Il manifesto della 29^ edizione del Torino Gay & Lesbian Film Festival |
Una scena del bellissimo film Flawless con i grandi Philip Seymour Hoffman e Robert De Niro |
Degna di nota è la presenza della Corea del
Sud, presente con sette pellicole, di cui quattro del regista Lee Song
Hee-il, molto
attento alle problematiche sociali del suo paese. Classe 1971, tra il 1995 e il
2000 ha diretto un buon numero di cortometraggi, affrontando sin da subito in
maniera decisa i principali problemi sociali della Corea del Sud contemporanea.
Tra i lungometraggi successivi, è da ricordare No Regret (2006), una delle prime pellicole apertamente gay del
cinema coreano. Fra i suoi film presenti al festival, è di particolare
interesse il recentissimo Night Flight
(2014), che sarà al centro di una serata dedicata al tema del bullismo. Questo melò duro e violento, presentato
all’ultimo Festival di Berlino, racconta le vicende di tre studenti sudcoreani
in un crescendo di sopraffazioni e tensioni, fino alla resa dei conti con il
passato e con le proprie identità.
Uno scatto dal film Night Flight del regista sudcoreano Lee Song Hee-il |
‘Dalla Russia con amore’ è il titolo di
un’intera sezione dedicata alla confederazione di stati dell’ex Unione
Sovietica. Con quest’omaggio, il TGLFF vuole porre l’attenzione e dare
solidarietà a un momento sociale tutt’altro che facile, proponendo non solo
film di finzione ma anche documentari a testimonianza e denuncia della
situazione attuale della comunità LGBT in questo paese. I titoli in programma
comprendono due lungometraggi, Sayat Nova
(Il colore del melograno) di Sergej Parajanov –
precursore della cinematografia gay in Russia già negli anni del regime, più
volte arrestato – e Campaign of Hate:
Russia and Gay Propaganda di Michael
Lucas. Inoltre tre cortometraggi, The
Beginning di Eleonora Zbanke, I
Love Her di Darya Perelay e I've
Only Just Begun di Elias Koskimes.
Tre gli omaggi che vedono protagoniste due diverse
nazioni: il Regno Unito, paese natale di Derek Jarman, del
quale nel 2014 ricorre il ventennale della scomparsa e di cui sarà proposto Caravaggio (1986) in versione
restaurata. Toccherà poi agli Stati Uniti d’America. Sarà ricordato Philip Seymour Hoffman, recentemente scomparso, con la proiezione del bellissimo Flawless (Usa, 1999) diretto da Joel Schumacher, che lo vede accanto a un grandissimo Robert De Niro. Il terzo omaggio, sempre statunitense, è per Lou Reed, a meno di un anno dalla scomparsa. Il suo storico
concerto del 2006 a New York, nel corso del quale eseguì per la prima volta live i brani del suo celebratissimo
album Berlin, è al centro di Lou Reed’s Berlin (2007), diretto da Julian Schnabel. Una manifestazione da non perdere e non solo per omosessuali
e lesbiche.
redazione
Nessun commento:
Posta un commento
Si fa gentile richiesta di non utilizzare mai volgarità nella stesura dei commenti. Inoltre, la polemica fra utenti è ben accetta, anzi incoraggiata, ma non deve mai travalicare i confini dell'educazione. Il mancato rispetto di tali richieste comporterà la non pubblicazione dei commenti. Grazie.