La locandina |
Soldi
sporchi
Valutazione media: ♥♥♥ = 7,5
La
scheda
Un film di Sam Raimi. Con Bill Paxton, Bridget Fonda, Billy Bob Thornton, Brent Briscoe, Jack
Walsh, Gary Cole. Titolo originale: A Simple Plan. Drammatico, Usa 1998. Durata 119'
circa. Cecchi Gori Video.
La trama
Insieme con
un amico, Hank e Jacob, due fratelli, vanno nel cimitero della cittadina in cui
vivono per portare fiori sulla tomba dei genitori. Sulla strada del ritorno si
mettono a inseguire il cane scappato nella foresta innevata e scoprono che
coperto dalla neve, c’è un aereo. Dentro, il pilota morto e una borsa con quattro
milioni e mezzo di dollari. Il primo impulso è chiamare la polizia e consegnare
il denaro ma poi si fa strada un’ipotesi contraria: si possono prendere i
soldi, nasconderli fino a primavera e poi, se nessuno avrà reclamato qualcosa,
dividerli e spenderli. Così è deciso e Hank si porta a casa la valigia con la
somma. Ma poi accade che Jacob, persona dalla psicologia ritardata, ferisce
Dwight, uno del paese e Hank lo uccide.
Sarah, moglie di Hank, scopre che quei soldi sono il riscatto di un sequestro e
suggerisce al marito di far cadere tutta la colpa sull’amico Lou. Hank e Jacob
vanno a casa di Lou che, quando capisce la situazione, cerca di difendersi.
Recensione
(rassegna stampa)
Una scena di Soldi sporchi |
“(...) Thornton è
gigantesco nel delineare un personaggio apparentemente ‘ritardato’ - scrive Dom Cobb su FilmTv - ma che dimostra
una dignità morale che lo spinge all’inesorabile suicidio (costringe il
fratello a sparargli), piagato anche dai sensi di colpa per tutti quei morti
sulla coscienza. Raimi lascia partire bordate tremende contro l’immagine
di questa famiglia media americana apparentemente perfetta: Hank scopre proprio
da suo fratello che la fattoria di famiglia era stata ipotecata per pagargli
gli studi al college e che il padre,
oberato dai debiti, si era suicidato con l’auto. Anche il finale è nero come la
notte: Bill
Paxton e Bridget
Fonda restano gli
unici sopravvissuti, ma non si possono godere i soldi. Paxton è costretto
a bruciarli, malgrado le resistenze della moglie, perché già segnati dall'Fbi
(...) Raimi ‘gela’ i
sentimenti dei suoi personaggi, lasciando che siano i fatti a far trasparire la
loro vera natura, a trasformare persone perbene in lupi pronti a sbranarsi tra
di loro per interessi o sopravvivenza. La neve che cade quasi incessantemente -
rileva sempre Dom Cobb - non solo copre le tracce delle malefatte dei
protagonisti del film, ma anche le loro coscienze”.
Il regista Sam Raimi |
“(...) Soldi sporchi è calibrato
perfettamente su una sceneggiatura serrata - evidenzia Stefano Finesi di Off Screen - che scrolla di dosso
dal film ogni possibile orpello visivo, ogni sottolineatura, ogni citazionismo
ammiccante e penetra netta e affilata nel cuore del sogno americano (...) Con
la sua chiusa dimessa e priva di moralismi, Soldi sporchi è più
profondamente amaro dei non pochi film che hanno esplorato il tema dell’avidità
(tra i suoi contemporanei, U-turn di Oliver Stone, con il suo
finale nel deserto che richiama ovviamente l’archetipico Greed di Stroheim; ma la neve
di Raimi capovolge,
come per Fargo, i luoghi tipici della giungla d’asfalto e del deserto assolato e
scarnificante): a differenza degli altri, Raimi non punisce
il suo protagonista - scrive Finesi - ma ne mostra più cinicamente il ritorno
alla normalità come se il terribile passato venga razionalizzato e in qualche
modo giustificato (...)”.
redazione
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