mercoledì 2 aprile 2014

“Gigoló per caso”, il desiderio di essere visti (con trailer)

La locandina
Mia previsione: ♥♥♥ = 7,5

La scheda
Un film di John Turturro. Con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone, Sofía Vergara, Vanessa Paradis, Liev Schreiber, Bob Balaban, M'barka Ben Taleb, Tonya Pinkins, Aubrey Joseph, Dante Hoagland, Jade Dixon, Diego Turturro, Max Casella, Jill Scott, Aida Turturro, Michael Badalucco, Katherine Borowitz, David Margulies, Eugenia Kuzmina, Loan Chabanol, Ari Barkan, Joseph Basile, Allen Lewis Rickman, Elli, Delphina Belle, Anna Kuchma, Teddy Bergman, Aurelie Claudel, Sol Frieder, Hilma Falkowski, Donna Sue Jahier, Fran Lieu, David Altcheck, Russell Posner, Salimatou Sillah, Abe Altman, Ted Sutherland, Ness Krell, Isaiah Clifton. Titolo originale Fading Gigolo. Commedia, Usa 2013. Durata 98'. Lucky Red. Uscita in Italia giovedì 17 aprile 2014.

La trama
Fioravante e Murray, due amici per la pelle in condizioni economiche precarie, per sbarcare il lunario decidono di cimentarsi con il mestiere più antico del mondo. L'uno (John Turturro) nei panni di un gigolò, l'altro (Woody Allen) nel ruolo di manager. Con il nome d'arte Virgil, Fioravante si destreggia tra un ménage a trois con due avvenenti signore alla ricerca di emozioni forti (Sharon Stone e Sofia Vergara) e gli incontri ben più casti con Avigal, vedova di un rispettato rabbino, rimasta sola con i figli, i ricordi di una vita vissuta nel mondo chiuso della comunità chassidica e un disperato bisogno di scoprire cose nuove. Mentre Fioravante è messo in crisi dai sentimenti che quest'ultima suscita in lui, ignaro della gelosia di Dovi (Liev Schreiber), chassidico innamorato di lei fin da quando era ragazzo, Bongo (pseudonimo di Murray) scopre che non è poi così facile essere un protettore.

La critica
John Turturro
Il film Gigoló per caso (vedi articolo precedente) è stato riassunto in quindici parole dal suo regista e interprete: «La fame di contatto che si sente oggi, il desiderio di essere visti, toccati, apprezzati». Anche a costo di fare sesso a pagamento, a quanto pare. John Turturro (uno che ha lavorato tantissimo con un cineasta del calibro di Spike Lee e in una miriade di pellicole pregiate o poco meno, con signori della ripresa quali i fratelli Joel ed Ethan Coen e Martin Scorsese,), fra i più grandi caratteristi di Hollywood, ha fatto mezzo giro del mondo (Italia compresa) per presentare la sua quarta fatica dietro la telecamera. Un esercizio che decise di cominciare nell’ormai lontano 1992, quando sfornò il suo miglior racconto cinematografico, Mac, per poi andare progressivamente calando nella qualità, nel 1998 con il comunque apprezzato Illuminata e poi con il mediocre Prove per una tragedia siciliana nel 2009.

Sesso raccontato con gentilezza
Oggi ci riprova a entrare nelle sale (ben 400 con questo lavoro distribuito da Lucky Red) affidandosi oltre che alle proprie facoltà recitative, anche a un cast da paura, che annovera in particolare gente come Woody Allen (non so se rendo?), Sharon Stone, Sofía Vergara e Vanessa Paradis. La sceneggiatura (il cui soggetto – dicono i rumor - è sgorgato da uno scherzo tra amici), scritta dallo stesso 57enne
Una scena con Woody Allen
artista newyorkese figlio di un immigrato siciliano, sembra garantire una realtà ‘accadibile’ - seppur caratterizzata da alcune scene paradossali – e quindi un piano di racconto più che discretamente organico. «Il mio gigolò – ha spiegato in una recente conferenza stampa a Roma - non è il classico bell'uomo ma ha il suo sex appeal, ama le donne e sa ascoltarle». Una domanda (riportata dall’inviato della Gazzetta del Sud), lo ha fatto schermire: «Citato, tra gli altri film recenti sul sesso, Nynphomaniac (vedi articolo) di
Lars von Trier, il regista ha risposto divertito: «Mi piace von Trier, ma mi spaventa un po’ questo paragone, io racconto il sesso in maniera gentile».

Il carattere cosmopolita
Pare non sia stato facile convincere un semi-misantropo come l’immenso Allen
Turturro danza con Sofía Vergara
ma
Turturro, un po’ scherzando, ha rivelato che decisivo per il ‘sì’ del suo amico è stato il fatto di farsi radere e tagliare i capelli dallo stesso barbiere. Come detto la fabula del film mette in particolare rilievo il senso di abbandono che può insorgere anche quando si ha al fianco un compagno/compagna. E “l’idea del gigoló – evidenzia un articolo del sito web de ‘la Repubblica’ - è una metafora per le relazioni, perché le persone in una maniera o nell'altra pagano per avere amore”. Fondamentale, si dice, il carattere cosmopolita del caso narrato, che concorre a non dare l’idea di una mera fantasticheria ma di una concreta concatenazione degli eventi.

New York location fondamentale
New York, la location di Gigoló per caso
Per questo la location ideale non poteva che essere la città del regista, New York City, dove è possibile, passeggiando, incontrare personaggi identici a quelli presentati nell’opera, così favorendo l’immedesimazione dello spettatore. «Mi piaceva anche raccontare – ha detto ancora Turturro - una certa New York, quella che sta scomparendo, quella delle librerie che chiudono. Per mostrare il negozio di testi rari che gestisce Allen mi sono ispirato a quello di un amico che è stato costretto a tirare giù la saracinesca». Insomma, un film che pare valer la pena vedere, col giusto approccio fenomenologico e possibilmente non troppo psicologico, al buio della sala cinematografica. Andrò.

st.mar.

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