martedì 1 aprile 2014

‘Pirati’ in cattive acque, è cominciato lo streaming legale su ‘Onde’


In guerra contro i ‘pirati’
I pirati informatici della cinematografia, quelli che vanno scaricando pellicole a destra e a manca e che in streaming godono delle prime visioni ancora presenti nelle sale, ora avranno una bella concorrenza ‘legale’. È nata da pochi giorni, infatti, la straordinaria (a mio avviso) piattaforma – sempre in streaming - a pagamento con prezzi più che accessibili giacché si va da 1,99 a 3,99 euro per il noleggio. Il suo nome è ‘Anicaondemand’ (vai al sito), o più semplicemente ‘Onde’, online dal 31 marzo scorso. Il sito, che permette di accedere a un discreto numero di film (per il momento solo discreto) – è nato dalla sinergia tra Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali e Can (Cross Advertainment Network) in partnership con Mymovies.it (vai al sito).

Per far meglio ci vuole la banda larga
Riccardo Tozzi,
presidente dell'Anica
«Vogliamo dare un segnale al mercato – ha detto Riccardo Tozzi, presidente dell'Anica - Ci saranno anche documentari, selezioni di corti e mi piacerebbe anche qualche serie tv». Tra i problemi «c'è anche quello tecnologico serio per il ritardo della banda larga – ha spiegato - Però abbiamo la sensazione che molto sia in movimento e che si possa cambiare». Su ‘Anicaondemand’ la scelta del film (quelli stranieri ci sono sia doppiati sia in lingua originale) è facilitata dai filtri nella ricerca - ad esempio per generi, premi, prezzi, attori e registi top, festival - e integra informazioni su cast e incassi. Fatto l'acquisto con carta di credito, il film è a disposizione per trenta giorni e una volta ‘attivato’, per quarantotto ore. I titoli più nuovi si possono vedere senza interruzioni, prenotando un posto in una sala virtuale, interagendo con gli altri spettatori, in chat e attraverso i social network. Una grande rivoluzione.

Una library importante
La locandina di Jimmy P.,
sarà visibile su 'Onde' appena arrivato al cinema
«Non è un caso se facciamo la conferenza stampa nello stesso giorno in cui entra in vigore il regolamento dell'Agcom sulla lotta alla pirateria», è stata la prima dichiarazione di Tozzi, riportata dal sito web de ‘la Repubblica'. Realizzare la piattaforma, ha aggiunto «ha richiesto tempo, volevamo una sicurezza assoluta. Per anni ci dicevano che per combattere efficacemente la pirateria serviva una valida offerta legale e siccome crediamo moltissimo in questo strumento, l'abbiamo creata. È un'operazione istituzionale, che si ricollega anche alla storia del cinema italiano, con una parte di library importante».

Più rari i titoli italiani
Si parte con 350 film (al momento ne sono elencati circa 220) con un 7-8% current. Titoli che andranno sempre più ad aumentare grazie agli accordi già stretti (o quasi) con produttori e distributori come Rai Cinema, Cattleya, Luce Cinecittà, Lucky Red, Bim. Sono in trattative anche Warner e Universal ma per ora non c'è Medusa. «I titoli più difficili da ottenere sono quelli italiani», ha detto sempre Tozzi . «Il nostro è un Paese in cui i diritti sono molto legati tra loro ma le famiglie protettive stimolano poco la libertà dei ragazzi». Questa è una piattaforma in cui «i film che non escono in sala possono avere la prima uscita, magari con delle anteprime».

s.m.

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