Il manifesto del Festival del Cinema spagnolo |
Il ‘Festival del Cinema spagnolo’ torna a
Roma dall'8 al 13 maggio prossimi. Sede delle proiezioni: il cinema Farnese
Persol di Campo de’ Fiori. La rassegna ideata da Iris Martìn-Peralta e Federico
Sartori propone il meglio del cinema iberico dell'ultima stagione nella sezione
‘La Nueva Ola’, che quest’anno, il settimo, sarà affiancata da una sezione cult cine-gastronomica: ‘Maestros à la
carte’. A dare il via alle proiezioni, sarà il film Vivir es
Facil con Los Ojos Cerrados (Vivere è facile con gli occhi chiusi), di David
Trueba, recente
trionfatore al premio Goya con sei statuette, tra cui miglior film, miglior
regia, miglior attore e miglior colonna sonora. Il cineasta sarà presente in
sala.
Altro ospite della manifestazione romana - come
ricorda anche Film for Life - il regista Jonás
Trueba, figlio di Fernando
Trueba (nomination al premio Oscar 2012 per il
miglior film d’animazione con Chico & Rita) che presenta, accompagnato
dall’attore italo-spagnolo Francesco Carril (Pisa,
1986), uno dei nuovi volti della scena indipendente madrilena, il suo film Los Ilusos, omaggio al
cinema con accenti da nouvelle vague,
venerdì 9 maggio. La regista Mar Coll presenterà quindi il suo Tots Volem
el Millor per a Ella, la storia di una giovane donna che si risveglia dal coma,
brillante dramma sulle facili apparenze, sabato 10 maggio.
Il grande Pedro Almodóvar: al cinema Farnese sarà proiettato il suo bellissimo Donne sull'orlo di una crisi di nervi |
Sempre nella capitale, sarà protagonista la
sezione ‘Maestros a la carta’: tre capolavori imperdibili del cinema spagnolo,
nei quali i celebri maestri come Luis Buñuel, Pedro
Almodóvar
e Víctor
Erice trasformano
lo spunto gastronomico in elemento simbolico e dominante della trama. In primis, giovedì 8 maggio alle ore 17
e in replica domenica 11 alle ore 22, l’eleganza frenetica di Mujeres al
Borde de un Ataque de Nervios (Donne sull’orlo di una crisi di nervi, Almodóvar), che nel
1988 valse al grande regista la prima nomination all’Oscar e cinque premi Goya
tra cui miglior film, miglior attrice (Carmen Maura) e miglior sceneggiatura.
Bagnato dal gazpacho, frullato
semifreddo a base di pomodoro, peperoni, cetrioli, aglio e cipolla, qui usato
in versione narcotizzante, il film è ormai considerato un classico moderno.
La locandina di El Sur, film che chiuderà la tappa romana |
Quindi, giovedì 8 maggio alle ore 19 e in
replica sabato 10 alle ore 16,30, Tristana, presentato
a Cannes nel 1970, una delle perle di Luis Buñuel, con Fernando
Rey, Franco
Nero e Catherine
Deneuve nel ruolo
di una orfanella sedotta dal proprio pigmalione. Il film, un compendio di
ossessione erotica e gastronomica, resta tra i titoli più corrosivi e
fondamentali del maestro di Calanda. A chiudere il festival arriva El Sur (Il sud),
di Víctor
Erice, che sarà
presentato ancora a Roma, martedì 13 aprile alle ore 21 dall’attore
protagonista, Omero Antonutti. Uno dei migliori film spagnoli di tutti i
tempi, anno 1983, ultima collaborazione tra il regista e il più grande
produttore del cinema spagnolo, Elias Querejeta,
recentemente scomparso, El Sur narra la relazione tra una figlia e suo
padre, medico rabdomante (un indimenticabile Antonutti), che ha
lasciato il sud per vivere nel nord della Spagna. Pieno di momenti cult, come la scena del pasodoble dopo il pranzo a base di zuppa
di pesce.
Dopo Roma la manifestazione si sposterà a Milano - dal
15 al 18 maggio, con sedi l'Apollo SpazioCinema, Cinema Palestrina e Cinema
Beltrade - e infine a Firenze - dal 6 all'8 giugno, con sede il cinema Odeon.
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