Un'immagine di Marlon Brando degna di essere ricordata |
Per capire la grandezza di Marlon
Brando è efficace
una battuta di Al Pacino, poi divenuta celebre, che ha recitato con
lui in Il padrino: «È come recitare
con Dio». Colui che per certi versi può essere considerato il più importante
attore statunitense, oggi avrebbe compiuto novant’anni. Il ‘dio’ di Hollywood era
nato a Omaha (Nebraska, Usa) il 3 aprile del 1924 ed è scomparso il primo
luglio del 2004.
L'attore statunitense in una scena de Gli ammutinati del Bounty |
Massimo rappresentante del nuovo metodo di
recitazione dell'Actor's Studio che si andava affermando nel cinema americano
nella metà degli anni '50 (il famoso ‘Metodo Stanislavsky’) – come scrive
Biografie Online - Marlon Brando si è imposto dapprima
come attore di notevole spessore e poi come vera a propria icona, grazie alla
sua capacità di vivere i personaggi che interpretava
ampliandone le
interne pulsioni psicologiche, spesso appena suggerite dalle sceneggiature. Tra
le sue interpretazioni più famose, che hanno fatto la storia della recitazione,
nel 1972 la resa ineguagliata di Don Vito Corleone nel succitato Il Padrino di Francis Ford Coppola. Sempre nello stesso anno reciterà nel film scandalo Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci. Candy e il suo pazzo
mondo di Christian Marquand nel 1968, La contessa di Hong Kong di Charlie Chaplin nel 1967, nel 1962 Gli
ammutinati del Bounty di Lewis Milestone, Sayonara nel 1957 di Joshua Logan, Bulli e pupe di Joseph L. Mankiewicz nel 1955, un anno prima il celeberrimo Fronte del porto di Elia Kazan, che lo ebbe come interprete anche in Viva
Zapata! del 1952 e un anno
prima in Un tram che si chiama
Desiderio.
In una scena di Apocalypse Now |
Purtroppo, col passare degli anni, del
fascino di Marlon Brando resterà solo l'ombra. Senza una evidente motivazione, perderà del
tutto la magnifica forma fisica di un tempo e, forse per i grandi problemi
legati alla sua famiglia (il primo figlio nel 1990 assassinò Dag Drollet - il
compagno della sorellastra Cheyenne Brando - e subì la condanna al massimo
della pena (dieci anni di carcere) nonostante il padre avesse testimoniato in
suo favore. Il 16 aprile 1995 Cheyenne si suicidò impiccandosi), si lascerà
del tutto andare. Arriverà a pesare qualcosa come 160 chili e i giornali
scandalistici faranno a gara nel pubblicare foto recenti, mettendolo
senza remore a confronto con le immagini dei tempi d'oro.
Tutto ciò non è certo mai stato sufficiente a
spezzare l’ammirazione costante che tutti quelli che amano il cinema continuano
a nutrire nei confronti del grande interprete statunitense. Incorniciato a meraviglia in
quella frase di Al Pacino che vale la pena ripetere, perché recitare
con Brando «è come
recitare con Dio».
redazione
(si ringrazia Biografie Online)
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