mercoledì 19 marzo 2014

Il più bello di stasera sul ‘digitale’: Cielo alle 21 (con trailer)

La locandina americana
Donnie Darko

Scheda del film
Un film di Richard Kelly. Con Jake Gyllenhaal, Noah Wyle, Drew Barrymore, Patrick Swayze, Holmes Osborne, Daveigh Chase, Maggie Gyllenhaal, Katharine Ross, Seth Rogen, Mary McDonnell, Jena Malone, James Duval, Jerry Trainor, Joan M. Blair, Sarah Hudson, Fran Kranz, Scotty Leavenworth, Arthur Taxier, Mark Hoffman, David St. James, Tom Tangen, Jazzie Mahannah, Jolene Purdy, Stuart Stone, Gary Lundy, Alex Greenwald, Beth Grant, David Moreland, Kristina Malota, Marina Malota, Carly Naples, Tiler Peck, Patience Cleveland, Lisa K. Wyatt, Rachel Winfree, Jack Salvatore Jr., Lee Weaver, Phyllis Lyons, Ashley Tisdale, Alison Jones. Drammatico, Usa 2001. Durata 108'.

Trama del film
2 ottobre 1988, una giornata come le altre nella vita disincantata di Donnie Darko. Ha preso le sue medicine, ha guardato il dibattito presidenziale alla televisione e ha cenato con la famiglia. Poi avviene un terrificante incidente, inspiegabilmente il motore di un aeroplano precipita dal cielo, schiantandosi sulla casa dei Darko e distruggendo la stanza di Donnie. A seguito dell'incidente, che per poco non gli costa la vita, Donnie sperimenta un accresciuto senso di cosa significhi essere vivi, e di lì a poco, innamorati. Ben presto il giovane scopre la propria potenzialità di dipanare i fili che tengono assieme l'universo, parallelamente alla tentazione di alterare il tempo e il destino. Straordinariamente intelligente, il sonnambulo Donnie prende a casaccio le sue pillole anti-psicosi, soffre di frequenti allucinazioni e riceve le regolari visite di Frank, un’implacabile presenza soprannaturale che lo avverte: il mondo così come lo conosce Donnie finirà tra 28 giorni.

Breve commento
Un “film illuminante e ribelle – scriveva Leonardo Jattarelli de Il Messaggero quando la pellicola arrivò nelle sale  - ‘bruciato’ alla sua uscita pochi giorni dopo la tragedia dell’11 settembre, resuscitato grazie al tam-tam sul web di migliaia di giovani che ne hanno seguito le fortune al Sundance Film Festival incoronandolo film-cult”. Da lì è divenuto uno “di quei film di culto – rilevava invece Davide Morena di Mymovies.it - che lentamente si emancipano dalla nicchia e si fanno conoscere e amare in tutto il mondo, perdendo in parte il loro alone di leggenda. L'Italia detiene il triste primato di riuscire ad arrivare sempre per ultima a scoprire certi fenomeni”.

Jake Gyllenhaal e Heath Ledger in I segreti di Brokeback Mountain 
“È grande il fascino che questa pellicola riesce a esercitare sul pubblico, soprattutto quello coetaneo del cupo protagonista, poco più che adolescente. Al contrario di molti film che fanno esplicito riferimento al mondo giovanile”. Ma in questo caso “si parla di qualcosa di molto più significativo – scriveva sempre Morena - si parla di morte. In toni tutt'altro che rassicuranti, (il regista) Richard Kelly (poi, ricordo io, smarritosi con una produzione esigua di cui val la pena menzionare giusto l'apprezzato Southland Tales nel 2006) si interroga sull'effetto prorompente che la consapevolezza della morte ha su ogni individuo e di quanto questo condizioni ogni altra sensazione e azione: amore, paura, disprezzo, ribellione”. L’opera ha inoltre il grande merito di aver lanciato sulla ribalta un ottimo interprete come Jake Gyllenhaal (fra i tanti cito il bellissimo I segreti di Brokeback Mountain del 2005 che gli valse la nomination all’Oscar), allora appena 21enne.

s.m.

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