista a Jack Nicholson, miglior attrice protagonista a Helen Hunt.

La scheda
Un film di James L. Brooks. Con Jack Nicholson, Helen Hunt, Greg Kinnear, Cuba Gooding Jr., Skeet Ulrich, Shirley Knight, Yeardley Smith, Lupe Ontiveros, Bibi Osterwald, Ross Bleckner, Bernadette Balagtas, Jaffe Cohen, Harold Ramis, Julie Benz. Titolo originale: As Good As It Gets. Commedia, Usa 1997. Durata 138'.

La trama
A New York, Melvin Udall, scrittore di romanzi sentimentali, soffre di disturbi di tipo ossessivo e maniacale. Si diverte a insultare, offendere, ferire gli altri che reagiscono con durezza. Di fronte al suo appartamento abita Simon, pittore di talento, stella del momento nel panorama artistico newyorchese, gay dichiarato e vittima delle malignità del dirimpettaio. Tutti i giorni Melvin fa colazione in un ristorante, dove l'unica cameriera che sopporta le sue battute è Carol, una ragazza madre con un figlio che soffre di asma cronica. Un giorno
Il regista
James L. Brooks
Simon si porta a casa un giovane modello per un ritratto ma questi fa entrare alcuni amici che sfasciano tutto, rubano e picchiano duramente il pittore. Mentre è in ospedale, Melvin accetta di fare da padrone a Verdell, il cagnolino di 
Simon: i due diventano stranamente amici. Poi Melvin viene a sapere della malattia del figlio di Carol: manda a casa della donna un medico, marito della sua editrice, che gli prescrive cure rigorose e di grande efficacia. Imbarazzata, Carol dice a Melvin di non voler avere rapporti con lui. Intanto, in via di guarigione ma senza soldi e con lo sfratto incombente, Simon è costretto ad andare a fare
Helen Hunt e Jack Nicholson in una scena del film
visita ai genitori. Melvin decide di accompagnarlo in macchina ma chiede a Carol di andare con loro. Quando vanno a cena da soli, Melvin riesce quasi a essere gentile con Carol, ma qualcosa alla fine va storto e Carol lo lascia indignata. Simon intanto ha ritrovato la voglia di dipingere, rinuncia a incontrare i genitori, torna a New York e qui scopre che Melvin lo ospita a casa sua, dove gli ha fatto preparare una stanza. Ora è Simon a spingere Melvin, lo esorta a non rinunciare a Carole e ad andare a casa di lei. Così in piena notte, Melvin suona il campanello. Carol esce con lui, finalmente i due si spiegano, si dichiarano, capiscono le difficoltà reciproche, ma decidono comunque di provare.

La mia recensione
Il classico film che non annoia mai, trascinato da attori di altissimo livello (due di loro vinsero l’Oscar, Jack Nicholson e Helen Hunt) e costruito su uno script solido e coerente che garantisce la fluidità della sequenza d’immagini. Si tratta di certo di una pellicola dichiaratamente molto commerciale e che punta senza mezzi termini a colpire ‘duro’ i sentimenti degli spettatori, uomini e donne che siano e possiamo metterci anche i ragazzi. Se vogliamo alcune situazioni e conclusioni sono più che scontate, ma puntellate da meticolose legittimazioni nell’ambito dell’accadibile e quindi del reale, cosicché l’immedesimazione di chi guarda, sia con la storia sia coi personaggi in  gioco, è garantita.

Jack Nicholson, vero mattatore della commedia
Non sorprenda che io giudichi il motore di Qualcosa è cambiato (molto meglio il titolo originale As Good As It Gets, ‘tanto buono ciò che diventa’) del regista statunitense James L. Brooks (nel 2005 autore del godibilissimo Spanglish - Quando in famiglia sono troppi a parlare) sia il solito, incontenibile Jack Nicholson (nel 2007 in coppia con Morgan Freeman nel buon Non è mai troppo tardi di Rob Reiner). Il tre volte premio Oscar, oggi giunto a settantasette anni, è, manco a dirlo, il protagonista di questa commedia a tratti drammatica, dalla quale emerge il forte senso di solitudine in cui i personaggi principali sono costretti a vivere, ognuno con le proprie fobie, paure, preoccupazioni e debolezze. Sentimenti che sono delineati molto bene dalla sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso regista con Mark Andrus, ricca di situazioni intriganti e di dialoghi intelligenti. Si tratta in particolare di tre persone dalle quali ci si sente sempre più attratti e con le quali l’empatia è conseguenza garantita.


Greg Kinnear e Jack Nicholson
Un film (occupa il posto numero 140 de ‘I 500 Film più Grandi di Tutti i Tempi’ [The 500 Greatest Movies of All Time] della rivista Empire; fonte Wikipedia) in parte di viaggio, che è sempre metafora di riflessione, confronto con se stessi e con gli altri, sofferenza e cambiamento. Anche qui nulla di nuovo, ma quando l’obiettivo è reso bene, tanto di cappello. Le prove degli interpreti principali, il già citato Nicholson con Helen Hunt e Greg Kinnear, sono fondamentali per la riuscita del lavoro del regista, facilitato dalla sensibilità di questi interpreti nel centrare i diversi obiettivi del racconto filmico. Un fluire mai pigro di quadri cinematografici, cosa che impedisce la benché minima distrazione. La colonna sonora del bravissimo compositore tedesco Hans Zimmer (sue le musiche di The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro, appena entrato con grande successo nelle sale italiane), incalza a meraviglia il ritmo delle azioni.

Un racconto di comprensione, di amicizia e d’amore. Un amore difficile, che s’imbatte in una serie sfiancante di ostacoli ma che, in un modo o nell’altro, trova la porta per entrare nella giusta dimensione. Da vedere senza tentennamenti.

Stefano Marzetti

Nessun commento:

Posta un commento

Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.