martedì 8 aprile 2014

L’Oscar Sorrentino si dà alla fiction tv, speriamo solo ogni tanto

Paolo Sorrentino quest'anno ha vinto l'oscar per La grande bellezza
Giacché ormai è divenuta una moda (incentivata dalla prospettiva di guadagni ancor maggiori di quelli che garantisce il ‘vero’ cinema), mi auguro che nella spirale delle fiction tv non sia risucchiato anche il neo premio Oscar per il film La grande bellezza, Paolo Sorrentino (l’articolo). La mia preoccupazione è giustificata dal fatto che oggi è circolata la notizia che il regista napoletano abbia collaborato con gli sceneggiatori Stefano Rulli e Umberto Contarello a The Young Pope (Il giovane Papa), serie di otto puntate che andrà in onda a breve termine su Sky e che sarà girata da lui in persona. La produzione è della Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani. Si tratta della stessa società che ha curato per Sky In Treatment e per Fox International Channels Italy la comedy Boris.

Di recente l’autore di pellicole di grande successo quali Le conseguenze dell'amore (2004) e Il divo (2008), ha comunicato di voler subito iniziare a lavorare per una nuova opera filmica che dovrebbe intitolarsi In The Future. Il mio auspicio è che la maggior parte dei suoi sforzi sia indirizzata proprio verso quest’obiettivo piuttosto che nel diventare un autore al servizio – ben remunerato - del piccolo schermo. Sarebbe davvero uno spreco.
Toni Servillo in Il divo, uno dei film di maggior successo di Sorrentino
Come ci fa sapere Emanuele Manta di Coming Soon, la fiction in questione racconta il Vaticano da un punto di vista privilegiato, quello di un immaginario, giovane Papa, Lenny Belardo (interpretato probabilmente da un attore di fama internazionale), primo Pontefice italoamericano della storia. Un progetto – girato tra Stati Uniti, Città del Vaticano, Italia e Africa – che vuole andare oltre gli scandali e i segreti che spesso circondano la Chiesa in questo genere di opere, per parlare delle vite degli uomini e delle donne che vivono nel piccolo stato che sorge al centro di Roma. Non c’è che dire, la fabula potrebbe aver partorito una sceneggiatura interessante. Mi auguro che la resa dell’esperienza filmica sia all’altezza dell’ipotesi di base. «Paolo Sorrentino ha scelto noi per il suo primo racconto televisivo», ha dichiarato al Corriere della Sera Andrea Scrosati, vicepresidente di Sky per Cinema, Intrattenimento e News. «Sono felice che talenti» come il suo «riconoscano in Sky il luogo naturale in cui poter esprimere il proprio talento in assoluta libertà. Con l’ingresso di Sorrentino, la nostra azienda si conferma polo d’eccellenza per la creatività nostrana».

st.mar.

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