La locandina della manifestazione |
Sei i
film in gara per la sezione internazionale, sei i ‘lunghi’ italiani, venti
documentari (di cui otto stranieri): questi sono i numeri della selezione 2014
del ‘Rome Independent Film Festival’, che comincia oggi (16 marzo 2014) al Nuovo
Cinema Aquila (via L'Aquila 68, Roma, tel. 0670614390) fino al 23 marzo
(domenica prossima). Grande attesa per il documentario (in concorso) Enzo Tortora, una ferita italiana, opera
filmica di Ambrogio Crespi (prodotto dal gruppo Datamedia) che sarà proiettata giovedì
20 marzo alle 19,10 nella sala uno. Un’opera unica nel suo genere - come rileva
il sito web de Il Messaggero - perché in circa sessanta minuti e con un linguaggio veloce, tipico di chi come
il regista viene dal mondo della pubblicità, sarà caratterizzata da uno stile
strettamente legato ai fatti. Quindi la vita, il calvario giudiziario,
l'impegno in politica contro la malagiustizia, il ritorno in tv e infine la tragica
morte di un uomo che è diventato egli stesso l’emblema di tutti i mali del
sistema giudiziario italiano. Crespi, nei giorni scorsi, ha spiegato il proprio legame tra se
stesso e la figura di Tortora, affermando che «la mia grande forza è stata il
confronto con la storia di Enzo. L’unica cosa che mi ha fatto superare questo
dolore, che è lo stesso che ha provato Enzo», facendo anche riferimento alla
personale vicenda carceraria.
Grande attesa per il docufilm su Enzo Tortora |
Impegno
sociale, ambiente ma anche mafia e contrasto alle multinazionali: sono questi
alcuni dei temi affrontati nella sezione italiana dei documentari. Da segnalare
Another World di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la
realtà con una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo.
Tematiche ‘eco’ toccano Wangki di Joana de Freitas Ginori e Matteo
Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidiana del popolo Miskito
per preservare l’equilibrio tra uomo e natura e Iriria – niña tierra di Carmelo Camilli.
redazione
Questa è davvero informazione, almeno per m! Io neanche sapevo che ci fosse questo Festival a Roma e mi fa piacere scoprire che nella vituperata Capitale ancora si fanno promozione e avanguardia. Bouno a sapersi
RispondiEliminaEbbene sì, una manifestazione particolarmente interessante e non pubblicizzata a sufficienza. Vale la pena di dedicarle almeno una giornata da qui a domenica. Grazie.
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