venerdì 13 giugno 2014

Il più bello di venerdì 13 giugno, prima serata, sul ‘digitale’: Iris alle 21

La locandina
I signori della truffa

Valutazione media: ♥♥♥ = 7,5

La scheda
Un film di Phil Alden Robinson. Con Robert Redford, Dan Aykroyd, Sidney Poitier, James Earl Jones, Ben Kingsley, Mary McDonnell, David Strathairn, River Phoenix, Jo Marr, Gary Hershberger, Bodhi Elfman, Denise Dowse, Hanyee, Timothy Busfield, Eddie Jones, Time Winters, Jun Asai. Titolo originale: Sneakers. Poliziesco, Usa 1992. Durata 126' circa.

La trama
Bishop e Cosmo, geni del computer, trasferiscono denaro dalle casse dei Repubblicani a quelle delle Pantere Nere. Cosmo è arrestato, mentre Bishop, cambiata identità, diventa capo di un gruppo specializzato nel mettere alla prova complicati sistemi di sicurezza. Ricattato dal Governo, Bishop accetta di recuperare una scatola nera che permette di penetrare qualsiasi sistema di sicurezza, ma avrà di fronte Cosmo, ora arruolato dalla mafia.

Critica – Rassegna stampa
“(...) La trama è molto aggrovigliata - scrive My Movies che attinge da il Morandini - tanto che dà luogo a due film in uno. Nella prima parte prevalgono i toni leggeri della commedia, poi si ricomincia da capo con il thriller e la suspense. P.A. Robinson, regista competente, mimetizza ambizioni d’autore sotto la vernice di un efficiente mestiere hollywoodiano puntato al divertimento. Ci riesce benissimo. Il titolo italiano è deviante: sneakers è un termine che indica le scarpe da tennis e chi le indossa; to sneak sta per introdursi furtivamente, e con le scarpe da tennis si è veloci e silenziosi”, conclude il Morandini.

In questa scena, Ben Kingsley e Robert Redford
Per quanto ricordi io del film - che ho visto una sola volta in quel lontano 1992 - in assoluto I signori della truffa si presenta come pellicola emblematica della spettacolarità marchiata anni Novanta del secolo scorso. La concatenazione delle immagini e la loro verosimiglianza poggiano su una sceneggiatura avvincente, intricata, ma composta in modo che lo spettatore non si smarrisca nel dedalo di sub-plot nel quale ogni tanto è tirato dal regista Phil Alden Robinson. Un giusto potenziale d’ironia, inoltre, alleggerisce la parte più grave del film. Giocano un ruolo fondamentale attori di primissimo ordine che danno corpo a personaggi credibili, che favoriscono l’immedesimazione di chi vede. Il ‘già visto’ di questa spy story di Robinson possiede comunque una sua struttura autografa, caratterizzata da un ottimo ritmo narrativo. L’obiettivo di intrattenere per oltre due ore è centrato.
s.m.

Nessun commento:

Posta un commento

Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.