mercoledì 7 maggio 2014

Dall'8 al 13 maggio, a Roma, il ‘Festival del Cinema spagnolo’

Il manifesto del Festival del Cinema spagnolo
Il ‘Festival del Cinema spagnolo’ torna a Roma dall'8 al 13 maggio prossimi. Sede delle proiezioni: il cinema Farnese Persol di Campo de’ Fiori. La rassegna ideata da Iris Martìn-Peralta e Federico Sartori propone il meglio del cinema iberico dell'ultima stagione nella sezione ‘La Nueva Ola’, che quest’anno, il settimo, sarà affiancata da una sezione cult cine-gastronomica: ‘Maestros à la carte’. A dare il via alle proiezioni, sarà il film Vivir es Facil con Los Ojos Cerrados (Vivere è facile con gli occhi chiusi), di David Trueba, recente trionfatore al premio Goya con sei statuette, tra cui miglior film, miglior regia, miglior attore e miglior colonna sonora. Il cineasta sarà presente in sala.

Altro ospite della manifestazione romana - come ricorda anche Film for Life - il regista Jonás Trueba, figlio di Fernando Trueba (nomination al premio Oscar 2012 per il miglior film d’animazione con Chico & Rita) che presenta, accompagnato dall’attore italo-spagnolo Francesco Carril (Pisa, 1986), uno dei nuovi volti della scena indipendente madrilena, il suo film Los Ilusos, omaggio al cinema con accenti da nouvelle vague, venerdì 9 maggio. La regista Mar Coll presenterà quindi il suo Tots Volem el Millor per a Ella, la storia di una giovane donna che si risveglia dal coma, brillante dramma sulle facili apparenze, sabato 10 maggio.
Il grande Pedro Almodóvar: al cinema Farnese sarà proiettato
il suo bellissimo Donne sull'orlo di una crisi di nervi
Sempre nella capitale, sarà protagonista la sezione ‘Maestros a la carta’: tre capolavori imperdibili del cinema spagnolo, nei quali i celebri maestri come Luis Buñuel, Pedro Almodóvar e Víctor Erice trasformano lo spunto gastronomico in elemento simbolico e dominante della trama. In primis, giovedì 8 maggio alle ore 17 e in replica domenica 11 alle ore 22, l’eleganza frenetica di Mujeres al Borde de un Ataque de Nervios (Donne sull’orlo di una crisi di nervi, Almodóvar), che nel 1988 valse al grande regista la prima nomination all’Oscar e cinque premi Goya tra cui miglior film, miglior attrice (Carmen Maura) e miglior sceneggiatura. Bagnato dal gazpacho, frullato semifreddo a base di pomodoro, peperoni, cetrioli, aglio e cipolla, qui usato in versione narcotizzante, il film è ormai considerato un classico moderno.

La locandina di El Sur,
film che chiuderà la tappa romana
Quindi, giovedì 8 maggio alle ore 19 e in replica sabato 10 alle ore 16,30, Tristana, presentato a Cannes nel 1970, una delle perle di Luis Buñuel, con Fernando Rey, Franco Nero e Catherine Deneuve nel ruolo di una orfanella sedotta dal proprio pigmalione. Il film, un compendio di ossessione erotica e gastronomica, resta tra i titoli più corrosivi e fondamentali del maestro di Calanda. A chiudere il festival arriva El Sur (Il sud), di Víctor Erice, che sarà presentato ancora a Roma, martedì 13 aprile alle ore 21 dall’attore protagonista, Omero Antonutti. Uno dei migliori film spagnoli di tutti i tempi, anno 1983, ultima collaborazione tra il regista e il più grande produttore del cinema spagnolo, Elias Querejeta, recentemente scomparso, El Sur narra la relazione tra una figlia e suo padre, medico rabdomante (un indimenticabile Antonutti), che ha lasciato il sud per vivere nel nord della Spagna. Pieno di momenti cult, come la scena del pasodoble dopo il pranzo a base di zuppa di pesce.

Dopo Roma la manifestazione si sposterà a Milano - dal 15 al 18 maggio, con sedi l'Apollo SpazioCinema, Cinema Palestrina e Cinema Beltrade - e infine a Firenze - dal 6 all'8 giugno, con sede il cinema Odeon.

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