Il premio Oscar, Philip Seymur Hoffman |
Era una vera bomba di sostanze stupefacenti
quella che “esplodendo” ha tolto di mezzo uno dei più grandi attori degli
ultimi quindici anni. Philip
Seymour Hoffman, trovato morto il 2 febbraio 2014, nell'appartamento che
aveva affittato qualche mese prima a Manhattan, con una siringa ancora infilata
nel braccio,
in base all’autopsia è stato ucciso da un cocktail letale di agenti stimolanti e calmanti, tra cui eroina, cocaina,
anfetamine e benzodiazepine. Ad accertarlo è stata l’autopsia effettuata sul
corpo del premio Oscar (per Truman Capote nel 2005) nella mattinata del primo
marzo 2014. Non cambia comunque la conclusione sulla morte, definita “accidentale”.
L'overdose era stata sospettata subito
dalla polizia – ricorda il sito web Sky Tg 24 - che aveva trovato vicino al
cadavere dell'attore dosi di eroina, siringhe e altre sostanze in diverse parti
della casa. Hoffman aveva 46 anni. In interviste dello scorso anno aveva rivelato
di aver cercato di far fronte a una dipendenza dall'eroina che lo aveva
agguantato di nuovo dopo 23 anni di sobrietà. L'attore si era separato da poco
dalla compagna Mimi
O'Donnell, una celebre costumista. Nel testamento
ha lasciato tutti i suoi beni proprio a lei, con la richiesta che il figlio
maggiore, l'unico nato al tempo del documento, crescesse a New York in un
ambiente ricco di arte di cultura.
redazione
(si ringrazia SkyTg24)
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