domenica 16 marzo 2014

Da oggi a domenica 23 il ‘Rome Independent Film Festival’

La locandina della manifestazione
Sei i film in gara per la sezione internazionale, sei i ‘lunghi’ italiani, venti documentari (di cui otto stranieri): questi sono i numeri della selezione 2014 del ‘Rome Independent Film Festival’, che comincia oggi (16 marzo 2014) al Nuovo Cinema Aquila (via L'Aquila 68, Roma, tel. 0670614390) fino al 23 marzo (domenica prossima). Grande attesa per il documentario (in concorso) Enzo Tortora, una ferita italiana, opera filmica di Ambrogio Crespi (prodotto dal gruppo Datamedia) che sarà proiettata giovedì 20 marzo alle 19,10 nella sala uno. Un’opera unica nel suo genere - come rileva il sito web de Il Messaggero - perché in circa sessanta minuti e con un linguaggio veloce, tipico di chi come il regista viene dal mondo della pubblicità, sarà caratterizzata da uno stile strettamente legato ai fatti. Quindi la vita, il calvario giudiziario, l'impegno in politica contro la malagiustizia, il ritorno in tv e infine la tragica morte di un uomo che è diventato egli stesso l’emblema di tutti i mali del sistema giudiziario italiano. Crespi, nei giorni scorsi, ha spiegato il proprio legame tra se stesso e la figura di Tortora, affermando che «la mia grande forza è stata il confronto con la storia di Enzo. L’unica cosa che mi ha fatto superare questo dolore, che è lo stesso che ha provato Enzo», facendo anche riferimento alla personale vicenda carceraria.

Grande attesa per il docufilm su Enzo Tortora
La selezione dei lungometraggi stranieri – come informa Sandra Martone di Filmforlife.org - propone quasi esclusivamente la figura della donna. È ‘madre-figlia’ in Nuwebe (diretto da Joseph Israel Laban), artista ribelle e angosciata in Paradise Cruise (Matan Guggenheim) e in Tempo Girl (Dominik Locher), problematica e sola in The Girl From The Wardrobe (Bodo Kox) e in Wounded (Fernando Franco). I film italiani in concorso sono: The Stalker di Giorgio Amato sulla violenza alle donne e le commedie CUT del trio Riccardo Romboli, Giulio Valli, Nico di Lalla, Sogni di Gloria del Collettivo John Snellinberg, gli ‘ecologici’ Ci vorrebbe un miracolo di Davide Minnella e La terra e il vento di Sebastian Maulucci e laction noir The Sweepers di Igor Maltagliati.

Impegno sociale, ambiente ma anche mafia e contrasto alle multinazionali: sono questi alcuni dei temi affrontati nella sezione italiana dei documentari. Da segnalare Another World di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la realtà con una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo. Tematiche ‘eco’ toccano Wangki di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidiana del popolo Miskito per preservare l’equilibrio tra uomo e natura e Iriria – niña tierra di Carmelo Camilli.


redazione

2 commenti:

  1. Questa è davvero informazione, almeno per m! Io neanche sapevo che ci fosse questo Festival a Roma e mi fa piacere scoprire che nella vituperata Capitale ancora si fanno promozione e avanguardia. Bouno a sapersi

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  2. Ebbene sì, una manifestazione particolarmente interessante e non pubblicizzata a sufficienza. Vale la pena di dedicarle almeno una giornata da qui a domenica. Grazie.

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