giovedì 17 aprile 2014

Il più bello di giovedì, prima serata, sul ‘digitale’: Rete 4 alle 21,15 (con trailer)

La locandina
The rock

Mia valutazione: ♥♥♥♥ = 8

La scheda
Un film di Michael Bay. Con Sean Connery, Ed Harris, Michael Biehn, Nicolas Cage, John C. McGinley, David Morse, James Caviezel, Xander Berkeley, John Spencer, William Forsythe, Vanessa Marcil, Gregory Sporleder, Tony Todd, Bokeem Woodbine, Jim Maniaci, Greg Collins, Brendan Kelly. Avventura, Usa 1996. Durata 136'.

La trama
Sull'isola di Alcatraz chiamata The Rock (la roccia) sbarca, al comando di una compagnia di marines mercenari, un generale che sequestra i turisti in visita al carcere ormai trasformato in un monumento d’attrazione e installa una batteria di missili muniti di gas nervino. Li lancerà su San Francisco e dintorni, se non gli saranno versati venti milioni di dollari da destinare alle famiglie dei soldati americani morti sui campi dell'onore. Per neutralizzarlo il Fbi (Federal Bureau of Investigation) manda un proprio biochimico - che pur essendo operativo non ha mai sparato un colpo in azione - e un agente segreto britannico che marcisce in prigione da trent'anni e che è uno specialista di Alcatraz, essendo l'unico detenuto che sia mai evaso di lì. (Fonte il Morandini).

Recensione
Il tema serio di questo film dell’ottimo Michael Bay (consacratosi negli ultimi sei anni grazie alla saga di successo Transformers,  già tre gli episodi e il quarto uscirà nelle sale il prossimo 10 luglio col titolo Transformers 4 - L'era dell'estinzione che perderà il convincente protagonista Shia LaBeouf) è la rabbia dei soldati americani, in particolare dei marines, che combattono in giro per il mondo in diverse missioni d’attacco o, come si dice, di peacekeeping (mantenimento della pace) che siano, nei territori in cui a regnare è il caos. La rabbia che deriva dal riconoscimento di un governo nazionale assente o insensibile e menefreghista, delle condizioni in cui i suoi combattenti tornano da queste operazioni e dimentico dei risarcimenti promessi alle famiglie dei morti ammazzati.

Sean Connery e Nicolas Cage in una scena di The Rock
Come si sa, spesso il senso di rivalsa diviene incontrollabile e la razionalità svanisce con le prime difficoltà. Su questo asserto si sviluppa la sceneggiatura di David Weisberg, Douglas S. Cook e Mark Rosner - nella quale pare mise lo zampino anche un certo Quentin Tarantino reduce dal successo di Pulp Fiction - per dar vita a un racconto filmico adrenalinico, cosparso di scene ad alta tensione e con effetti speciali che, per quei tempi, erano di certo all’avanguardia. Fortificato dall’eccellente e spregiudicato montaggio di Richard Francis-Bruce (all’opera anche nel recentissimo Divergent di Neil Burger, ancora nelle sale) il 49enne cineasta di Los Angeles realizza una pellicola senza tentennamenti nella quale spicca pure la coinvolgente colonna sonora originale diretta da Nick Glennie-Smith, Harry Gregson-Williams e Hans Zimmer, che abbraccia il racconto filmico nella morsa delle sue possenti braccia musicali.

In primo piano Ad Harris, a sinistra John C. McGinley
e a destra David Morse
Detto questo, nulla sarebbe andato così bene se non ci fosse stato un cast d’eccellenza che annovera alcuni premi Oscar i quali fanno scintillare il racconto con un mix di dialoghi e azioni fra dramma ed ironia che conquista subito qualsiasi tipo di spettatore: il protagonista Nicola Cage (reduce dal discreto thriller Il cacciatore di donne al fianco di John Cusack) nei panni del grintoso e sarcastico dottor Stanley Goodspeed, chiamato a un’impresa per la quale è del tutto impreparato; la ‘spalla’ dorata Sean Connery (83enne e ormai da qualche anno lontano dal grande schermo, dopo il bruttissimo La leggenda degli uomini straordinari del 2003 e, a quanto pare, senza progetti di valore di fronte a sé) che personifica John Patrick Mason, maturo galeotto innocente, ex agente segreto britannico (il tributo a James Bond è evidente), indurito da anni di
Il regista
Michael Bay
carcere ma alla fine disposto a sposare la causa che vede impegnato il suo nuovo e sprovveduto compare Goodspeed;
Ed Harris (protagonista dell’insignificante thriller Phantom nel 2013) uno splendido generale Francis X. Hummel a capo del gruppo di soldati sovversivi, polso d’acciaio ma intimamente mai convinto di voler davvero mettere in pratica la terrificante minaccia fatta alla sua stessa patria. Subito alle spalle di questi tre mostri sacri, brillano in particolare David Morse (World War Z, 2013), William Forsythe (che proviene da una serie di boiate, tra cui il disastroso Il mostro degli abissi nel 2010) e John C. McGinley (visto lo scorso anno nel brutto Alex Cross). Film che passa spesso in tv ma che vale sempre la pena rivedere.

Stefano Marzetti

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