martedì 18 marzo 2014

Il più bello di stasera sul ‘digitale’: Rai Movie alle 21,15 (con trailer)

La locandina
Vajont

Scheda del film
Un film di Renzo Martinelli. Con Michel Serrault, Daniel Auteuil, Laura Morante, Jorge Perugorría, Leo Gullotta, Philippe Leroy, Anita Caprioli, Nicola Di Pinto, Bruno Bilotta. Drammatico, Ita/Fra 2001. Durata 98’.

Trama del film
Era il 9 ottobre del 1963 quando 260 milioni di metri cubi di terra e rocce del monte Toc (provincia di Beluno, Veneto) si staccarono e franarono nel lago artificiale della diga del Vajont (torrente che nasce in Friuli). L'anomala, immensa onda relativa sommerse il paese di Longarone. Morirono oltre 2000 persone. Si parlò si fatalità, ma non era così. C'era stato chi aveva previsto la tragedia essendo la diga costruita su un terreno inadatto. La giornalista Tina Merlin (L’Unità) cercò di portare alla luce la verità, indagando fra omertà e scarichi di responsabilità. Un funzionario si tolse la vita. Il processo, durato decenni, produsse solo condanne ridicole. Renzo Martinelli racconta tutto questo cercando di mediare lo spettacolo e l'inchiesta.

Breve commento
Renzo Martinelli (suo il pesante Porzus del 1997) vuole coniugare impegno civile e spettacolo, alto costo (18 miliardi) e storie quotidiane, accuse ai potenti della Sade - l’antenata dell’Enel - e adesione alle vite (e alla morte) degli umili. Ci sono i cattivi arroganti, ingegneri, funzionari, politici, manager, affaristi. Non furono eccellenti le recensioni dedicate a questo film che invece, a me, ha soddisfatto in modo abbondante (voto 7), che vi consiglio di vedere stasera – soprattutto se vi è ancora sfuggito - e sul quale mi propongo di scrivere una personale recensione appena potrò accuratamente rivederlo. Aspra, ad esempio, fu la critica di Bruno Fornara di Filmtv.it, il quale trovò giusto rilevare “la sciatteria diffusa, recitazione dimessa, regia inesistente. Le buone intenzioni non salvano il film. La vera, drammatica meditazione sul Vajont resta lo spettacolo teatrale di Marco Paolini” (e su quest’ultima osservazione sono d’accordo).

Scena di Vajont: sopravvissuti disperati
sul luogo in cui sorgeva il paese di Longarone
Sul commento scritto su Comingsoon – che riporta quello di Lietta Tornabuoni de La Stampa - invece, si parla di “cliché così logori, tecniche così rutilanti, sentimenti così ovvi e improbabili (…) regista, produttore, sceneggiatore, operatore di macchina del film, ricostruisce la vicenda di oltre trent'anni fa indulgendo alla retorica”. Nota positiva la partecipazione “di eccellenti attori francesi nelle parti più odiose dei dirigenti della società elettrica, brava Laura Morante”.

s.m.

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