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Russel Crowe nei panni di Noè nel film che uscirà ad aprile, Noah |
Noè contatta papa Francesco. Su Twitter. O
meglio: il Noè-Russell Crowe sta twittando da
giorni per convincere il Papa a guardare Noah.
Come riporta “Cinematografo.it”, la campagna di persuasione va avanti da
quasi una settimana attraverso l'account twitter dell'attore australiano. Il 22
febbraio il primo timido cinguettio. Rivolgendosi al pontefice (@Pontifex),
Russell Crowe twittava: «Caro Santo
Padre, Le farebbe piacere vedere il film di Darren
Aronofsky, Noah?
Sono certo che lo troverà suggestivo». Lo stesso giorno, sempre sul suo
profilo, Crowe ritwitta una foto
di via della Conciliazione (Roma) nella quale campeggia il poster gigante del
film. Passano due giorni e da @Pontifex tutto tace.
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Papa Francesco irremovibile,
non risponde ai twitt del Gladiatore |
Il 24
febbraio l’ex Gladiatore torna
all'attacco, stavolta in maniera più decisa (menzionando due account del Pontefice, tanto per essere
sicuro: @Pontifex e @Pontifex_it): «Caro Santo Padre, il film Noah, lo proiettiamo? Il suo messaggio è
forte, affascinante, ricco di risonanze». Anche stavolta dal Vaticano nessuna
risposta. In compenso l'iniziativa attira l'interesse di molti che ritwittano Crowe o
rispondono direttamente sul suo profilo. L'attore fiuta l'opportunità e,
rivolgendosi direttamente ai fan, li
invita esplicitamente a far pressioni sul Papa. Ecco che cosa scrive in un tweet successivo, il 24 febbraio: «Naviganti,
data la sua attenzione all’ambiente, sto provando a far vedere Noah a Papa Francesco. Mi aiutate?». Una
follower (Miss Delgado) a questo
punto interviene mettendo in discussione la bontà dell'operazione: «Avete fatto
un film ambientalista, non religioso. Ammettilo». Crowe non ci
sta e con cortesia risponde: «Pensi sia possibile fare un film religioso senza
discutere dell'ambiente? Il nostro Creatore ci ha dato un giardino... ».
Nel
frattempo l'attore non demorde e continua a portare avanti la sua causa al
cospetto del Papa ma i toni sono notevolmente cambiati. Il 25 febbraio scrive: «Caro
Santo Padre, mi dispiace aver provocato tutto questo trambusto sul suo profilo.
Sebbene, seriamente, Noah la
conquisterà». Ancora silenzio. Quindi l'ultimo tweet, quasi una supplica, datato sempre il 25 febbraio: «Caro
Santo Padre, sarebbe un enorme piacere per me portarle il film di Darren Aronofsky, Noah, e farglielo
vedere. Che questo possa succedere Inshallah!».
Non è la
prima volta che il Papa è tirato in ballo dal mondo del cinema: poche settimane
fa il Pontefice aveva ricevuto un'analoga richiesta (ma senza tutta questa
pubblicità) per Philomena di Stephen Frears. Allora era stato il portavoce della Santa Sede, Padre
Lombardi, a rispondere per il successore di Pietro: «Il Santo Padre non visiona
personalmente dei film e non lo farà neppure in questo caso. Inoltre è sempre
bene evitare che il Papa sia utilizzato ai fini di un'operazione di marketing». Una risposta che avrebbe
scoraggiato chiunque dall'intraprendere ulteriori iniziative in tal senso.
Chiunque tranne Russell, evidentemente.
(Adnkronos.it)
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