martedì 25 marzo 2014

Il più bello di stasera sul ‘digitale’: Rai Movie alle 21,15 (con trailer)

La locandina
Fuori dal mondo


Mia previsione: ♥♥♥ = 6,5


PREMI

David di Donatello 1999:

Miglior film; migliore sceneggiatura a Giuseppe Piccioni, Gualtiero Rosella e Lucia Zei; miglior produttore a Lionello Cerri; migliore attrice protagonista a Margherita Buy; miglior montaggio a Esmeralda Calabria.

Scheda del film
Un film di Giuseppe Piccioni. Con Silvio Orlando, Margherita Buy, Marina Massironi, Giuliana Lojodice, Carolina Freschi, Maria Cristina Minerva, Marina Massironi, Sonia Gessner, Fabio Sartor, Stefano Abbati, Alessandra Comerio, Carlina Torta, Renato Sarti, Adriana Libretti, Daniela Cristofori. Drammatico, Ita 1999. Durata 101'.

Trama del film
Caterina, una suora in procinto di prendere i voti perpetui, si ritrova tra le braccia un neonato abbandonato. Tentando di scoprire l'identità della madre del piccolo conosce Ernesto, proprietario di una lavanderia dove per qualche tempo ha lavorato la donna, di nome Teresa. Mentre Caterina dovrà confrontarsi con la maternità, Ernesto dovrà fare i conti con la diversità rappresentata dalla suora. Entrambi compieranno un viaggio interiore e di conoscenza fuori dal mondo in cui vivono. 

La critica
Fuori dal mondo è il classico film che in America non vedrebbe mai la luce  (…)”, scriveva Paolo Casella su Caffè Europa quando il film del 60enne marchigiano Giovanni Piccioni (suo il toccante Giulia non esce la sera del 2008). “È troppo sottotono (understatement, direbbero Oltreoceano), troppo artigianale, troppo programmaticamente contrario a sfornare immagini patinate, di impatto immediato e di grande effetto. Eppure – aggiungeva Casella - cosa rara per un film italiano contemporaneo, understatement non significa minimalismo riduttivo, l'ortigianalità non è una scusa per mascherare carenze professionali e la scelta di narrare la vicenda in modo graduale, penetrando sottopelle invece che a livello cornea è, appunto, una scelta stilistica ben precisa, motivata dalla natura stessa della storia e funzionale alla composizione psicologica dei personaggi”.

Margherita Buy e Silvio Orlando

Il regista Giuseppe Piccioni
Insomma, dico io, un film non facile, forse quindi per pochi, ma di qualità indiscutibile, al di là – ho voglia di precisare – dell’opinione che alcuni colleghi hanno di ciò che piaccia o non piaccia negli States. “A ben guardare rilevava il critico di Caffè Europa - la preoccupazione principale dei due protagonisti di Fuori dal mondo e dei molti personaggi di contorno, è quella dell'invisibilità, più ancora che quella della solitudine: non essere nessuno per nessuno, perché siamo qualcuno solo in quanto ‘abbiamo qualcuno che ci aspetta’, cioè che ci riconosce (…)La sceneggiatura è una costruzione apparentemente evanescente e invece densa, ben congegnata, convincente. Alcune battute contengono da sole un'intera caratterizzazione”.

“La spiritualità, ma anche i malesseri contemporanei dominano il quinto film di Piccioni, serie di ritratti di donne ‘con l’anima’, scriveva invece Aldo Fittante su Film Tv (…) Parla di suore in attesa di voti perpetui, a cominciare dall’orgogliosa Caterina (la migliore Margherita Buy di sempre), ma anche di donne che scelgono duro, vanno fino in fondo, non si arrestano alla prima difficoltà: perché sotto il vestito, questa volta, c’è un corpo e c’è un’anima, ci sono desideri sacrosanti (la maternità) e sogni tangibili. Parla di uomini piccoli – spiegava ancora Fittante - ombrosi, che tutti i giorni fanno a pugni con la vita convinti di essere gli unici sfigati al mondo. Parla, quasi senza volerlo, della Milano che non è più da bere, tanto meno da mangiare, e dove - per dirla con Daniele Luttazzi - non ci si incontrerebbe mai se non fosse per qualche colluttazione”. Da vedere.


s.m.

4 commenti:

  1. Un film davvero molto interessante e toccante. Lo vidi diverso tempo fa, ma mi sono rimasti molto bene impressi i caratteri perfettamente e fortemente delineati dei protagonisti, con le loro realtà a tratti inconciliabili, ma che costituivano uno sprone ad esplorare le profondità più insondate dell'animo umano.
    Da vedere, con un minimo insindacabile di concentrazione sulla proiezione.

    RispondiElimina
  2. Ebbi il piacere di vedere questo film ormai parecchi anni fa. Tuttavia mi rimasero ben scolpiti nella mente i caratteri fortemente delineati dei due protagonisti. Interessante confronto tra due personalità così distanti, non senza forti contrasti, ma per questo così spronate a una ricerca nelle aree più insondabili dell'animo umano.
    Da vedere sicuramente, ma con un minimo insindacabile di concentrazione sulla proiezione.

    RispondiElimina
  3. Io il film non l'ho visto (mi riprometto di farlo stasera). Nel 1990 comprai il dvd in un giornalaio di viale Somalia a Roma, ma una volta aperta la confezione a casa, vi trovai dentro un film hard-core. Miracoli della pirateria... Non ebbi tempo di tornare all'edicola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per quanto detto nella mia precedente risposta, specifico che si trattava del 1999.

      Elimina

Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.