sabato 1 marzo 2014

Seymour Hoffman, a ucciderlo una cocktail-bomba di droghe

Il premio Oscar, Philip Seymur Hoffman
Era una vera bomba di sostanze stupefacenti quella che “esplodendo” ha tolto di mezzo uno dei più grandi attori degli ultimi quindici anni. Philip Seymour Hoffman, trovato morto il 2 febbraio 2014, nell'appartamento che aveva affittato qualche mese prima a Manhattan, con una siringa ancora infilata nel braccio, in base all’autopsia è stato ucciso da un cocktail letale di agenti stimolanti e calmanti, tra cui eroina, cocaina, anfetamine e benzodiazepine. Ad accertarlo è stata l’autopsia effettuata sul corpo del premio Oscar (per Truman Capote nel 2005) nella mattinata del primo marzo 2014. Non cambia comunque la conclusione sulla morte, definita “accidentale”.

L'overdose era stata sospettata subito dalla polizia – ricorda il sito web Sky Tg 24 - che aveva trovato vicino al cadavere dell'attore dosi di eroina, siringhe e altre sostanze in diverse parti della casa. Hoffman aveva 46 anni. In interviste dello scorso anno aveva rivelato di aver cercato di far fronte a una dipendenza dall'eroina che lo aveva agguantato di nuovo dopo 23 anni di sobrietà. L'attore si era separato da poco dalla compagna Mimi O'Donnell, una celebre costumista. Nel testamento ha lasciato tutti i suoi beni proprio a lei, con la richiesta che il figlio maggiore, l'unico nato al tempo del documento, crescesse a New York in un ambiente ricco di arte di cultura.
redazione

(si ringrazia SkyTg24)

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