venerdì 20 giugno 2014

Il più bello di giovedì 20 giugno, prima serata, sul ‘digitale’: Iris alle 21

La locandina
Soldi sporchi

Valutazione media: ♥♥♥ = 7,5

La scheda
Un film di Sam Raimi. Con Bill Paxton, Bridget Fonda, Billy Bob Thornton, Brent Briscoe, Jack Walsh, Gary Cole. Titolo originale: A Simple Plan. Drammatico, Usa 1998. Durata 119' circa. Cecchi Gori Video.

La trama
Insieme con un amico, Hank e Jacob, due fratelli, vanno nel cimitero della cittadina in cui vivono per portare fiori sulla tomba dei genitori. Sulla strada del ritorno si mettono a inseguire il cane scappato nella foresta innevata e scoprono che coperto dalla neve, c’è un aereo. Dentro, il pilota morto e una borsa con quattro milioni e mezzo di dollari. Il primo impulso è chiamare la polizia e consegnare il denaro ma poi si fa strada un’ipotesi contraria: si possono prendere i soldi, nasconderli fino a primavera e poi, se nessuno avrà reclamato qualcosa, dividerli e spenderli. Così è deciso e Hank si porta a casa la valigia con la somma. Ma poi accade che Jacob, persona dalla psicologia ritardata, ferisce Dwight, uno del paese  e Hank lo uccide. Sarah, moglie di Hank, scopre che quei soldi sono il riscatto di un sequestro e suggerisce al marito di far cadere tutta la colpa sull’amico Lou. Hank e Jacob vanno a casa di Lou che, quando capisce la situazione, cerca di difendersi.

Recensione (rassegna stampa)
Una scena di Soldi sporchi
“(...) Thornton è gigantesco nel delineare un personaggio apparentemente ‘ritardato’ - scrive Dom Cobb su FilmTv - ma che dimostra una dignità morale che lo spinge all’inesorabile suicidio (costringe il fratello a sparargli), piagato anche dai sensi di colpa per tutti quei morti sulla coscienza. Raimi lascia partire bordate tremende contro l’immagine di questa famiglia media americana apparentemente perfetta: Hank scopre proprio da suo fratello che la fattoria di famiglia era stata ipotecata per pagargli gli studi al college e che il padre, oberato dai debiti, si era suicidato con l’auto. Anche il finale è nero come la notte: Bill Paxton e Bridget Fonda restano gli unici sopravvissuti, ma non si possono godere i soldi. Paxton è costretto a bruciarli, malgrado le resistenze della moglie, perché già segnati dall'Fbi (...) Raimi ‘gela’ i sentimenti dei suoi personaggi, lasciando che siano i fatti a far trasparire la loro vera natura, a trasformare persone perbene in lupi pronti a sbranarsi tra di loro per interessi o sopravvivenza. La neve che cade quasi incessantemente - rileva sempre Dom Cobb - non solo copre le tracce delle malefatte dei protagonisti del film, ma anche le loro coscienze”.

Il regista Sam Raimi
“(...) Soldi sporchi è calibrato perfettamente su una sceneggiatura serrata - evidenzia Stefano Finesi di Off Screen - che scrolla di dosso dal film ogni possibile orpello visivo, ogni sottolineatura, ogni citazionismo ammiccante e penetra netta e affilata nel cuore del sogno americano (...) Con la sua chiusa dimessa e priva di moralismi, Soldi sporchi è più profondamente amaro dei non pochi film che hanno esplorato il tema dell’avidità (tra i suoi contemporanei, U-turn di Oliver Stone, con il suo finale nel deserto che richiama ovviamente l’archetipico Greed di Stroheim; ma la neve di Raimi capovolge, come per Fargo, i luoghi tipici della giungla d’asfalto e del deserto assolato e scarnificante): a differenza degli altri, Raimi non punisce il suo protagonista - scrive Finesi - ma ne mostra più cinicamente il ritorno alla normalità come se il terribile passato venga razionalizzato e in qualche modo giustificato (...)”.
redazione

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