Aldo Fabrizi in una scena 'simbolo' di Roma città aperta |
Il regista Roberto Rossellini |
PREMI
Festival
di Cannes 1946: Gran premio
collettivo; Nastro d'argento 1946: miglior film a Roberto Rossellini, miglior attrice non protagonista a
Anna Magnani.
La locandina |
La scheda del film
Un film di Roberto Rossellini. Con Anna
Magnani, Aldo Fabrizi, Maria Michi, Marcello Pagliero, Nando Bruno, Vito
Annichiarico, Harry Feist, Francesco Grandjacquet, Eduardo Passarelli, Carlo
Sindici, Akos Tolnay, Joop Van Hulsen, Giovanna Galletti, Carla Rovere, Amalia
Pellegrini, Alberto Tavazzi, Turi Pandolfini, Paolo Stoppa. Drammatico, Ita
1945. Durata 98'.
Il restauro
È il film simbolo di una nazione, del suo
popolo, dei suoi valori, simbolo della Resistenza e di una nuova Italia che
nasceva dalla guerra: Roma città aperta
di Roberto
Rossellini
arriva nelle sale italiane, in nuovo restauro, nel mese della Liberazione. Da
lunedì 31 marzo e per tutto aprile, in settanta sale italiane, nuovo
titolo del progetto ‘Il Cinema Ritrovato. Al cinema’ promosso dalla Cineteca di
Bologna e Circuito Cinema per portare in prima visione i classici restaurati.
'Progetto Rossellini'
Anna Magnani |
Il negativo originale
Proprio ‘Il Cinema Ritrovato’ ha ospitato
nell'estate del 2013 la prima assoluta del nuovo restauro, incantando migliaia
di persone in piazza Maggiore, preludio a questo ritorno in sala del film del
grande cineasta romano, che anticipa così i
festeggiamenti per il Settantesimo
anniversario della Liberazione di Roma, avvenuta tra il 4 e il 5 giugno 1944. La
versione rinnovata di Roma città aperta
è stata realizzata dal laboratorio della cineteca di Bologna L'‘Immagine
Ritrovata’ a partire dal negativo originale ritrovato nel 2004 e conservato
presso la Cineteca nazionale. Il negativo originale del film si credeva
perduto. La leggenda voleva che l’opera fosse stata girata su stock di pellicola trovata in giro,
scaduta, comprata al mercato nero. Quando alla Cineteca nazionale, nel 2004,
riemerse un negativo, fu verificato che si trattava in effetti di ‘frattaglie’
di pellicola di diversa provenienza e ciò fu la conferma di essere tornati in
possesso proprio del negativo originale. Il lavoro di schedatura di questo
negativo portò a un primo restauro utilizzato come riferimento per il nuovo
restauro realizzato a uno standard
digitale di qualità ancora più elevata (4K), a cura della Cineteca di Bologna,
della Cineteca nazionale e dell'Istituto Luce Cinecittà.
La scena forse più drammatica del film |
redazione
(si ringrazia
il sito dell’Ansa)
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