venerdì 28 febbraio 2014

Di Noè la paura di delirare. “Noah” (trailer)

La locandina
Scheda del film

Un film di Darren Aronofsky. Con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Douglas Booth, Emma Watson, Julianne Moore, Ray Winstone, Anthony Hopkins, Martin Csokas, Jóhannes Haukur Jóhannesson, Arnar Dan, Kevin Durand, Dakota Goyo, Mark Margolis, Madison Davenport, Nick Nolte. Drammatico, Usa 2014. Universal Pictures. Uscita giovedì 10 aprile 2014.

Trama del film

Darren Aronofsky racconta nel suo stile la storia di Noè e di come l'uomo, ossessionato da terribili visioni prima del diluvio universale, deciderà di proteggere la sua famiglia dall'arrivo dell'alluvione.

Tema del film

Laico. Così si potrebbe definire questo film che personalmente attendo con somma trepidazione. Un po’ per ammirazione nei confronti di Russell Crowe (tra le sue interpretazioni più importanti, l’unica che mi ha lasciato perplesso è quella ne Il gladiatore, udite udite… ). Un po’ perché anch’io sono laico, ma proprio tanto. E un film solo biblico su Noè quale sarebbe potuto essere questo Noah, probabilmente non mi sarebbe piaciuto, o solo a metà, per dirla con parole molto semplici. Invece pare che il regista - Aronofsky - del bellissimo The Wrestler (2008, con un impareggiabile Mickey Rourke e un'intensa Marisa Tomei), abbia optato – afferma chi questo film l’ha già visto - per una versione “fantascientifica” della vicenda narrata dal vecchio testamento.

Il regista Darren Aronofsky
Insomma, il 45enne cineasta di New York City, sembra aver preferito restare nel solco dell’apprezzabile The Fountain. L'albero della vita (2006), storia di un conquistador, scienziato e astronauta che vuole vincere la morte e salvare la donna che ama, a sua volta scrittrice, regina. “Un pensiero fatto albero di vita”, come ha scritto Tirza Bonifazi su Mymovies.it. Un viaggio epico che ha inizio nella Spagna del sedicesimo secolo, governata da Isabella e minacciata dal Grande Inquisitore, che prosegue nello studio di un biologo del ventunesimo secolo e termina con un esploratore del futuro in viaggio verso Xibalba, una nebulosa lontana.
Russel Crowe nei panni di Noè

C’è anche psicologia in quest’opera epico-religioso-biografica, visto che Ari Handel (co-sceneggiatore del film insieme ad Aronofsky) s’è impegnato a far emergere i moti più profondi dell’animo di Noè che ne lacerano l’esistenza, combattuto tra ciò che sa di dover fare, la sua fede e il dilaniante timore di essere in errore nell’escogitare la propria strategia, al punto di temere d’essere in preda a un vero e proprio delirio. “Un po’ come molti supereroi contemporanei”, è l’interpretazione di Adriano Ercolani su Comingsoon.it

Noah, per quanto suddetto, si rivela un personaggio che richiede buona dose d’introspezione mentale e spirituale allo stesso tempo. Non solo Crowe ma anche gli altri componenti del cast (di altissimo livello, va rilevato) sembra abbiano dovuto dare qualcosa in più del solito, qualcosa che ne ha messo alla prova la consistenza più ragguardevole della loro professionalità. Ecco perché il film a tratti pare possa apparire uno sforzo per portare sul grande schermo un’opera da considerarsi unica. Non resta che attendere. Io sarò di certo fra gli spettatori.

Stefano Marzetti

  (si ringraziano Mymovies e Comingsoon)

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