venerdì 11 aprile 2014

“Enough Said”, fragilità e inquietudine di una donna (con trailer)

La locandina
Mia previsione: ♥♥♥ = 6,5

Scheda del film
Un film di Nicole Holofcener. Con Julia Louis-Dreyfus, James Gandolfini, Catherine Keener, Toni Collette, Ben Falcone, Tracey Fairaway, Christopher Smith, Tavi Gevinson, Eve Hewson. Titolo originale: Enough Said. Drammatico, Usa 2014. Durata 93'. 20th Century Fox. Uscita giovedì 1 maggio 2014.

Trama del film
Eva è una massaggiatrice divorziata con una figlia che sta per andare al college e la situazione la preoccupa non poco. Una sera, a una festa, conosce Albert, suo coetaneo gentile e corpulento, anche lui single, poi Marianne, poetessa con cui va subito d'accordo e che diviene una sua cliente fissa. Di lì a poco l'amicizia con Albert si trasformerà in qualcosa di più profondo, così come il rapporto con Marianne. Quest'ultima, infatti, finirà per sfogarsi con Eva di tutti i difetti dell'ex marito, che ancora la infastidiscono. Peccato che questi sia Albert. Eva si trova così di fronte a un bivio: credere ai racconti dell'amica o proseguire una relazione che sembrava perfetta.

La critica
La regista
Nicole
Holofcener
L’avevo annunciato all’atto della presentazione del prossimo film postumo con James Gandolfini, The Drop (l’articolo). Prima di morire d’infarto a Roma l’estate scorsa, il grande caratterista italoamericano aveva lavorato sodo e così, tanti mesi dopo la sua prematura scomparsa, continuiamo a parlare – volentieri – di lui e della sua efficacia recitativa. Anche in pellicole dove non è per forza protagonista. Questa costanza è una specie di mio personale tributo verso un attore per il quale ho nutrito da sempre stima e simpatia. Insomma, dopo il citato The Drop (o Animal Rescue, non ho ancora ben capito) e dopo il suo poco più che cameo - ma efficace - nel meraviglioso Zero Dark Thirty (l’articolo)Gandolfini il prossimo primo maggio ‘risorgerà’ sul grande schermo con Enough Said (che mi auguro la distribuzione italiana non decida di tradurre nello scontatissimo e inutile Non dico altro; ma temo che il misfatto sia già stato compiuto). Anche in questa circostanza emergerà dal racconto filmato in modo irresistibile, fattore che in una certa misura rischia, a tratti, di nascondere la molteplicità di possibili interpretazioni.

Ben Falcone e Julia Louis-Dreyfus in una scena del film
L’opera filmica – passata dal Torino Film Festival 2013 - è stata girata da Nicole Holofcener (autrice anche televisiva e in particolare, con altri colleghi, dell’acclamata Sex and the City, che nel 2005 è giunta alla sesta stagione; ha inoltre partecipato alla regia dell’omonimo, applaudito film basato sulla serie) ideatrice stessa della fabula e della successiva sceneggiatura. Oltre all’interprete di Westwood (New Jersey, Usa), nel cast spicca la presenza di Julia Louis-Dreyfus (nel 1985 vista nel ‘woodyalleniano’ Hannah e le sue sorelle), che duetta in modo assai efficace con Gandolfini nella vicenda sintetizzata dalla trama e restituisce allo spettatore un “personaggio femminile complesso, inquieto e fragile”, come rileva Gabriele Capolino di Cine Blog .

James Gandolfini
Il film si annuncia bifronte, da un lato maneggevole, dall’altro più complesso e tutto da leggere e interpretare. Comincia andando piano, scalda il motore e poi fa vedere di cosa è capace. Caratteristica che, a mio avviso, distingue sempre una pellicola ‘di livello’ dalla sciapa commediola che non dà spunti per far emergere valenze nascoste. “Si vede che dietro c’è lo zampino di una donna – rileva ancora Capolino - perché se è vero che Non dico altro (vi prego, scriviamo Enough Said) è una commedia romantica, è anche e soprattutto lo studio di un personaggio femminile”. Insomma Eva, la protagonista principale, è una persona sfaccettata, da un lato tutt’altro che simpatica ma della quale, pian piano, si scopre la volontà o il problema, di voler tenere nascosto tutto il suo mondo interiore, il quale le impedisce di affrontare la vita con una sufficiente carica di speranza. E questo la avvicina allo spettatore che riesce a meglio identificarsi.

Julia Louis-Dreyfus e James Gandolfini in Enough Said
Fin qui nulla da dire. La pellicola promette bene, Ma, come spesso accade, i pareri sono discordanti. L’ultima fatica della Holofcener, infatti, sarebbe il prototipo della mancanza di idee da cui è afflitta, in questo periodo, la produzione statunitense e hollywoodiana in particolare. Anche questo film risulterebbe quindi un susseguirsi di procedimenti di significazione triti e ritriti, che lasciano la nota sensazione di ‘già visto’ e, quindi, di delusione. “Per trovare la strada verso un lungometraggio possibilmente fresco e realmente interessante”, scrive Adriano Ercolani di Film.it, la cineasta “avrebbe dovuto cercare soprattutto nuove soluzioni narrative, invece di affidarsi al fascino consolidato dell'ambientazione ‘losangelina’ e alla simpatia carismatica degli attori”. Il critico del suddetto giornale online, va controcorrente rispetto alla collega di Cine Blog, bocciando proprio la prova della Louis-Dreyfus che, da un’iniziale carica comica, “col passare della narrazione ci si accorge che sfodera sempre di più il suo repertorio di smorfie e smancerie per rimpolpare un'interpretazione piuttosto monocorde”. Insomma, in tutto questo c’è di che essere incuriositi e ciò riguarda soprattutto gli strenui amanti della commedia americana. Per restare al sottoscritto, prima di investire i famigerati 8 euro e 50 dovrò esercitare una seria riflessione.

Non essendo accreditato dalla visione dell’anteprima del film, l’articolo va inteso come una sorta di rassegna stampa da me commentata e, dove possibile, arricchita.

st.mar.

Nessun commento:

Posta un commento

Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.