“Draft Day”, Kevin Costner torna a fare sport (con trailer)
La locandina
Mia
previsione: ♥♥♥ = 7
La scheda
Un film di Ivan Reitman. Con Kevin Costner, Jennifer Garner, Tom Welling, Terry Crews, Sam
Elliott, Ellen Burstyn, David Ramsey, Rosanna Arquette, Denis Leary, Frank
Langella, Christopher Cousins, Chi McBride, Patrick St. Esprit, Chadwick
Boseman. Sportivo,
Usa 2014.
La trama
Sonny Weaver
jr. è il direttore generale della squadra di football dei Cleveland Browns. Nel
tentativo disperato di risolvere i problemi in cui versa il team cercando un
nuovo ‘numero uno’ tra i giocatori senza contratto, lungo la strada Sonny avrà
modo di scontrarsi con l'allenatore Vince Penn e di rischiare di perdere la
donna e la squadra che ama.
La critica
Il regista
Ivan Reitman
Che a Kevin Costner piaccia
cimentarsi con le storie di sport non è un mistero quasi per nessuno. Chiunque
fra noi cinefili abbia seguito con un minimo di costanza la sua polposa
carriera, di primo acchito ricorderà di certo lavori come il lontanissimo American
Flyers - Il vincitore (1985, ciclismo) e poi a seguire Bull Durham - Un gioco a tre
mani (1988,
baseball), il bellissimo L'uomo dei sogni (1989, baseball), Tin Cup (1996,
golf), Le
parole che non ti ho detto (1999, vela). Non può sorprendere, perciò, che probabilmente entro
il 2014 lo ritroveremo nelle sale con Draft Day del regista
slovacco ma trapiantato in Canada, Ivan Reitman (non un
gran curriculum il suo, nel quale degni di nota sono giusto i due Ghostbusters, ma bisogna
tornare indietro agli anni Ottanta del secolo scorso) il quale offre all’attore
californiano (che vedremo abbastanza presto anche in Three Days
To Kill[articolo]e, con attesa più sentita in The Man Who Saved the World che vanta
un cast prestigioso in cui brillano Matt Damon e Robert De
Niro) di entrare
anche nel mondo del football americano nelle vesti (visti ormai i 59 anni) di
dirigente.
Kevin Costner manager di football americano in Draft Day
Il film di Reitman, a sentire
chi l’ha già visto, promette bene, soprattutto per merito della sceneggiatura
(che se vogliamo va a ripescare nello schema di un capolavoro come Ogni
maledetta domenica, 2000, di Oliver Stone con Al Pacino e Jamie
Foxx) di Scott
Rothman e Rajiv
Joseph, la quale
punta non solo alla posta in gioco del personaggio principale ma all’intera
essenza della vicenda, in modo che anche gli spettatori che non hanno una limpida
idea di cosa sia il football, possano appassionarsi e immedesimarsi nel
susseguirsi delle immagini. In questo è bravo anche il cineasta a non essere
troppo invadente nel mettere mano al racconto, “lasciando soprattutto ad abili attori - rileva Drew McWeeny di Hit Fix - il compito di dare valore
al materiale a disposizione”. In questo è bene fare attenzione alla presenza di
un’interprete ormai navigata come la texana Jennifer Garner (reduce
dell'acclamato Dallas Buyers Club che ha dato l'Oscar a Matthew
McConaughey
e Jared
Leto ma mi piace
ricordarla anche agente speciale del FBI nell’ottimo actionThe Kingdom, 2007), sempre affidabile qualunque sia il
ruolo ricoperto, in questo caso Ali, moglie di Costner/Sonny Weaver
Jr..
Terry Crews in una scena del film
L’interpretazione comunque più convincente è
quella dell’artefice di Balla coi lupi, che pur non essendo un mago nei tempi che
devono regolare le battute sdrammatizzanti, ha comunque una gran maestria nel “far
sembrare facile ciò che non lo è affatto e in questo è stato spesso
sottovalutato”, rileva ancora McWeeny. La fase clou dell’opera filmica è proprio quella del draft (che in gergo sportivo è il momento iniziale della stagione
in cui una società - in testa il suo direttore sportivo - è chiamata a selezionare
i nuovi giocatori, spesso tra giovani incognite, altrettanto spesso tra
veterani in fase calante. Il tutto col rischio di creare malcontento nella ‘rosa’
già formata. In questa fase della storia entrano in ballo il newyorkese Tom
Welling (filmografia
davvero scarsa sinora) e il 45enne del Michigan, Terry Crews (nel cast
dei due divertenti I mercenari, 2010 e 2012).
Kevin Costner e Jennifer Garner
Altro punto di forza della pellicola è il
modo in cui le scenografie sono state in grado di dare credibilità all’ambiente
in cui si sviluppa il racconto. Molte delle scene sono state girate all’interno
di reali strutture della National Football League (NFL) e gli attimi del
suddetto draft day sono inseriti
attingendo a veri momenti di quel delicato giorno della stagione sportiva. L’attenzione
di chi guarda è attratta dal pathos
che s’impadronisce dei giocatori che affrontano un “giorno terribilmente
difficile della loro carriera, che fa scorrere loro tutta una vita davanti e
che darà un responso sul loro valore e quindi sul loro futuro”. Insomma, pare proprio
di essere vicini al rilancio della carriera di un attore come Costner, che negli
ultimi anni ha sbagliato parecchie scelte perdendo, almeno ai miei occhi,
quella credibilità conquistata in tempi più remoti.
Non
essendo accreditato dalla visione dell’anteprima del film, questo articolo va
inteso come una sorta di rassegna stampa da me commentata e, dove possibile,
arricchita.
st.mar.
Nessun commento:
Posta un commento
Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.
Nessun commento:
Posta un commento
Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.