mercoledì 26 febbraio 2014

L’incubo dell’uomo-satellite. “Una donna per amica” – Il tema

La locandina
Scheda del film

Un film di Giovanni Veronesi. Con Fabio De Luigi, Laetitia Casta, Valentina Lodovini, Adriano Giannini, Valeria Solarino, Monica Scattini, Geppi Cucciari, Virginia Raffaele, Flavio Montrucchio, Antonia Liskova. Commedia, Ita 2014. Durata 88'. Warner Bros Italia. Uscita giovedì 27 febbraio 2014.

Trama del film

Francesco e Claudia sono belli, giovani e molto amici. Lui è un avvocato, impacciato e spiritoso. Lei fa la veterinaria, un'anima libera e anticonformista. Tra loro non ci sono segreti, ma quando nella vita di Claudia arriva Giovanni e lei decide di sposarlo, Francesco si accorge che l'amicizia fra uomo e donna è più complicata del previsto. Equivoci, sentimenti e grandi risate nell’eterno incontro-scontro tra uomo e donna.

Fabio De Luigi
Tema del film

Molte donne sono vittime di un incubo continuo. Quello dell’uomo-satellite. Dell’uomo troppo amico per diventare amante o, addirittura, compagno di vita. La cosa strana è che sono proprio loro a magnificare la sola amicizia col maschio di turno, di passaggio. O non di passaggio, perché la peggior sofferenza del malcapitato è essere destinato a restare una sorta di familiare  – fratello o cugino non fa gran differenza – per una vita. Che cosa fanno le donne? Accettano – accade spesso, naturalmente non è una regola - rassegnate e non si accorgono o fanno finta di non capire che il maschietto all’amicizia non ci pensa proprio. Quel che a lui interessa è finire tra le lenzuola per i proverbiali “quadri plastici”.

Questa sorta d’intreccio, il regista di Una donna per amica lo aveva già reso evidente in Manuale d’amore (2005), a mio avviso un film spezzettato nella capacità di divertire. Stavolta sembra che le cose siano destinate ad andare meglio, a giudicare dai commenti usciti sinora. Possiamo sperare, pare, in una commedia sobria e spontanea, lontana da situazioni grottesche che se non dosate con maestria appesantiscono l’insieme, nella quale è inquadrato il tema della possibile amicizia uomo-donna. Uno di quegli argomenti sempre di moda quando ci troviamo a chiacchierare del faceto. Oh, attenzione, non parliamo di un’amicizia di quindici giorni ma di un sodalizio che si protragga per una vita, senza rischio di mutazione.

Laetitia Casta e Fabio De Luigi in una scena
di  Una donna per amica
Emerge un’ammirazione per la donna in genere, per la sicurezza e il coraggio con cui si getta a capofitto nelle grane della vita. Ma non sfugge la critica a un modo tutto femminile di gestire il sentimento dell’altro, uomo infatuato nello specifico. In sostanza le femminucce amplificano un affetto, pur sapendo che non sono ricambiate allo stesso modo. La vittima, stavolta, è il bravo Fabio De Luigi (Happy Family di Gabriele Salvatores nel 2010) che pare da solo faccia viaggiare l’intera opera filmica, che per il resto, detto delle qualità, non approfondirebbe a sufficienza un leitmotiv sentimentale, così usuale nel nostro Paese. Che, in quando ad amore, non ha confronto con nessun altro al mondo. Scarsa anche la presenza di protagonisti che abbiano maggiore attinenza con la realtà.

Una curiosità: in questo lavoro c'è lo zampino del grande Francesco Nuti, purtroppo da molti anni uscito di scena per gravi problemi personali. A confermarlo è lo stesso Veronesi: «Francesco non concepiva proprio l’idea di poter essere amico di una donna, anche se questa magari non gli piaceva. E allora qualche tempo fa avevamo pensato di fare questo film insieme: poi è andata com’è andata» Con Nuti, però, del progetto Veronesi non ha parlato quando lo ha ritirato fuori dal cassetto, perché «il mio rapporto con lui oggi è diverso e non voglio parlare di lavoro e di cinema con lui». Per finire, il film avrà pure delle debolezze ma considerata la frequente pochezza della commedia italiana dei giorni nostri, merita più di un briciolo di fiducia.

Stefano Marzetti

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