Il più bello di giovedì, prima serata, sul ‘digitale’: Rete 4 alle 21,15 (con trailer)
La locandina
The rock
Mia valutazione: ♥♥♥♥ = 8
La scheda
Un film di Michael Bay. Con Sean Connery, Ed Harris, Michael Biehn, Nicolas Cage, John C.
McGinley, David Morse, James Caviezel, Xander Berkeley, John Spencer, William
Forsythe, Vanessa Marcil, Gregory Sporleder, Tony Todd, Bokeem Woodbine, Jim
Maniaci, Greg Collins, Brendan Kelly. Avventura, Usa 1996. Durata 136'.
La trama
Sull'isola
di Alcatraz chiamata The Rock (la roccia) sbarca, al comando di una compagnia
di marines mercenari, un generale che sequestra i turisti in visita al carcere
ormai trasformato in un monumento d’attrazione e installa una batteria di
missili muniti di gas nervino. Li lancerà su San Francisco e dintorni, se non
gli saranno versati venti milioni di dollari da destinare alle famiglie dei
soldati americani morti sui campi dell'onore. Per neutralizzarlo il Fbi (Federal
Bureau of Investigation) manda un proprio
biochimico - che pur essendo operativo non ha mai sparato un colpo in azione - e
un agente segreto britannico che marcisce in prigione da trent'anni e che è uno
specialista di Alcatraz, essendo l'unico detenuto che sia mai evaso di lì. (Fonte
il Morandini).
Recensione
Il tema serio di questo film dell’ottimo Michael
Bay (consacratosi
negli ultimi sei anni grazie alla saga di successo Transformers, già tre gli
episodi e il quarto uscirà nelle sale il prossimo 10 luglio col titolo Transformers 4 - L'era dell'estinzione che
perderà il convincente protagonista Shia LaBeouf) è la
rabbia dei soldati americani, in particolare dei marines, che combattono in
giro per il mondo in diverse missioni d’attacco o, come si dice, di peacekeeping (mantenimento della pace) che
siano, nei territori in cui a regnare è il caos. La rabbia che deriva dal
riconoscimento di un governo nazionale assente o insensibile e menefreghista, delle
condizioni in cui i suoi combattenti tornano da queste operazioni e dimentico
dei risarcimenti promessi alle famiglie dei morti ammazzati.
Sean Connery e Nicolas Cage in una scena di The Rock
Come si sa, spesso il senso di rivalsa
diviene incontrollabile e la razionalità svanisce con le prime difficoltà. Su
questo asserto si sviluppa la sceneggiatura di David Weisberg, Douglas
S. Cook e Mark
Rosner - nella
quale pare mise lo zampino anche un certo Quentin Tarantino reduce dal
successo di Pulp Fiction - per dar
vita a un racconto filmico adrenalinico, cosparso di scene ad alta tensione e
con effetti speciali che, per quei tempi, erano di certo all’avanguardia.
Fortificato dall’eccellente e spregiudicato montaggio di Richard
Francis-Bruce
(all’opera anche nel recentissimo Divergent
di Neil
Burger, ancora
nelle sale) il 49enne cineasta di Los Angeles realizza una pellicola senza
tentennamenti nella quale spicca pure la coinvolgente colonna sonora originale diretta
da Nick
Glennie-Smith,
Harry
Gregson-Williams e Hans Zimmer, che abbraccia il racconto filmico nella
morsa delle sue possenti braccia musicali.
In primo piano Ad Harris, a sinistra John C. McGinley e a destra David Morse
Detto questo, nulla sarebbe andato così bene
se non ci fosse stato un cast d’eccellenza che annovera alcuni premi Oscar i
quali fanno scintillare il racconto con un mix di dialoghi e azioni fra dramma
ed ironia che conquista subito qualsiasi tipo di spettatore: il protagonista Nicola
Cage (reduce dal
discreto thriller Il cacciatore di donne
al fianco di John Cusack)nei panni
del grintoso e sarcastico dottor Stanley Goodspeed, chiamato a un’impresa per
la quale è del tutto impreparato; la ‘spalla’ dorata Sean
Connery (83enne e ormai
da qualche anno lontano dal grande schermo, dopo il bruttissimo La leggenda degli uomini straordinari
del 2003 e, a quanto pare, senza progetti di valore di fronte a sé) che
personifica John Patrick Mason, maturo galeotto innocente, ex agente segreto
britannico (il tributo a James Bond è evidente), indurito da anni di
Il regista Michael Bay
carcere ma
alla fine disposto a sposare la causa che vede impegnato il suo nuovo e sprovveduto
compare Goodspeed; Ed Harris (protagonista dell’insignificante thriller Phantom nel 2013) uno splendido generale
Francis X. Hummel a capo del gruppo di soldati sovversivi, polso d’acciaio ma
intimamente mai convinto di voler davvero mettere in pratica la terrificante
minaccia fatta alla sua stessa patria. Subito alle spalle di questi tre mostri
sacri, brillano in particolare David Morse (World War Z, 2013), William Forsythe (che
proviene da una serie di boiate, tra cui il disastroso Il mostro degli abissi nel 2010) e John C. McGinley (visto lo
scorso anno nel brutto Alex Cross).
Film che passa spesso in tv ma che vale sempre la pena rivedere.
Stefano Marzetti
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