Scheda del film
Un film di Gareth Edwards. Con Ken Watanabe,
Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Bryan Cranston, Juliette Binoche, Sally
Hawkins, David Strathairn, CJ Adams, Brian Markinson, Richard T. Jones, Victor
Rasuk, Al Sapienza, Patrick Sabongui, Primo Allon, Carson Bolde, Jeric Ross,
Warren Takeuchi, Jake Cunanan, Ken Yamamura, Raj K. Bose, Christian Tessier,
Peter Dwerryhouse. Fantascienza, Usa 2014. Warner Bros Italia. Uscita giovedì
15 maggio 2014.
Trama del film
In una
piccola isola del Giappone (le sceneggiature più datate parlano dell’atollo di
Bikini) lavora un fisico nucleare, Joe Brody, direttore di una centrale. Il
reattore è distrutto. Brody non crede che la catastrofe sia dipesa da una
calamità naturale ma pensa che le autorità nascondano qualcosa. In verità l’esplosione
è stata causata dalla Marina americana che tentava di eliminare un'enorme
creatura anfibia ritenuta leggendaria dalla mitologia orientale chiamata
‘Gojira’ (appunto Godzilla). Un mostro che era stato risvegliato nel 1954 dai
test, appunto, nucleari effettuati dagli Usa nell'oceano Pacifico. Godzilla,
sopravvissuta all’esplosione, comincia a vagare nelle profondità dell’oceano
fino a quando un antico nemico, chiamato Muto, comincia a minacciare la sua
sopravvivenza che la costringe a riapparire portando distruzione ovunque vada.
Cosa sappiamo
La Legendary Pictures e la Warner Bros., nel
marzo del 2010 comprarono dallo studio Toho i diritti cinematografici di Godzilla, per la cui produzione fissarono,
in percentuali diverse, un budget di
circa 160 milioni di dollari. Un mito del passato, quindi, sta per tornare al
cinema questa volta in una versione moderna e rivisitata interamente in 3D.
Godzilla è un kaiju (letteralmente
‘strana bestia’, cfr. Wikipedia) del cinema giapponese, protagonista di qualche film a partire dal 1954. L'ultimo – con l’identico titolo - fu
prodotto nel 1998 dalla Tristar della Sony con la squadra americano-tedesca di Independence Day (cfr. il Morandini),
girato da ‘un tale’ che di nome fa Roland Emmerich, cineasta piuttosto
portato nella materia, avendo firmato pellicole di genere ricoperte di encomi
quali Stargate (fantascienza, 1994), Independence Day (fantascienza, 1996, l'articolo), L'alba del giorno dopo (catastrofico,
2004). Di molti anni prima, come detto nel 1954, quella che fu considerata la risposta
giapponese a King Kong, sempre con lo
stesso titolo di Godzilla, porta la
firma del regista nipponico Ishirô Honda, il quale nemmeno dieci anni
dopo la fine della seconda guerra mondiale, probabilmente intese riprodurre
attraverso il ‘fantastico’ l’agghiacciante ricordo della distruzione atomica
che si abbatté su Hiroshima e Nagasaki.
Una scena del nuovo Godzilla, in uscita il prossimo maggio |
La sempre affascinante Juliette Binoche |
Il nuovo Godzilla,
probabilmente si proporrà come un mix d’ideologia e spettacolarità. Da una
parte la filosofia ‘verde’, il tema del nucleare, della sua presunta
pericolosità e invasività nel mondo ‘moderno’, dall’altra la vicenda della ‘strana
bestia’, che come fosse la punizione nei confronti dell’uomo che mai si accontenta,
disintegra tutto ciò in cui s’imbatte, con una rabbia e una costanza premeditate
che, mi sia concessa, una sorta di mastodontico lucertolone o
dinosauro anfibio
che sia, non potrebbe mai possedere. Sugli effetti speciali, sempre la collega
di Fantasy Magazine afferma che per esaltarsi “basta già la scena in cui il
mostro emerge dalle acque scatenando un'ondata degna del peggiore tsunami, a
far venire la pelle d'oca”. Pare non
mancheranno le scenette strappalacrime che, per lo spettatore che ama andare al
sodo, non rappresentano altro che perdite di tempo e fratture del ritmo
filmico. Il rischio maggiore per pellicole come questa è che il succo sia sempre
lo stesso, l’umano colpevole da una parte, la bestia innocente ma sterminatrice
dall’altra. Ho l’impressione che non investirò i miei preziosi risparmi per una
visione al cinema.
Il regista Gareth Edwards (di spalle) sul set di Godzilla |
Stefano Marzetti
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