lunedì 24 marzo 2014

Quelli che forse non avete ancora visto (con trailer)

La locandina
Oblivion

Mia valutazione: ♥♥ = 5,5

Scheda del film
Un film di Joseph Kosinski. Con Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau, Melissa Leo, Zoe Bell, Catherine Kim Poon, James Rawlings, Lindsay Clift, Jaylen Moore, John L. Armijo, Andrew Breland, Jordan Sudduth, Jeremy Sande, Julie Hardin, Efraiem Hanna, Paul Gunawan, Philip Odango, Z. Dieterich Fantascenza/zione, Usa 2013. Durata 156'.

Trama del film
Anno 2077: Jack Harper (Tom Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni operanti sulla Terra ormai evacuata. Prima di abbandonare definitivamente il pianeta ha il compito di recuperare dalla superficie terrestre le ultime risorse vitali, perché essa è segnata da decenni di guerra contro la terrificante minaccia di alieni che divorano quel che resta. Jack ha quasi portato a termine la sua missione: nell'arco di due settimane, raggiungerà gli altri sopravvissuti su una colonia lunare lontano da quel mondo ormai dilaniato, che per lungo tempo è stato la sua casa. Vivendo e perlustrando i cieli mozzafiato da migliaia di metri d'altezza, l'esistenza di Jack vacilla quando salva una bella straniera da una navicella precipitata davanti ai suoi occhi. Al di là di ogni logica, l'arrivo di questa donna innesca una serie di eventi che costringono Jack a rivedere la sua visione del mondo e del passato, tanto da fargli nascere un senso dell'eroismo che non immaginava lui stesso di avere. Il destino dell'umanità, quindi, ora è esclusivamente nelle mani di un uomo che pensava che il nostro mondo fosse perso per sempre.

Cosa ne penso
Morgan Freeman
È fondamentale, prima di mettersi alla visione di questo film del 39enne regista americano (cresciuto nell’Iowa) Joseph Kosinski (suo nel 2010 l’applaudito Tron – Legacy, con Jeff Bridges), leggere con molta attenzione la trama. Vi servirà per non andare in cortocircuito già nella prima mezz’ora di proiezione, nel tentativo di capire che cavolo sta succedendo. Intendo dire, per comprenderlo con chiarezza. Breve premessa per comunicare che, per i miei gusti (che a onor del vero non si dirigono granché verso il genere fantascienza), Oblivion (2013) è una pellicola piuttosto sopravvalutata. Cominciamo dal genere, lo sfruttatissimo ‘catastrofico’ che inquadra la Terra semi-sopravvissuta ad attacchi alieni (come in questo caso), epidemie devastanti, distruttive ‘ribellioni’ climatiche e via dicendo. Sono anni che pellicole del genere ci sono propinate in tutte le salse. E devo dire che – siccome ritengono si discostino dalla ‘fantascienza’ pura – su di me esercitano un certo fascino. Ad esempio amo moltissimo Io sono leggenda (del 2007, regia di Francis Lawrence con un perfetto Will Smith) di cui mi riprometto di scrivere a breve la mia personale recensione. Andando a ritroso gli esempi potrebbero essere moltissimi .

Tom Cruise/Jack Harper mentre ripara un drone
Oblivion è inscrivibile più o meno in questo insieme ma con una pretenziosità indigesta, se non irritante. Una trama aggrovigliata che non lesina flash back confusionari, i quali costringono a faticare più per capire che cosa sta accadendo che a godersi il film. Senza pretendere compitini sempre facili facili, quando la complessità dello script – realizzato a quattro mani dal regista e dal collega William Monahan (suo nel 2010 l’apprezzabile London Boulevard, con i bravi Colin Farrell e Keira Knightley) non riesce a nascondere il tentativo di abbagliare lo spettatore, il rischio è spesso di fare una gran confusione. È ciò che è successo in questo caso. Fra l’altro la sgobbata dura pure tanto (oltre due ore e mezzo, non so se mi spiego?), il che contribuisce ad aumentare il senso di logoramento.

Olga Kurylenko e Tom Cruise in una scena di Oblivion
L’opera di Kosinski non è inguardabile, innanzitutto perché sugli effetti speciali non c’è proprio nulla da ridire. Perfetti, con l’aiuto di una fotografia impeccabile. In secondo luogo per la solita, eccellente prova di Tom Cruise il quale, nonostante cominci a mostrare qualche ruga, si mantiene in ottima forma fisica e non ha perso per nulla lo smalto dell’eroe, ad esempio, della saga di Mission: Impossible, del cui quinto episodio, fra l’altro, sarà ancora protagonista nel 2015. Insipide, invece, le due comprimarie, sia l’inglese Andrea Riseborough (nel 2012 brava protagonista a fianco del grande Clive Owen in Doppio gioco – La verità si nasconde nell’ombra) e l’ucraina Olga Kurylenko (buona prova insieme a Ben Affleck nel 2012 nel drammatico To The Wonder). Inaccettabile, poi, lo spazio esiguo lasciato all’intramontabile Morgan Freeman, relegato a un ruolo di secondo piano e del quale è impossibile apprezzare la consueta classe recitativa. Per me il film è bocciato.

Stefano Marzetti

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