martedì 15 aprile 2014

“Godzilla”, la ‘strana bestia’ si ribella al nucleare (con trailer)

La locandina
Mia previsione: ♥♥♥ = 6,5

Scheda del film
Un film di Gareth Edwards. Con Ken Watanabe, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Bryan Cranston, Juliette Binoche, Sally Hawkins, David Strathairn, CJ Adams, Brian Markinson, Richard T. Jones, Victor Rasuk, Al Sapienza, Patrick Sabongui, Primo Allon, Carson Bolde, Jeric Ross, Warren Takeuchi, Jake Cunanan, Ken Yamamura, Raj K. Bose, Christian Tessier, Peter Dwerryhouse. Fantascienza, Usa 2014. Warner Bros Italia. Uscita giovedì 15 maggio 2014.

Trama del film
In una piccola isola del Giappone (le sceneggiature più datate parlano dell’atollo di Bikini) lavora un fisico nucleare, Joe Brody, direttore di una centrale. Il reattore è distrutto. Brody non crede che la catastrofe sia dipesa da una calamità naturale ma pensa che le autorità nascondano qualcosa. In verità l’esplosione è stata causata dalla Marina americana che tentava di eliminare un'enorme creatura anfibia ritenuta leggendaria dalla mitologia orientale chiamata ‘Gojira’ (appunto Godzilla). Un mostro che era stato risvegliato nel 1954 dai test, appunto, nucleari effettuati dagli Usa nell'oceano Pacifico. Godzilla, sopravvissuta all’esplosione, comincia a vagare nelle profondità dell’oceano fino a quando un antico nemico, chiamato Muto, comincia a minacciare la sua sopravvivenza che la costringe a riapparire portando distruzione ovunque vada.

Cosa sappiamo
La Legendary Pictures e la Warner Bros., nel marzo del 2010 comprarono dallo studio Toho i diritti cinematografici di Godzilla, per la cui produzione fissarono, in percentuali diverse, un budget di circa 160 milioni di dollari. Un mito del passato, quindi, sta per tornare al cinema questa volta in una versione moderna e rivisitata interamente in 3D. Godzilla è un kaiju (letteralmente ‘strana bestia’, cfr. Wikipedia) del cinema giapponese, protagonista di qualche film a partire dal 1954. L'ultimo – con l’identico titolo - fu prodotto nel 1998 dalla Tristar della Sony con la squadra americano-tedesca di Independence Day (cfr. il Morandini), girato da ‘un tale’ che di nome fa Roland Emmerich, cineasta piuttosto portato nella materia, avendo firmato pellicole di genere ricoperte di encomi quali Stargate (fantascienza, 1994), Independence Day (fantascienza, 1996, l'articolo), L'alba del giorno dopo (catastrofico, 2004). Di molti anni prima, come detto nel 1954, quella che fu considerata la risposta giapponese a King Kong, sempre con lo stesso titolo di Godzilla, porta la firma del regista nipponico Ishirô Honda, il quale nemmeno dieci anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, probabilmente intese riprodurre attraverso il ‘fantastico’ l’agghiacciante ricordo della distruzione atomica che si abbatté su Hiroshima e Nagasaki.


Una scena del nuovo Godzilla, in uscita il prossimo maggio
Tempi lontani che, con l’occhio odierno, in questo tipo di opere furono terribilmente penalizzati dal livello primitivo delle tecnologie e degli effetti speciali. Altro che tridimensionale. Ma, tornando al presente, a quanto pare non è tutto qui. Lo deduco avendo letto quanto scritto da chi è rimasto addirittura entusiasta dell’opera del giovane regista britannico Gareth Edwards (suo il discreto Monsters nel 2010), come Pia Ferrara di Fantasy Magazine la quale, dopo aver goduto di una prima visione concentrata in trenta minuti – parla di un film che fa “commuovere fin quasi alle lacrime” e che lascia “a bocca aperta per la maestosità delle sue immagini”. Parola di collega non si discute (in pubblico… ), è deontologia professionale. Fatto sta che mi faccio l’idea che gli spettatori si troveranno di fronte qualcosa di più ‘dirompente’ dell’incerto succitato lavoro di Emmerich.

La sempre affascinante Juliette Binoche
Edwards ha attori di prima classe, come il grande Ken Watanabe (nel 2010 ottima prova per lui nel coinvolgente Inception di Christopher Nolan), l’indiscutibile Juliette Binoche (Cosmopolis nel 2012) e il sempre efficace David Strathairn (molto bravo nel sontuoso Lincoln, 2012, di Steven Spielberg con Daniel Day-Lewis). Questi tre in particolare faranno da chiocce ai due protagonisti, lo speranzoso Aaron Taylor-Johnson (nel cast di Captain America - The Winter Soldier che ai botteghini sta facendo ottimi affari) e la già collaudata Elizabeth Olsen (nel 2010 convincente protagonista nell'apprezzato La fuga di Martha).

Il nuovo Godzilla, probabilmente si proporrà come un mix d’ideologia e spettacolarità. Da una parte la filosofia ‘verde’, il tema del nucleare, della sua presunta pericolosità e invasività nel mondo ‘moderno’, dall’altra la vicenda della ‘strana bestia’, che come fosse la punizione nei confronti dell’uomo che mai si accontenta, disintegra tutto ciò in cui s’imbatte, con una rabbia e una costanza premeditate che, mi sia concessa, una sorta di mastodontico lucertolone o
Il regista Gareth Edwards (di spalle) sul set di Godzilla
dinosauro anfibio che sia, non potrebbe mai possedere. Sugli effetti speciali, sempre la collega di Fantasy Magazine afferma che per esaltarsi “basta già la scena in cui il mostro emerge dalle acque scatenando un'ondata degna del peggiore tsunami, a far venire la pelle d'oca”. Pare  non mancheranno le scenette strappalacrime che, per lo spettatore che ama andare al sodo, non rappresentano altro che perdite di tempo e fratture del ritmo filmico. Il rischio maggiore per pellicole come questa è che il succo sia sempre lo stesso, l’umano colpevole da una parte, la bestia innocente ma sterminatrice dall’altra. Ho l’impressione che non investirò i miei preziosi risparmi per una visione al cinema.

Stefano Marzetti

Nessun commento:

Posta un commento

Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.